You're gonna be the death of me.

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25 giorni e iniziai a pensare che non sarebbe ritornato. Solitamente le persone tornano sempre, cioè vedevo le stesse persone cantare quasi ogni settimana. L'unica cosa buona di tutto ciò era che Harry aspettava con me, sedendo e ridendo silenziosamente delle persone e ha iniziato ad essere un ottimo amico. Non avrei mai immaginato di diventare amica di un ragazzo popolare come lui perché ero davvero la solita ragazza sgrazziata che mangiava il pranzo da sola e non parla mai con nessuno, ma è stato sorprendentemente facile comportarmi da me stessa intorno a lui è questa cosa mi piaceva.

*Flash back*

"Poppy, sei una piccola cogliona." disse Harry scherzosamente. "Perché hai continuato a correre via da me in quel modo?" sembrava non avesse più fiato, forse perché aveva corso fino qui. Doveva avermi per forza seguita quando avevo lasciato la sua casa o forse sapeva dove sarei stata.
Feci spallucce e feci cenno al palco dove una bionda stava cantando "I'm a barbie girl", muovendo il suo culo come se non ci fosse un domani.
Alzò un sopracciglio e rise, tirando ciuffi di capelli che gli erano ricaduti sulla faccia dalla coda di cavallo che si era fatto. "Mi hai piantato in asso per vedere le persone cantare?"
"Sì, è davvero divertente da guardare."
"Ma mi hai sempre detto che c'era qualcosa di importante che dovevi fare. E' questo?"
Annuii semplicemente e lui si sedette accanto a me mettendo il suo braccio sul tavolo. Guardai come le sue maniche mostravano il suo braccio, mettendo in vista il suo bicipite.
"Mi piace davvero tanto guardarli."
"Cosa mi stai nascondendo?"
Sorrisi, "Cosa intendi? Non ti sto nascondendo nulla." gli dissi, ma potevo dire che lui sapeva che stessi mentendo.
Onestamente questo ragazzo mi conosceva bene, anche se ci conoscevamo da poco tempo, era strano. Mi lanciò un'occhiata e emisi un lungo sospiro. "Bene, ho sentito una voce davvero soave mentre ero nel retro e sto cercando di trovare questo ragazzo che cantava da allora."
"Hai provato a cercarlo?"
Annuii, "Sì, non ho visto la sua faccia e lui se n'era andato giusto il tempo che io tornassi dentro."
Sembrò pensarci su prima di di sorridermi, "Va bene, è divertente. Descrivimi la sua voce e ti aiuterò."
Gliela descrissi e lui rimase seduto con me tutta la notte, ascoltando le voci e divertendosi quando ascoltavamo qualcuno di orribile chiedendomi se fosse lui.

*Fine Flash back*

Ero seduta nel bar adesso, guardando come lo staff era pronto su ogni cosa per questa sera. Mio padre era fuori città e aveva assunto persone extra per stasera così io non avrei dovuto far niente. Gli avevo detto che non c'era bisogno di assumerle ma lui ha insistito, dicendo che sapeva quanto mi piacesse divertirmi con Harry nelle serate del Karaoke e che non aveva intenzione di far servire me.
L'ho apprezzato molto, ma aveva speso inoltre soldi per pagare le ore delle persone che non doveva davvero spendere.
Harry era già qui, aiutando gli altri ad avviare la macchina sul palco e guardandomi ogni volta che poteva, mandandomi sorrisi. Sorridevo di rimando ogni volta e lui tornava a lavorare. Dopo aver sistemato tutto benne vicino a me si sedette rilasciando un lungo sospiro.
"Indovina cosa."
"Cosa?"
"Liam mi ha mandato un messaggio e verrà stasera a dare un'occhiata con tutti gli altri, forse uno di loro potrebbe essere la tua misteriosa voce?" domandò con una risata.
Sorrisi, "Forse". Mi alzai dal tavolo e mi incamminai nel retro, dove c'era la porta per il piano di sopra della casa. "Ma aspetta, quando dici tutti i ragazzi quanti ne intendi?"
"Probabilmente circa 10"
"Porca merda, sono un botto. Hai già detto loro che siamo amici?" chiesi scherzando.
Improvvisamente si grattò il dietro del suo collo e mi rivolse un sorriso timido, "Non ancora ma lo scopriranno quando verranno qui."
Ruotai gli occhi scherzosamente e girai il pomello della porta per salire. Camminai lontana da lui e potei sentire i suoi passi seguirmi mentre mi dirigevo nella stanza da letto. Mi lasciai cadere sul letto con un'enorme sospiro e premetti il cuscino sulla mia faccia, un pisolino sarebbe stato davvero bello adesso. Sentii il letto inclinarsi vicino ai miei piedi e dopo sentii Harry venire a carponi verso di me. Quando levai il cuscino dalla mia faccia lui mi stava guardando con un sorriso, "Cosa?"
"Niente è solo che non ero mai stato nella tua al stanza prima senza tuo padre in casa," mosse su e giù le sue sopracciglia e rise, colpendolo sulla faccia col cuscino continuò a ridere, "Non sono per la violenza, Pop."
"Comunque," sbadigliai, "Sono così dannatamente stanca."
"Dormi." mi disse. E lo stavo già facendo.

Karaoke Kisses // [H.S. au] Italian Translationحيث تعيش القصص. اكتشف الآن