❁e - lights❁

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[Revisionato e  Riscritto]

pov's Jimin

«non voglio relazionarmi con te quindi» disse prima di accoccolarsi sul suo poof color cobalto, poi continuò «ora io dormirò un po', quando sarà il momento mi sveglierò» e in men che non si dica, chiuse gli occhi addentrandosi nel mondo dei sogni, cercando di sfuggire alla mia presenza.

il ragazzo mi stupiva sempre di più. non capivo il motivo per cui ?i avesse portato con sé, in una zona a detta sua più protetta, per poi mostrarmi, una volta sorto il sole, il mare. se il genere umano fosse stato tutto così, avrei preferito cento volte meglio suicidarmi.

gettai al vento più di mille sguardi, osservando in continuazione i dettagli di questa piccola casetta. il problemasi presentò poi, perchéil mio sguardo si andò a posare proprio su quel soggetto dormiente, privo di ali. potei notare le vene che, con quella colorazione chiara, risultavano su tutta la sua pelle,, le sue mani ne erano ricoperte, oltre a essere grandi con falangi affusolate, erano un po' incallite, forse suonava qualche strumento, ma che ne potevo sapere io?

i miei occhi, prima fermi sulle sue falangi, cominciarono a percorrere tutta la sua minuta figura,, anche se eravamocirca della stessa altezza, era un puffo. sembrava veramente docile. mentrelo osservavo, mi prese quel momentodi dolcezza, e mi misia cantare una specie di ninna nanna, perché avevo visto lo sguardo imbronciato con cui s'era ddormentato, e volevo solo farlo stare meglio.

dovevo sdebitarmi in qualche modo, così cantai.

più notavo quei suoi piccoli particolari, più mi sembrava bello, quei tratti femminili sul suo bel visino lo facevano sembrare, più virile,, nel mentre che canticchiavo, il broncio iniziale cominciòa far spazio a uno pseudo sorriso,, questo choccolate boy era bellissimo, soprattutto quando faceva quel suo piccolo sorrisetto.

la dolce melodia della mia voce che, qualche minuto prima si vibrava nell'aria cominciòa scarseggiare, avendo cominciato a prenderesonno anch'io ma, notando la sua figura girarsi sul lato opposto, facendo sparire il suo volto dalla mia traiettoria visiva, mi fece riaprire gli occhi
«canta ancora» mi rivolse la parola, girato di schiena «la tua voce è rilassante » mi stava quasi pregando

sorrisi, fiero del mio compito riuscito, così non me lo feci ripetere due volte e ricominciai a canticchiare qualche versetto. ero intento a pensare come far andare avanti questa cantilena, e fissavo un punto a caso della stanza, quando poi si girò di nuovo. cominciò a fissarmi intensamente, finché non portai i miei occhi, per l'ennesima volta quella notte, sui suoi, finendo così a farli incatenare. ci perdemmo nei nostri sguardi, ognuno intento a scavare sempre più in quell'abisso pieno di momenti e ricordi, chiamatosi occhio.

questo contatto mi faceva sentire completo, come se fossimo fatti l'uno per l'altro. forse mi sbagliavo.

a rompere il nostro contatto, furono delle piccole palline infuocate che vibravano nell'aria di qua e di là. il ragazzo si sedette comodamente sul poof, e cominciò a seguire con lo sguardo quei piccoli soli, di cui io non sapevo l'esistenza. uno di questi si posò sul mio naso e io cominciai a fissarlo intensamente, cercando di capire cos'era. la sua risata mi riportò alla realtà.

una piccola dolce risata.
«sono lucciole, bestiolina» mi disse, sporgendosi più avanti, per osservarmi meglio

lucciole? cos'erano? glielo domandai e lui mi rispose con:

«sono dei piccoli insetti dormiglioni, che quando tramonta il sole, con il loro culetto luminoso illuminano quel poco la notte» si alzò e andò verso la finestra sospirando, con tutta la calma del mondo. i suoi movimenti erano calmi e dolci. notai veramente quanto io e lui fossimo uguali d'altezza, e mi spuntò un piccolo sorrisino.

𝑨𝑛𝑔𝑒𝑙𝑠𝑯𝑢𝑛𝑡𝑒𝑟 | yoonminWhere stories live. Discover now