The boy with the journal.

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[ Buona Lettura! ]

12 giorni. In totale 12 giorni da quando ho sentito la sua voce. Ho dovuto far uscire da mio padre la macchina del Karaoke ogni sera, e ho voluto sedermi esattamente allo stesso posto, solo per guardare come le persone cantavano. Potrebbe essere stato un turista, per quanto ne so. O magari non gli è piaciuto il bar così ha deciso di non tornarci? O magari sto pensando a tutte queste cose quando non è il tipo di persona che verrebbe più di una volta nei bar. Sospirai e tirai fuori il mio cellulare, giocando a qualche gioco mentre un gruppo di merda stava cantando sul palco. Probabilmente alcuni di loro farebbero meglio se non fossero così ubriachi, aspettai un'altra ora prima che tutti iniziassero ad uscire e la macchina venne spenta. Facendo così 13 giorni.

Il giorno successivo mio padre ha voluto che lo aiutassi a pulire i tavoli durante il pranzo. Feci come disse, pulendoli dopo che ogni persona uscì. All'angolo del bar c'era un ragazzo, lo riconobbi dalla scuola e veniva ogni giorno per scrivere in un diario. Non capivo mai veramente il perché veniva nel bar per farlo, ma credo che probabilmente aveva le sue ragioni. Aveva i capelli marroni che ricadevano sugli zigomi anche se molti giorni li teneva in una bandana. Normalmente i ragazzi con i capelli lunghi e coda di cavallo non facevano per me, ma ha attirato la mia attenzione.

Aveva occhi verdi luminosi e fossette che apparentemente erano su entrambe le guance quando scriveva qualcosa che lo faceva sorridere. In altre parole, erano lontano dal mio prototipo. Feci ciò che dovevo fare non lontano da dove era seduto, pulendo i tavoli intorno a lui super attentamente così lo potevo guardare. Le sue sopracciglia erano solcate ed era come se fosse scomodo. Sorprendentemente la mie labbra si separarono ed instantaneamente mi misi in piedi, "S-scusami, ciao. Um, vuoi qualcosa? Magari un drink? Patatine fritte?" domandai nervosamente.

La sua faccia si volse da scomoda, a diverita in un batter d'occhio. "Cosa ne dici di acqua?"

Annuii velocemente prima di tornare indietro, ma non prima di aver saltato su una sedia facendo quasi cadere la mia faccia nel piatto. Le mie guance cambiarono colore in rosso fuoco prima che corressi nel retro. Afferrai un bicchiere di vetro e lo riempii d'acqua prima di tornare velocemente al suo tavolo e poggiarlo davanti a lui. Sorrisi nervosamente, "Um, qualcos'altro?"

Scosse la testa, "Sto a posto," prese un sorso d'acqua "Grazie, comunque."

Annuii e stetti in piedi lì per un paio di secondi prima di realizzare che probabilmente era davvero strano per me fissarlo in quelo modo, mi schiaffeggiai mentalmente e poi girai col corpo, tornando di nuovo indietro.

"Sei Poppy giusto?"

Mi fermai sui miei stessi passi e mi girai per guardarlo nuovamente.

"Sì, come fai a saperlo?"

Alzò le spalle, "So le cose."

"Quali cose?" chiesi.

Annuì solamente mandando in confusione la mia testa. "Come?"

La sua faccia divenne seria per un secondo prima di iniziare a ridacchiare. "Hai la targhetta."

Oh. "L'ho dimenticato." mi schiaffeggiai nuovamente, per la seconda volta oggi. Effettivamente sembravo stupida, e la mia faccia probabilmente ne era la prova di tutte le cazzate che stava facendo. In più con i miei capelli marrone - dorato sembravo un pomodoro "Qual è il tuo nome?" gli domandai dopo che lui tornò a guardare in basso sul suo diario. La sua attenzione tornò sui miei pensieri, e questa volta chiuse il libro poggiandolo sulla sua sedia.

"Sono Harry." lanciò un' occhiata al bar, probabilmente notando tipo che non c'era nessuno a parte me e lui. Non eravamo molto occupati durante il giorno quanto alla sera dato che avevamo il Karaoke.

Karaoke Kisses // [H.S. au] Italian TranslationWhere stories live. Discover now