CAPRI

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CAPRI
Willow

Il panorama che si vedeva dalla prua dello yacht bianco era imperdibile e sorprendente, l'isola pittoresca si avvicinava a noi come fosse un miraggio diventando sempre più palpabile e reale.
Ho visitato molti posti grazie alla mia carriera, ma nessuno è mai stato in grado di battere Capri.
Viveva circondata nell'azzurro, divisa fra cielo e mare, adornata da alberi e fiori profumati.
L'ho amata dal primo momento in cui l'ho vista.
Fui grata che prima di partire dal porto di Napoli ci avessero dato il tempo per cambiarci, perché andava bene lasciare Edimburgo in pigiama, ma non si poteva raggiungere il paradiso in quelle condizioni.
Ecco, questa è la migliore descrizione che riesco a trovare di quel posto incredibile: il paradiso me lo disegno come Capri, in tutti i suoi piccoli dettagli.
Il motoscafo solcava le onde spumose di un mare tranquillo ed ogni tanto qualche schizzo d'acqua salata mi raggiungeva il viso, era una sensazione di libertà fantastica.
Lottie si teneva il cappello di paglia mentre i capelli scuri volavano via trasportati dal vento, Edward la teneva stretta per i fianchi senza sporgersi perché dell'acqua profonda aveva sempre avuto paura. C'era voluto un esercito per convincerlo a farlo salire su quello yacht: Lottie lo spingeva da dietro, io lo tiravo imprecandogli contro che non ci fossero altri modi per raggiungere un'isola ed alla fine comunque ci salì solo perché era stato minacciato da Rachel, altrimenti avremmo lottato fino alla fine dei tempi.
Jasper se ne stava steso a prendere il sole e Valerio si rimpinzava di spiedini di frutta colorata.
Mi sono sempre chiesta come ci si dovrebbe immaginare l'amore: come quello senza fine di Lottie ed Edward che andava avanti da quasi cinque anni o come quelle storie estive raccontate nei romanzi che finivano con l'arrivare di Settembre? Non sapevo che volto dare all'amore, non sapevo come immaginarmelo e forse era per questo che non ero in grado di scrivere canzoni che ne parlassero. Eppure il mio cuore aveva così tanta voglia di innamorarsi da farmi sentire stupida.
"Lo sai, penso che questo prendisole ti stia proprio bene!" confessò Val passandomi uno spiedino di frutta.
La collana d'oro gli brillava al collo per via del sole ed i ricci scompigliati gli davano un'aria più sbarazzina di quella che di solito aveva.
"Finn ha proprio un ottimo occhio!" confermai abbassando lo sguardo verso le mie gambe.
Il vento si portava il tessuto leggero decorato da piccoli fiori azzurri, uno schizzo salato mi fece sorridere.
"Hey, diva del mio cuore?!" esclamò la voce allegra della mia migliore amica.
Camminava verso di me a piedi scalzi con il prendisole in pizzo che volava ovunque e rise porgendomi la mano. Iniziammo a ballare sulle note di una canzone italiana che qualcuno aveva fatto partire quando meno ce lo aspettavamo e tutto mi sembrava bellissimo.
"Ragazzi, ascoltatemi un attimo solo!" disse Rachel in costume da bagno, faceva strano vederla in quella mise così poco formale. Il mio sguardo però si poggiò subito su Paul dietro di lei che recuperava delle enormi scatole, che cos'era?
Noi seguimmo la rossa lungo il corridoio stretto e sbucammo a poppa dove c'era un tavolo di legno ovale a cui prendemmo posto un po' interdetti: "Adesso vi spiego brevemente come saranno articolati questi due giorni, okay?" disse guardando qualcosa sullo schermo del cellulare "Allora, adesso attraccheremo direttamente a Marina Piccola dove stanzierà lo yacht..."
"Possiamo fare il bagno?" domandò Valerio alzando la mano come se stesse a scuola
"Sì!" disse la rossa scuotendo il capo non sopportava essere interrotta mentre parlava "Potete fare il bagno. Come stavo dicendo, ci raggiungerà presto un fotografo per fare alcuni scatti..."
