Capitolo 15

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Oggi è il giorno del falò. Meg viene da me a pranzo e rimarrà con me per tutto il giorno. Abbiamo bisogno di un pomeriggio intero per preparaci, vogliamo farci qualche cura di bellezza, manicure, pedicure... insomma dedicare del tempo a noi stesse e divertirci.
Mio fratello stamattina si è alzato con 38 di febbre, già da ieri sera si sentiva poco bene. Deve aver preso un colpo d'aria, sto che l'altro giorno è uscito in maniche corte nonostante il brutto tempo.
Così ora gli sto portando una tachipirina insieme ad una camomilla, per calmare la temperatura del corpo e calmarlo un po', dato che ovviamente non verrà al falò date le sue condizioni.
" Buongiorno, come ti senti?" Dico appena entro in camera sua, cercando di non far cadere la tazza, cosa molto difficile a causa della sua temperatura. È bollente.
" 'Giorno, non bene. Credo che la febbre stia salendo. Fanculo, proprio oggi dovevo ammalarmi." Mi spiace per lui, aveva lavorato tanto sulla serata del falò e ora si ritrova a dover stare segregato in casa con 38 di febbre e a partecipare al falò solo guardando le storie che metteranno centinaia di studenti su Instagram.
" Mi spiace tanto. Se vuoi posso rimanere a casa con te stasera." Se Tom non partecipa alla festa, non so davvero con chi stare. Alice e Rebecca hanno detto che verranno ma saranno con altri loro amici, quindi non voglio intromettermi tra di loro, e poi Meg avrà di meglio da fare con Matt che stare con me. E' la sua serata, e non voglio disturbarla o rovinargliela.
" Ma figurati, non preoccuparti per me Jo. Starò bene. Tu vai pure al falò, ti divertirai. Ma ricordati le regole, soprattutto dato che io non ci sono." Dice con un cenno di sorriso, ma non con il suo sorriso caloroso e affettuoso. Ma quasi sforzato. Sta proprio male, si vede.
" Va bene, ma se hai bisogno non esitare a chiamarmi. Sarò qui in meno di cinque minuti." Dico mentre gli porgo la pastiglia.
" Ricevuto, soldato." Risponde Tom.
" Hai fame? Vuoi qualcosa da mangiare? Sto cercando di preparare il pranzo per me e Meg, magari vuoi assaggiare qualcosa." Gli chiedo.
" Mhh, no grazie. Ho già la febbre, non voglio che mi venga anche il vomito." Lo guardo storto.
" Sei un pezzo di merda Thomas Cooper." Dico lanciandogli piano un cuscino addosso, cercando di non fargli male. Lui ride e poi si scusa.
" Chiamami se hai bisogno, ora bevi la camomilla, prendi la tachiperina e dormi un pò. Verrò a controllarti più tardi." Mi alzo dal letto, sul quale mi ero seduta poco prima e mi dirigo verso la porta.
" Va bene mamma." Mi giro e lo fulimino con lo sguardo.
" Chiamami così un'altra volta che ti rovescio la camomilla calda addosso."
" Sempre simpatica vedo."
Gli faccio la linguaccia ed esco definitivamente dalla stanza, Tom ha bisogno di riposare.
Vado in cucina e continuo a preparare il pranzo per me e Meg, che ha appena suonato al campanello.
L'accolgo con un abbraccio e le dico di raggiungermi in cucina appena avrà finito di sistemare le sue cose.
" Allora che pietanza hai preparato per oggi." Chiede Meg entrano in cucina.
" Pasta al pomodoro. Ho deciso di non complicarmi troppo la vita. Sarà buona, credo."
" Speriamo." La sento dire.
" Tu e mio fratello stamattina vi siete messi d'accordo per insultare le mie doti culinarie?"
" Probabile, a proposito come sta?"
" Non bene, ha la febbre ancora alta. Stasera non potrà partecipare al falò, mi dispiace tantissimo, ci era affezionato a questo evento." Dico con un tono di tristezza.
" Vado a salutarlo, arrivo subito." E mi lascia sola a capire come creare la salsa di pomodoro da mettere nella pasta. Perchè ho deciso di fare la salsa fatta in casa sul momento? A volte mi stupisco di me stessa, e in questo periodo sta succedendo troppe volte.

Finiamo di mangiare e ci dirigiamo subito in camera mia per scegliere con che cosa iniziare il nostro pomeriggio intenso, se dalle maschere oppure dallo smalto.
Decidiamo che le maschere sono più importanti quindi partiamo da quelle.
Io mi applico una maschera al profumo di anguria mentre Meg una al gusto di banana. Hanno entrambe un ottimo profumo e sono entrambe fresche sulla nostra pelle.
" Allora, agitata per stasera?" Chiedo curiosa a Meg.
" Si, molto. Spero che faccia lui il primo passo, nel senso, deve essere lui a baciarmi non di certo io." Farfuglia Meg quasi imbarazzata.
" Tranquilla, andrà tutto bene." Le rivolgo un sorriso cercando di farle capire che sono dalla sua parte.
" Sai se funziona , potrebbe essere qualcosa di serio per me. E sono terrorizzata da questo." Ammette.
" Non devi aver paura, ovvio non andrà mai tutto bene, altrimenti che noia, ma devi essere positiva prima di tutto." La positività è la cosa più importante. Se si parte negativi quasi sicuramente andrà a finire tutto male.
" Speriamo solo non mi faccia soffrire più di tanto." Arriccia il naso e scuote la testa.
" Non accadrà, te lo prometto. " Le dico abbracciandola. So che non sembra, ma con le persone a me più care sono affettuosissima. Mi piace dedicargli una parte di me che mostro solo a persone di cui mi fido.

I Just Wanna Feel SomethingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora