Prologo

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Leggete prima l'ultimo avviso

"Ho paura di essere incinta".
Inzia così la mia storia, già abbastanza strano ma ora vi spiego, era una piovosa giornata di ottobre e Harry ed io eravamo seduti sul divano troppo stanchi e annoiati a guardarci un programma di cucina in tv, quando mi resi conto che non potevo più nascondergli il mio segreto, allora lo dissi, di colpo.
All'inizio scoppiò a ridere perché credeva fosse uno scherzo ma poi si giro verso di me e capì che non lo era affatto.
"Come sei incinta?" Chiese diventando sempre più bianco "Già, avevo un ritardo di due settimane, Zayn e gli altri mi hanno spinto a fare il test e così l'ho fatto..." dissi ma venni interrotta "Gli altri? Gli altri lo sanno e io no? Perché lo hai detto a loro e non a me?" Mi domandó alzandosi nervoso dal divano "Non ero sicura di essere incinta e quindi non ti ho detto niente, perché non preoccuparti" dissi prima che calasse un silenzio tra di noi.
"Harry..." lo chiamai mentre si sedeva sulla poltrona. Mi alzai anche io e lo raggiunsi mettendomi davanti a lui in ginocchio " Come facciamo? Io ho 16 anni e tu 17" dissi guardandolo e abbracciandolo in vita.
"Potremo chiedere aiuto ai miei, potresti dire a tua mamma che non sono solo la tua compagna di ricerche scolastiche, ma che ci amiamo e che avremo un figlio" dissi spronandolo a dire qualcosa, ma continuava a stare zitto, allora continuai "Potremo finire la scuola e poi andare a finire insieme... Harry però parlami" implorai cercando di guardargli la faccia visto che la teneva rivolta verso il basso.
"Rosie non lo so" rispose alla fine, poi continuò "Ho 17 anni, non voglio diventare padre; mi voglio divertire uscire con gli amici, ubriacarmi tutti i sabato sera, voglio andare in discoteca ogni venerdì... non voglio già avere le responsabilità di un figlio, perché non voglio e basta" concluse alzandosi e facendomi spostare bruscamente.
"Quindi? Cosa dobbiamo fare?" Chiesi non capendo dove voleva andare a parare".
"Siamo nel ventunesimo secolo, Rose, si può abortire senza morire" rispose.
Cosa? Cosa ha detto?
"Sei un mostro" dissi avvicinadomi a lui "Solo per un tuo capriccio da bambino, non uccideró mio figlio" stavo alzando la voce, ma chissene frega, volevo fargli capire che era un canzone.
"Shhhh Rose c'è mia mamma di là" mi zittí avvicinandosi "Non me ne frega niente se c'è tua mamma, sei solo un bambino viziato senza responsabilità che pensa solo a se stesso, sei un coglione Styles" urlai "E ti odio" conclusi.
Sentimmo dei passi avvicinarsi, era Anne.
"Che succede ragazzi?" Chiese preoccupata per le urla.
"Niente mamma tranquilla" cercó di tranquillizzarla Harry.
Ero stufa.
"Ah bene niente" dissi ridacchiando, stavamo insieme da otto mesi e non aveva ancora detto niente a sua mamma di noi.
"Digli avanti Harry digli perché sto urlando" lo spronai.
"Calmati Rose" disse cercando di calmarmi.
Eh no mio caro stavolta non la passi liscia.
"Dille che sono incinta e che siamo fidanzati" gli dissi facendo spalancare la bocca di Anne.
"E dille anche la tua irrefrenabile voglia di farmi abortire" dissi sedendomi sul divano, ormai stanca di questa litigata.
"Come? Com'è possibile? Harry ti ho sempre detto di stare attento in queste cose" chiese Anne cercando spiegazioni "State insieme? Perché non me lo hai detto? Nemmeno Gemma lo sa?" Domandó ancora.
"No nemmeno lei" disse Harry rispondendo alla sue domande "Noi li usiamo i preservativi,
ma probabilmente c'è stato un problema... Cosa stai facendo Rose?" Si interruppe quando vide che mi stavo rimettendo le scarpe e la giacca.
"Me ne vado, Harry, ma prima rispondimi a questa domanda" chiesi l'ultima cosa prima di andarmene "Mi hai mai amato veramente?".
Calò un silenzio imbarazzante, mentre Harry abbassava la testa e guardava il basso senza darmi una risposta; allora capì.
No, non mi aveva mai amato veramente.
O mio dio, cosa ci faccio ancora qui? Per continuare ad essere umiliata?
"Ho capito" dissi infine prendendo definitivamente la borsa e andandomene.
"Harry fermata" sentì Anne rimproverare Harry mentre usciva dalla porta.
Prima di chiuderla volevo sentire la sua risposta che non tardò ad arrivare "Lasciami stare mamma".
Poi chiusi la porta e me ne andai.
Cercavo di non piangere per la disperazione di avere 16 anni ed essere incinta, ma non ci riuscì e così scoppiai a piangere.
Per fortuna pioveva e nessuno era preoccupato a prestarmi attenzione, più preoccupati invece di non bagnarsi.
Non avevo l'ombrello, lo avevo lasciato a casa di Harry, ma piuttosto mi bagnavo che tornare a casa sua a prenderlo.
Raggiunsi casa mia in poco tempo.
Ad aprirmi è stata mia mamma.
"Dov'è papà? Devo parlarvi di una cosa importante, anzi due"
Dissi mentre toglievo la giacca e le scarpe zuppe.
"Papà è di là, ora lo chiamo, che succede Rose? Mi stai facendo preoccupare" chiese cercando di capire.
"Mamma tranquilla, vado a cambiarmi e vengo in salotto a parlarvi" dissi mentre mi avviavo in camera mia.
Mi misi una tuta e andai dai miei.
"Va tutto bene, Rosie?" Chiese mio papà probabilmente preoccupato anche lui, per quello che gli aveva detto mamma.
"Vi ricordate quando a settembre mi avevate proposto di andare a finire la scuola in Australia?" Domandai cercando di fargli capire.
"Certo perché?" Domandó mia mamma poi continuò "Ci avevi detto di no, perché non ti volevi allontanare da Harry... Cos'è successo amore di mamma?".
"Questo riguarda il punto due, prima concludiamo questo discorso ,mamma" risposi "É ancora valida la vostra proposta?" Domandai.
"Sì certo, conosco un paio di persone che posso farti partire tra qualche settimana, se questo è quello che vuoi" rispose mio padre.
"Sì è questo quello che voglio" risposi preparandomi a dargli la seconda notizia.
"Ora devo dirmi la seconda cosa, ma state tranquilli, va bene? Vi fidate di me?" Chiesi "Certo Rosalind, Sempre" risposero guardandosi in faccia cercando di capire.
"Sapete anche che so cavarmela da sola e che se c'è qualche problema lo risolvo io?" Domandai ancora.
"Certo, ma dove vuoi andare a parare?" Risposero ancora loro.
"Bene, perché preparatevi questa cosa vi farà svenire" dissi pronta a sganciare la bomba.

Your daughter||h.s.Where stories live. Discover now