L'aggressione

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Ruby tornò a casa, posò le buste e prese la bici per dirigersi da Sarah. Dovevano organizzare la festa a sorpresa.

S: Ohi Ruby, sei riuscita a trovare il regalo?

R: Si,si, tutto apposto, gli ho preso una camicia e un paio di occhiali.

S: UUUU, beeello. Okei, ragazze intanto noi andiamo al supermercato, dobbiamo compare, birre, snack, patatine e popcorn, caramelle varie, punch e salatini.

R: Perfetto, allora andiamo, dove sta il supermercato?

S: Qui all'angolo

K: Ok allora, torniamo dal supermercato io e Sarah allestiamo la spiaggia e invece tu Ruby devi distrarre JJ, Non si deve avvicinare alla spiaggia.

Ruby arrossì

R: Io? E cosa dovremmo fare?

S: boh, fatevi un giro sull'altra sponda dell'isola, andate a mangiare qualcosa.

R: Ok, va bene, ragazze, sono arrivati John B e Pope

E così Ruby andò a casa di JJ per prenderlo, ma qualcosa la fermò. Ad un certo punto vide che dalla finestra qualcosa stava sbattendo contro.
Non era una cosa positiva, JJ non si stava facendo l'ennesima turista, bensì qualcuno lo stava picchiando.

R: Cazzo JJ.

Ruby posò la bici sull'asfalto ed entrò nella casa. Si sentiva un odore acre misto tra alcol e marijuana. Ruby arrivò in salone, dove sul tavolo c'erano cartine per il fumo e molte bottiglie scolate. Non credeva che fosse JJ l'ubriacone e il fattone, così si diresse sul balcone. Vide JJ ricoperto di sangue dalla testa ai piedi, l'aggressore non era a lei familiare, era un uomo mediamente alto, aveva molti tatuaggi sulle braccia e le nocche arrossate per via di tutti i pugni che sferrava.

JJ: Ruby, che cosa ci fai qui?!!.

JJ era a terra, ormai non ce la faceva più

Padre JJ : Figliolo, ti sei portato la ragazza eh! Sei solo un rammollito, un pezzo di merda, tua madre me lo aveva detto.

Il vecchio gli sferrò un calcio sul ventre ormai dolorante. Ruby si accorse di una cosa, lo aveva chiamato "figliolo", come è possibile che un padre possa fare una cosa del genere al proprio figlio. Ruby era in preda al panico, ma quando il vecchio stava per sferrare il suo ultimo gancio destro, si buttò su di lui e invece di aver preso JJ prese Ruby.

JJ: Che cazzo hai fatto! Sei un malato! Hai passato tutta la vita a ubriacarti e a farti , senza nemmeno accorgerti che avevi un figlio a carico. Mi hai dato una vita di merda, e io non ho più paura di te.

Il padre non ci vedeva più dalla rabbia, dopo quelle parole prese la chiave inglese, ma Ruby per evitare che JJ fosse colpito ancora di più, si mise al posto di JJ e la sua mano ebbe la peggio.

JJ: Cazzo, Ruby, Ruby!!!

Ruby fortunatamente era cosciente, ma perdeva sangue dalla mano e dal viso.

PJJ: Che cazzo è successo, quella mocciosetta non si doveva mettere in mezzo, è solo colpa sua.

JJ era furioso, prese la chiave inglese da terra, ma quando stava sul punto di spaccarla in testa al padre, si fermò. Non era come lui, JJ era superiore a tutto ciò. Prese Ruby in braccio, e nonostante stesse sanguinando più di lei, la portò a casa sua.

I genitori non c'erano, stavano lavorando, JJ si ricordò dove era la cassetta pronto soccorso e prese il disinfettante.

R: JJ, io sto bene, guarda te, sei pieno di lividi, fatti curare.

Ma appena Ruby prese il cotone con le mani, esso cadde, non riusciva più a chiudere la mano. Ormai era viola, il trauma era troppo grande, dovevano andare in ospedale.

JJ:NO, non stai bene, quel bastardo ti ha fatto del male, devi andare in ospedale, e non ti preoccupare, lì cureranno anche me.

JJ nonostante fosse pieno di lividi e tumefazioni, prese la macchina dei genitori di Ruby, e la portò all'ospedale.

Infermiera1 : Che cosa è successo ragazzi? Preparate due barelle!! I ragazzi perdono sangue.

Infermiere 2 : Eccole

Misero Ruby su un lettino e la portarono in una grande sala blu con molti macchinari. La attaccarono alla flebo, siccome era cosciente non dovettero farle nessuna rianimazione, ma dovettero subito chiamare un chirurgo ortopedico per la mano.

Infermiere 1 : Caro, che cosa è successo, io ti devo medicare, se vuoi me lo racconti mentre lo faccio.

JJ non era sicuro di dover dire all'infermiera delle continue aggressioni del padre. Ma alla fine buttò tutto fuori, le raccontò della morte della madre e da lì di tutte le volte che il padre l'aveva picchiato dall'età di 13 anni.

Passarono le ore, JJ ormai dormiva sul lettino d'ospedale, con bende e punti dappertutto. Dalla porta entrò l'infermiera di prima

Infermiera 1 : Tesoro, hanno preso tuo padre, non ti preoccupare, tutto questo inferno è finito. Presto ti dovranno dare in affidamento, ma non ti preoccupare, resterai sull'isola con i tuoi amici. Ah, a proposito, qualcuno vuole vederti.

Dalla porta entrò Ruby, era ancora attaccata alla flebo, e aveva ancora i vestiti sporchi di sangue. Cercò di non piangere, ma era più forte di lei. Ad un certo punto si ritrovò il viso coperto interamente dalle lacrime.

R: JJ io-

JJ: shh, vieni qui.

Ruby si mise nel letto con JJ, le sue grandi braccia la circondarono, ad un tratto si sentì protetta più che mai. Sul petto di JJ c'erano ancora tutti i lividi che il padre gli aveva procurato. Erano macroscopici, avevano un colore misto tra il viola il blu e il verde .

JJ: Come sta la tua mano?

R: Meglio, non mi fa più così male, e invece te?

JJ: Io sono 4 anni che convivo con questa merda, sono abituato ormai.

JJ aveva le lacrime agli occhi, spostò una ciocca di capelli dal viso di Ruby, la guardò intensamente e la baciò. Quello era il bacio più bello che Ruby avesse ricevuto. JJ la rendeva viva, forte ma anche fragile allo stesso tempo.

R: Ti amo JJ Maybank

JJ: Ti amo Ruby Routledge

Outer dreamWhere stories live. Discover now