Capitolo 9

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Years Town, 2029

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Years Town, 2029

Astrid si svegliò più tardi del solito quella mattina. Vincent le aveva concesso di non recarsi al lavoro, voleva che si prendesse una pausa almeno nel giorno del suo compleanno. Astrid, però, aveva altro lavoro da svolgere, lontano dalla T-Society, lontano da Hours City.

Fece fermare il taxi su cui viaggiava davanti all'ingresso della zona industriale della città, conosceva bene Years Town. Ci aveva passato molto tempo, prima con Mark e poi alla Century con Joshua. L'incontro con l'Archè primario, undici anni prima, era stato rivelatore. Era comparso al momento giusto e le aveva fatto capire quanto fosse sbagliato ciò in cui aveva sempre creduto, soprattutto con Mark. Già... Mark, con i suoi occhi verde smeraldo e i suoi ricci castani, con il suo carattere dolce e comprensivo.

Era bastato poco per innamorarsi di lui, Astrid era una giovane laureata che aveva iniziato a lavorare per l'azienda di Vincent. Il suo capo non faceva che parlare di integrazione, di accettazione e convivenza con gli esseri umani, ecco perché, quando Mark era arrivato nella sua vita le era sembrato un segno del destino per poter dimostrare quanto credeva nelle parole di Vincent, che il mondo che voleva costruire era possibile.

Ma si sbagliava: la cosa più bella della sua vita si era trasformata in un incubo.

Il ricordo di quella serata le faceva ancora male, nonostante fossero passati ben undici anni, eppure tutto era iniziato in modo perfetto: la cena romantica a casa di Mark a Years Town, la notizia del suo trasferimento a Hours City solo per starle più vicino e la rivelazione dei poteri di Astrid accolta in modo positivo e senza inutile ansie e paure. Lei si fidava completamente di Mark e quello era il momento giusto per dirgli il suo segreto, erano una coppia da cinque anni ormai e avrebbero iniziato presto una nuova vita insieme. Voleva fortemente costruire un futuro con lui, senza segreti.

Quella notte stessa, però, Astrid si era recata in cucina per bere dell'acqua e aveva trovato il noteble di Mark ancora acceso, si era avvicinata per spegnerlo, ma ciò che vide la gelò sul posto e le mozzò il respirò. Annaspò, mentre si avvicinava alla schermo facendo guizzare gli occhi azzurri da una parte all'altra, scorrendo velocemente le parole sullo schermo. Le lacrime arrivarono subito dopo, inesorabili. Mark aveva scritto ogni cosa che aveva scoperto su di lei, era uno di quei fanatici che cercava di scoprire cosa nascondessero la T-Society e la Century. Indietreggiò di colpo, facendo cadere la sedia, Mark nel frattempo l'aveva raggiunta e cercava di scusarsi in un modo che Astrid trovò pietoso.

«Amore, aspetta! Calmati». Mark si mosse verso il tavolo e spense il dispositivo, come se quel gesto cancellasse la sua colpa. Come aveva potuto essere così stupido! Aveva fatto una scoperta eccezionale e rischiava di mandare tutto a monte. Ci aveva messo cinque lunghissimi anni a ottenere la sua più completa fiducia, proprio adesso che i suoi sforzi erano stati ricompensati aveva commesso un grosso errore.

«Non dirmi di calmarmi! Come hai potuto farmi questo?» Astrid fece qualche passo indietro, stare troppo vicina a lui la faceva stare ancora più male. Sentiva una strana sensazione allo stomaco, tutto stava crollando.

Chronoma - I colori del tempoTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang