Capitolo 2

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Era risaputo che Hermione fosse la studentessa più brillante ad Hogwarts da almeno cento anni

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Era risaputo che Hermione fosse la studentessa più brillante ad Hogwarts da almeno cento anni. Quindi era molto strano che le capitasse di rimanere confusa, quando qualcuno le parlava.

Forse era il sonno, dopotutto si era alzata solo mezz'ora prima. Forse era il fatto che stesse mentalmente ancora rivedendo il compito di Pozioni da consegnare quella stessa mattina, forse la fame. Ma in quel momento, in cui Ron si torceva ansioso le mani di fronte a lei ed Harry, con la mano davanti la bocca soffocata una risata, le sue sinapsi erano lente ad attivarsi.

«Scusami Ron...non sono certa di aver capito. Puoi ripetermelo un'altra volta?»

«Ecco..si...allora.» Ron si schiarì la voce, cercando inutilmente di guadagnare sicurezza. «Tu sai che io e Padma ci stiamo frequentando.»

Hermione annuì mentre si acciambellava sulla poltrona della sala comune, lisciandosi la gonna sulle gambe e Grattastinchi le saltava in grembo. Accarezzò le orecchie pelose del gatto che fece le fusa, strofinandole il muso schiacciato sulla mano.

«Beh.. come sai oggi si va ad Hogsmeade e proprio stasera dovevamo uscire, sai, ho prenotato ad un ristorantino carino ma...» si sprimacciò le mani. «Ma Padma stasera è di ronda con Greengrass di Serpeverde, e quindi...insomma ho pensato che magari potresti sostituirla tu,se ti va.»

Hermione lo guardò per qualche secondo stralunata.

«Cioè vuoi che sostituisca la tua ragazza, sopportando una ronda con la Greengrass, solo perché tu possa portarla a cena?» inarcò le sopracciglia mentre Ron diventava quasi viola.

«Si Mione...io...cioè sempre se per te non è un problema.»

«E perché non lo hai chiesto ad Harry?»

Stavolta fu Harry stesso a rispondere. «Vorremmo uscire insieme, sai, io e Ginny e Ron e Padma.»

Hermione cercò di dissimulare il fastidio che provava. Non era arrabbiata con Ron perché usciva con qualcuna,o tantomeno con Harry,che meritava più di tutti di viversi a pieno la sua storia con Ginny. Ma lei...lei si ritrovava a diciassette anni con il ricordo di un qualche bacio molto impacciato. Sapeva che i suoi amici non c'entravano nulla, ma non poteva evitare di sentirsi sola.

Sospirò,concentrandosi sui suoi amici, che stavano lì impalati ad aspettare una risposta.

«Ma certo, Ronald.» gli disse rialzandosi e posando delicatamente Grattastinchi, chinandosi poi a prendere la borsa. «Non è un problema per me, non preoccuparti, e divertitevi. » ridacchiò mentre Harry dava una pacca sulla schiena di Ron e quello si profondeva in ringraziamenti.

«Grazie Mione, grazie davvero, sei un angelo! Ti giuro che...ti giuro che non ti chiederò mai più di copiare dalla tua pergamena! »

Harry lo guardò quasi scioccato, poi sussurrò a mezza voce. «Ron, perché ti creda, devi giurarle qualcosa di un po' più realistico di così! »

Grown | DramioneWhere stories live. Discover now