𝑨𝑛𝑔𝑒𝑙𝑠𝑯𝑢𝑛𝑡𝑒𝑟 | yoonmin

❁o - euphoria❁

[Revisionato e Riscritto]

pov's Yoongi

aspettammo qualche istante, giusto il tempo di essere sicuri che JungKook se ne fosse andato «allora» richiamai la sua attenzione «dove eravamo rimasti?» sogghignai, portando le mie labbra a contatto con le sue. lui ridacchiò nel bel mezzo del bacio

«ci siamo appena dichiarati e già ci diamo dentro eh» disse staccandosi, incatenando i nostri sguardi «sei così bello» se ne uscì all'improvviso, facendomi arrossire di colpo. spostai lo sguardo altrove, puntandolo ai piedi della quercia, per poi riportarlo sul mio angioletto

«che ne dici se ci sedessimo la» feci un cenno della testa, indicando ciò che guardavo prima. annuì. andammo verso la quercia, mi sedetti appoggiando la schiena contro di essa, incrociando le gambe, mentre lui si sedette di sbieco su di me, poggiando la sua testa sulla mia spalla. rimanemmo in silenzio per qualche minuto, giocherellando con le nostre mani e ascoltando il fruscio delle foglie, misto al canto melodioso dei grilli.

era così perfetto

lui ridacchiò, interrompendo il loro concerto, il che suscitò la mia curiosità «sai, non sembra affatto che tu sia più piccolo di me» ridacchiò stampandomi un bacio sulla guancia. avevamo solo un anno di differenza, non mi sembrava tanto.

roteai gli occhi sbuffando «e tu sembri un bambino piccolo» sta volta ridacchiai io, lui alzò la testa per osservarmi con il suo adorabile broncio «ecco, vedi, proprio piccolo sei» dissi poi, prima di toccargli il naso con la punta del dito. ridacchiammo assieme, non avrei mai pensato di poter essere capace di fare gesti così dolci
«sai» cominciai un nuovo discorso, nel mentre era tornato a mettere la testa sulla mia spalla «ora che avrò la casa tutta per me, potresti rimanere a dormire qualche volta no?» sorrisi spontaneamente al solo pensiero di vederlo gironzolare per casa

«mm perché no» rispose accoccolandosi ancora di più su di me «sarebbe bello un giorno andare a vivere assieme no?» avrei tanto voluto rispondergli di si, ma viste le condizioni di questa civiltà, nessuno ci avrebbe mai permesso di vivere in tranquillità. che mentalità di merda aveva questa generazione. mi limitai a mugugnare un si, intrecciai le nostre mani, stringendo un poco
«pensa che bello, noi due, soli, a casa, a coccolarci sul divano, a guardare la televisione» sospirò infine, con fare sognatore

«sarebbe bellissimo si» appoggiai la testa sulla sua, chiudendo gli occhi «sai che per un po' di giorni non ci potremmo vedere vero?» dissi all'improvviso, facendolo sussultare, chiedendomi poi il perché «dovrò aiutare i miei a traslocare, soprattutto mio fratello»

lui alzò di scatto la testa, facendomi preoccupare, ci fissammo per un millesimo di secondo «a proposito, tuo fratello dove andrà a stare?» piegò la testa dubbioso, era estremamente carino quando lo faceva. feci un piccolo sorriso per poi rispondergli

«ha detto che ha trovato una casa in centro, non molto distante dal bar dell'ultima volta» fece la boccuccia a o per poi annuire, non sapevo esattamente cosa stesse pensando, però era terribilmente carino. non smetterò mai di dirlo

parlammo un po' di cose a caso, dei nostri progetti, dei nostri sogni. scoprii che era un ballerino, e che amava la danza più di qualsiasi altra cosa, vorrebbe diventare un ballerino famoso, e girare il mondo, il problema era uno solo,, non si sentiva all'altezza. non lo ho mai visto ballare, per questo provai a chiedergli di ballare per me ma mi diede un "no" secco. almeno ci provai. mi raccontò dei suoi amici, e sopratutto di quel Seokjin, che doveva, in teoria, essere il ragazzo di mio fratello.

sentii il suo corpo farsi più pesante su di me, segno che si fosse addormentato. in quel momento avrei tanto voluto avere una macchina fotografica con me, ma dovetti accontentarmi, fissandolo e basta. lui era una pietra preziosa. era la mia felicità. decisi di lasciarlo dormire per un po', e mi godetti il canto della notte assieme ai suoi respiri vicini al mio orecchio. brividi mi percorrevano lungo il mio corpo, e non ci potevo fare niente.