CAPITOLO 23.

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" Louis vieni con me, Beatrice si è sentita male "

Il ragazzo moro prese la borsa di Miriam, le chiavi e prese anche per la spalla lei

Lei iniziò a guidare di fretta e dopo dieci minuti arrivarono a scuola, lui scese lasciando il suo cellulare nel sedile e disse:

" Che sezione è Beatrice "

" Sezione B "

Ad un certo punto è corso velocemente, diede il buongiorno alla bidella e disse che stava andando a prendere la bambina, arrivando alla porta, bussa e apre

" Maestra buongiorno, sono qui per prendere Beatrice "

" Mi scusì lei chi è "

Dietro di lui viene la ragazza madre e disse:

" Io sono la mamma di Beatrice "

Louis aveva il fiatone dentro di se, era in ansia, preoccupato per la sua principessa

" Vostra figlia è insieme con la bidella in bagno, deve andare a destra e poi dritto "

Louis iniziò di nuovo a correre, vide la porta del bagno delle bambine e disse:

" Io sono maschio e non posso entrare nel bagno delle ragazze, e adesso cosa faccio? "

Disse facendo i passi avanti e indietro, ad un certo punto si passa la mano nei capelli e pensò, bussa alla porta e dice:

" Signora c'è una bambina con se? "

La bidella aprì la porta e rispose:

" Sta male, non è il momento di disturbare "

" Io devo prendere la bambina, sono il suo papà "

A quelle parole Miriam si bloccò per un attimo e gli cadde il cellulare a terra, rimase bloccata per un pò

" IO DEVO PRENDERE LA BAMBINA, SONO IL SUO PAPÀ "

Nella sua mente rimbombò la sua voce ripetendo quella frase

" Mi scusi non sapevo, è lì seduta che sta per prendere l'aria "

Louis entrò subito nel bagno e prese in braccio Beatrice, se la portò in macchina, aprì lo sportello e la mise dietro, distesa nel sedile, la bidella camminava, incontrò lei e disse:

" Signora c'è qualche problema? "

" Dov'è mia figlia? "

" Se le portato suo marito "

" Scusi ma il ragazzo che si prese mia figlia non è mio marito, è semplicemente un amico "

" Mi scusi ma lui mi disse che è il suo papà "

" Forse solo per potersela portare via con sè "

Lei salutò e ringraziò la bidella e se ne andò, corse subito dalla sua bambina, si mise alla guida e iniziò a guidare, lui le diceva di andare un pò veloce e lei seguì le sue parole, dopo cinque minuti arrivarono, lei spense il motore della sua macchina, scese, salì velocemente dalle scale e aprì la porta di casa sua, lui prese immediatamente la bambina e salì pian piano dalle scale, appena arrivarono ed entrarono la mise nel letto, la coprì e accanto a sè gli mise la sua bambola a ballerina

" Mamma, mamma mi sento male "

" Piccolina sono Louis, riposati, addormentati ci siamo io e la tua mamma vicino a te "

Disse Louis accarezzandogli i suoi capelli morbidi e mori, gli cantò una canzoncina

Avevano la porta aperta, lei guardava la scena e ascoltava la sua voce, le sue corde vocali la fecero sorridere.

PERCHÈ NON SI PUÒ RITORNARE INDIETRO? ANCORA MI PROPONGO QUESTA DOMANDA.
RICORDO LE NOSTRE PRIME GIORNATE QUANDO AVEVAMO 15ANNI, IO DORMIVO A CASA SUA E LUI A CASA MIA, QUANDO MI ADDORMENTAVO PER LUI ERO LA SUA PICCOLA BAMBINA E MI CANTAVA CANZONI ROMANTICHE, ME LE DEDICAVA.
TUTTO QUESTO IO ANCORA NON L'HO DIMENTICATO.

La bambina di Louis.Место, где живут истории. Откройте их для себя