𝗧𝗵𝗲 𝗪𝗵𝗶𝘁𝗲 𝗥𝗼𝗼𝗺 ; Storia ad Oc

𝗖𝗵𝗮𝗽𝘁𝗲𝗿 𝟲

TW!!
drugs, blood

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<<Che cazzo mi hanno dato? Più che droga o sonniferi sembravano delle cazzo di vitamine>> sputò il ragazzo dagli occhi verdi poco dopo essersi svegliato, mettendosi in seguito a sedere.

Era talmente abituato alla vita di strada che riusciva a tal punto a reggere senza troppi problemi qualsiasi tipo di droga, alcool o medicinali vari, se ovviamente in dosi minime.
In fin dei conti avevano provato fin troppe volte a farlo fuori - facendolo bere fino a sboccare nel primo gabinetto nelle vicinanze, mettendogli droga o sonniferi nel drink oppure ancora picchiandolo a sangue, accoltellandolo o addirittura impiantandogli proiettili di piombo nel corpo sparandogli con un'arma da fuoco - ma oramai si era fatto la pellaccia, aveva la pelle dura.
Dopo aver rischiato di farsi ammazzare ben più di una volta, un sonnifero o una dose di stupefacenti erano come acqua per lui.

Benjamin scrutò ciò che si trovava attorno a sé ghignando appena si accorse dove si trovava, la sua tanto ambita white room.
Si mise allora in piedi, soddisfatto di essere all'interno del luogo che gli avrebbe fruttato un'ingente somma di denaro, se ne fosse però uscito vincitore.
Era abbastanza convinto di riuscire a sopportare qualsiasi cosa a cui sarebbe stato sottoposto in quel posto.. non sarebbe mai uscito a mani vuote e da perdente, non se lo sarebbe potuto perdonare.
Avrebbe di gran lunga preferito uscire di lì da morto lasciando che il suo cadavere venisse trascinato dai gestori del posto per essere posteriormente scaraventato in - magari - una fossa comune o chi lo sa.

Non appena si mise in piedi, la catenella d'acciaio agganciata ai suoi pantaloni si mosse, producendo un rumore metallico che riecheggiò appena nella stanza.

Istintivamente si cacciò le mani nelle tasche.
Quella era un'abitudine a cui non riusciva a fare a meno, tutto sommato si poteva riscaldare lievemente le mani, visto il freddo della strada per la quale girovagava e passava la maggior parte del suo tempo, tra i luoghi loschi dove la gente era solita farsi - in tutti i sensi - e i parchetti frequentati dai bambini.
Tuttavia c'era qualcosa di differente dal solito, come se le tasche fossero stranamente.. vuote?
Benjamin si pietrificò immediatamente al solo pensiero di ciò che poteva era accaduto e avvertì il suo cuore perdere un battito non appena realizzò.
Agitandosi come un pesce fuor d'acqua, tastò velocemente tutte le tasche dei pantaloni dando un colpetto col palmo della mano su di esse. Cercò pure dentro i suoi calzini.. era tutto invano.
Tutti gli oggetti che teneva con sé erano spariti.
Gli avevano sequestrato tutto ciò che possedeva?
Il suo coltellino, i pochi contanti rubati con fatica, il "suo" cellulare e persino l'erba che nascondeva nel calzino destro.. era tutto scomparso.

<<No, no, no, no! Voi teste di cazzo non vi rendete conto con chi cazzo avete a che fare>> sbraitò all'improvviso.. dire che era fuori di sé era poco.
<<Avete capito, cazzo?!>> continuò, alzando il tono della voce talmente tanto da farla diventare rauca, gracchiante come quella di una cornacchia.
Come avevano osato sottrargli oggetti che lui portava con sé da anni? Non li avrebbe mai perdonati, questo è certo.

Senza fermare i suoi imprechi, gridando in particolar modo la parola "cazzo", si diresse verso uno dei muri della stanza e prese a tempestarlo di calci e pugni con l'intento di sfogare la sua frustrazione.
Quelle cose dopotutto le possedeva da quando era ragazzino, tenendole sempre nelle tasche perché, alla fin fine, non poteva sapere cosa il futuro potesse riservargli.. avevano tentato fin troppo spesso di togliergli la vita.
In fin dei conti ad alcune cose vi era anche affezionato.
Per esempio teneva tantissimo al suo coltellino, il quale però ormai era così consumato da avere la lama che non tagliava più facilmente come un tempo.