capitolo 13

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La mattina mi svegliai per colpa della luce che entrava dall'enorme finestra della mia camera. Controllai che ora fosse e vidi e erano le 11:00 quindi decisi di alzarmi, faceva molto caldo perciò indossai un pantaloncino corto, forse un po' troppo, e una magliettina corta. Scesi al piano di sotto per fare colazione ma trovai una visita inaspettata, non immaginavo di trovarlo qui. Mi sentivo un po' in colpa solo a guardarlo perché mentre stavo con lui io pensavo ad un altro, quindi decisi che l'avrei lasciato quel giorno stesso.

R:«LIAM!!» urlai e corsi ad abbracciarlo

L:«Ei cucciola»

Mi aggrappai a lui come un koala, avevo le gambe intorno alla sua vita e lui per tenermi aveva le mani sul mio sedere.

E:«Attento ragazzino a dove metti le mani» disse mio fratello Elijah entrando nella stanza.

Liam guardò storto Elijah e non capì perchè fino a quando il mio ragazzo non mi sussurrò qualcosa all'orecchio

L:«Elena e Jeremy mi hanno detto che eri qui, mi potresti spiegare chi è lui?»

R:«Giusto...allora, Liam ti presento Elijah, mio fratello» e gli dissi "poi ti spiego"

Diedi un bacio sulla guancia a mio fratello e portai il mio ragazzo in camera mia. Ho paura per come possa prendere la nostra rottura, io gli voglio bene ma amo un altro e non posso continuare così. Liam è sempre stato un po' possessivo e aggressivo ma non si è mai permesso di picchiarmi, si fermava in tempo, è per questo che ho paura di lasciarlo, e se non si fermasse? Non dovrei essere così spaventata, vivo con un'intera famiglia di originali e non posso spaventarmi di un semplice ragazzo. A interrompere i miei pensieri fu una mano che sventolava davanti alla mia faccia.

L:«Amore ci sei?»

R:«Si, Liam ti devo parlare. Io ti voglio tanto bene ma preferirei chiudere qua la nostra storia»

L:«PERCHÈ?! Sei solo una stupida puttana, vai a letto con tutti e poi li lasci per andare a divertirti con altri»

Stavo piangendo così tanto che per terra si era formato il lago di Garda, però presi coraggio e gli urlai contro

R:«NON TI PERMETTERE DI DARMI DELLA PUTTANA, E ORA VATTENE DA CASA MIA»

Si alzò, mi spinse così forte da farmi cadere per terra e poi se ne andò. Ricominciai a piangere così forte che tutti quelli che erano in casa si recarono nella mia camera. Mi guardarono preoccupati, Bekah e Hayley mi abbracciarono e obbligarono i ragazzi a uscire dalla stanza.

Reb:«Che è successo piccolina?»

R:«Ho lasciato Liam, lui mi ha dato della puttana e poi mi ha spinta e sono caduta»

H:«Io a quello lo ammazzo, mai toccare le amiche ad una donna incinta di uno psicopatico»

Scoppiamo tutte a ridere e poi andammo al piano di sotto. Io adorooo la mia famiglia, ci sono sempre quando ho bisogno e non mi fanno mai sentire sola. Quando arrivai al primo piano mi sedetti sulle gambe di Nik e lo abbracciai forte.

K:«Che è successo?»

R:«Niente, lascia stare» ho evitato di dirglielo perché sarebbe andato ad uccidere Liam.

E:«Dov'è Liam?» cavolo fratello! Stai zitto un attimo

Kol/K:Liam è stato qui?!»

Diedi una gomitata delle costole ad Elijah e poi raccontai ai ragazzi quello che era successo, tanto mentire sarebbe stato inutile perché prima o poi lo avrebbero scoperto.

K:«Io lo ammazzo!!»

R:«NO!! Tu sai fermo qua! Fatti gli affari tuoi»

Mi guardarono tutti con gli occhi di fuori sorpresi dalla mia reazione. Loro non sanno che la madre di Liam è la leader della congrega gemini, non si sa perché lui non abbia ereditato poteri ma solo il gene del lupo di suo padre, ma mettersi contro di loro sarebbe un suicidio.

Una Nuova MikealsonOnde histórias criam vida. Descubra agora