❝ about to touch hell with my fingertips. ❞

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Le sue dita accarezzarono il mio braccio sinistro,il suo tocco era così delicato che non sembrava neanche che avessi a che fare con il diavolo se non fosse per il ghigno che aveva stampato sulle labbra e gli sguardi ardenti che mandava nella mia d...

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Le sue dita accarezzarono il mio braccio sinistro,
il suo tocco era così delicato che non sembrava neanche che avessi a che fare con il diavolo se non fosse per il ghigno che aveva stampato sulle labbra e gli sguardi ardenti che mandava nella mia direzione.

« Mh devo ammettere che è da un po' che non mi diverto con un umano, non tutti hanno il piacere di divertirsi con un diavolo tentatore come me sai? »

Dovevo considerarlo un complimento o una presa per il culo ?

« La tua pelle è così delicata e pallida,
quante cose potrei farci... »
sussurrò passandosi la lingua sulle labbra.

Improvvisamente una vampata di calore mi attraversò, le sue dita toccandomi lasciavano una scia di fuoco dietro di esse, come poteva un essere come lui farmi sentire in quel modo? Erano vere emozioni oppure era il suo potere a rendermi succube del suo tocco?

Sospirai involontariamente e inarcai la schiena quando le sue dita s'intrufolarono sotto la mia maglietta lasciando una scia di fuoco e di brividi per la strada.

Chan sghignazzò e avvicinò il suo viso al mio stomaco mentre mi fissava, i suoi occhi brillavano come se stesse per fare qualcosa...

Nuovamente la sua lingua toccò le sue labbra e poi senza preavviso le sentii sul mio stomaco, con delicatezza la sua bocca mi stava baciando ovunque, il mio viso più in fiamme che mai e i miei sospiri sempre più frequenti.

Mi tappai la bocca, fermandomi appena in tempo dal pregarlo per ricevere qualcosa di più, il mio corpo voleva ancora, pretendeva cose più ardenti ma il mio cervello diceva di no, era un'umiliazione, soprattutto perché con quello sguardo si stava facendo beffe di me, me lo sentivo.

« Oh che bei suoni stanno uscendo da quella preziosa boccuccia, non ti trattenere, dimmi cosa vuoi che io faccia, questa notte sono al tuo servizio perché mi va e perché mi voglio divertire. »

Le sue dita continuarono ad accarezzare sotto la mia maglietta fino a toglierla senza fatica mentre le sue labbra salirono sempre di più fino ad arrivare al mio seno.

Il mio respiro era sempre più affannato, perché non mi stavo ribellando? Perché non lo stavo fermando?

« Perché tutto questo ti piace piccola, voi umani siete così facili da tentare e da compiacere, lo siete sempre stati. »

Deve proprio leggere nella mente ora?
Era stato forse il momento più imbarazzante della mia vita.

Sorrise come un bambino che aveva appena ottenuto un premio e continuò quello che stava facendo in precedenza, lasciò baci a labbra aperte sul mio seno e tutto d'un tratto la punta della sua lingua spuntò fuori e quel contatto fu così piacevole che non riuscii più a trattenermi e gemetti, anzi era più un lamento, volevo ancora, volevo di più.

Chiusi gli occhi con forza, non volevo vederlo di nuovo sorridere in quel modo, sapeva cosa stava facendo e sapeva anche che cosa mi stava facendo provare.

« Questo è stato il suono più melodioso che io abbia mai sentito in vita, sei incredibile qui stesa sotto di me con quello sguardo perso tra il mondo dei sogni e quello della realtà, quelle guance decorate di rosso e quelle labbra aperte pronte a far uscire quei sospiri piacevoli, questo non è ancora niente, non ti ho ancora toccata veramente. Sei già in questo stato? Mh, mi piace. »

Aprii gli occhi appena in tempo per vederlo ritornare al suo lavoretto, stava leccando e baciando il mio seno e appena ebbe finito passò al mio collo, morse delicatamente il mio mento e dopo di che prese a succhiare in un punto della mia mascella, mi lasciai sfuggire un piccolo gemito, lo guardai come ipnotizzata incapace di reagire.

Quasi urlai quando i suoi fianchi si scontrarono contro i miei creando frizione.

« C-Chan!! » gemetti.

Cos'avevo appena fatto ? No no. Andrò all'inferno questo è sicuro.

« Oi ragazzina, sei sicura di non lavorare per uno dei miei uomini? Piccola diavoletta, ti è piaciuto non è vero?
Anch'io mi sono sentito come in paradiso se capisci cosa intendo. »

Morse la mia mascella e scontrò i nostri fianchi nuovamente facendomi inarcare la schiena e sospirare rumorosamente.

« Potresti venire soltanto con questi piccoli movimenti,
ti piacerebbe vero? Oh sì, ti piacerebbe tanto vero?
Pregami di farlo e io lo farò all'istante piccola umana. »

Sembrava più un ordine che una richiesta, ero quasi vicina, stavo per toccare il cielo con un dito, anzi l'inferno.. con la punta del dito, mi sarebbe bastato soltanto pregarlo e avrei potuto raggiungerlo.

« M-mai. » negai con la testa e chiusi gli occhi con forza.

- Voi umani, non vi comprenderò mai fino in fondo,
non importa quanto tempo io rimanga ad osservarvi, ogni volta riuscite sempre a sorprendermi in qualche modo.
Quindi vuoi rimanere così? Ad un passo dal raggiungere il culmine senza mai poterci arrivare?
Stolta, sei soltanto orgogliosa non è vero? Non vuoi essere sopraffatta, dico bene? »

Quasi protestai e cedetti quando sentii il calore e il suo corpo allontanarsi dal mio, si sedette sul bordo del letto a gambe incrociate e appoggiò il suo mento sul palmo di una sua mano.

« Io non ho problemi, potrei trovare qualsiasi persona per finire quello che ho iniziato, ma tu? Mi diverti tanto quanto sei patetica sai? »

Dopo neanche un battito di palpebre scomparve nel buio lascando dietro di se una risata divertita.

L'aria fresca della notte entrò nella stanza per accarezzare il mio corpo seminudo e ricordarmi quanto fossi stata stupida.

Mi sedetti sul letto e sospirai, mi rimisi la maglia del pigiama e mi alzai per andare in bagno.

Mi buttai l'acqua gelata in faccia per rinfrescarmi e per mandare via il calore che aveva lasciato il suo tocco, era come se mi avesse portato all'inferno ed ora che se n'era andato fossi ritornata in camera mia.

- Sono così stupida. - sussurrai guardandomi allo specchio con ancora le goccioline d'acqua sul mio viso.

Non era neanche necessario menzionare cosa sognai
quella notte e in quale stato mi svegliai la mattina seguente.

cari lettori,
Hi guys, andate a leggere la mia hyunsung please si chiama "Il principe e il musicista" ed è nel pov di Jisung, come se fosse una sua specie di diario, se riesco a ricevere un paio di commenti magari aggiorno il prossimo capitolo questa settimana *wink wonk*.

𝐝𝐞𝐯𝐢𝐥 𝐛𝐲 𝐭𝐡𝐞 𝐰𝐢𝐧𝐝𝐨𝐰 [✓]Where stories live. Discover now