"Ma lo shooting non era domani?" chiese allora Edward confuso
"Sì, abbiamo solo pensato che sarebbe stata una bella idea inserire degli scatti liberi. Ma liberi non significa che potete comportarvi come vi pare, insomma vi sarei grata se manteneste un certo contegno..." spiegò la donna spostando lo sguardo su ognuno di noi, non si fidava più di nessuno dopo aver scoperto quanto successo ad Edimburgo tra i due ragazzi.
"Allora facciamo un riassunto sintetico, perché voglio andare a godermi il sole ed il mare!" disse Kim comparendo dall'ombra dell'interno, Rachel lo guardò talmente male da farci morire dalle risate.
"In parole molto povere, noi attracchiamo e potete fare il cazzo che vi pare fin quando non arriva il fotografo. Viene, vi fa qualche foto e se ne va. Continuate a fare i fatti vostri, alle cinque vi andate a lavare ed a preparare perché con il gommone raggiungeremo l'isola per la cena. La sera fate il cazzo che vi pare, possibilmente restando uniti e cercando non bere fino a vomitare. Domani vi alzate, vi vestite decentemente e non come dei profughi, andiamo in albergo per lo shooting e lì vi preparate per l'evento di Dolce e Gabbana. Dopodiché torniamo sulla terra ferma e partiamo per Milano dove riprenderà il tour. Fine della gita. Abbastanza chiaro?" disse guardandoci da dietro gli occhiali da sole, noi lo guardammo senza proferire neanche una parola perché tutti i nostri dubbi erano stati chiariti e lui se ne andrò verso un prendisole.
Rachel sospirò pesantemente, scosse il capo e notando che Valerio già aveva urlato di portargli dello Champagne ci intimò a restare seduti ed in silenzio.
"Sui vostri letti ci sono delle scatole con i vestiti sia per oggi che per domani, ve li ha mandati la casa. Non sono quelli dello shooting, quelli saranno altri. Quindi pretendo che ogni singolo dettaglio di quello che mettete addosso diventi virale. Niente coperture, niente scansare i paparazzi, niente scappare per non essere avvicinati. Tutto il pianeta deve sapere che siete a Capri! Sono stata abbastanza chiara?"
"Cristallina!" esclamò Jasper facendo il pollice in su, un po' spaventato dalla donna
"Quindi ci dobbiamo scambiare le stanze per i video?" domandò Lottie indicando sia se stessa che il suo ragazzo
"Fate quello che volete, basta che internet esploda!" esclamò andandosene, poi si fermò realizzando quello che aveva appena detto e si girò alzandosi gli occhiali da sole "Qualsiasi cosa che non sia dichiarare le vostre situazioni sentimentali, interscambiatevi affetto reciproco!"
La guardammo mentre se ne andava dall'altro lato della barca, io e la mora ci guardammo per una frazione di secondi e poi iniziammo a correre per i corridoi dirette alle nostre stanze mentre quei tre si chiedevano dove stessimo correndo.
Grazie a quelle scatola delle meraviglie io e Frizzycandy ci divertimmo come due bambine a natale per tutto il tempo che restammo a Capri.
Lei arrivò nella mia stanza trascinandosi una scatola grande quanto la mia ed aprendola insieme  ci immergemmo in quel paradiso della moda: avevano messo in quel pacco di tutto, guardando capo per capo capimmo perché Rachel ci aveva detto di far impazzire il web. In quella scatola c'erano un mucchio di soldi. Ci infilammo i costumi dalla stampa leopardata, lei si mise tra i capelli il turbante abbinato ed io presi il cappello, ci infilammo gli occhiali da sole dalla pesante montatura nera e dopo esserci colorate le labbra di rosso raggiungemmo gli altri.
"Su nulla facenti, scattateci delle belle foto!" dissi richiamando l'attenzione dei tre baldi giovani.
Anche loro si erano andati a cambiare ed indossavano dei costumi nuovi, probabilmente quelli che gli erano stati mandati nella scatola. Anzi, dirò di più: Valerio si era già messo in posa sul prendisole con una collana con il logo ed aveva schiavizzato Jasper per le foto.
"Dai, Pocky!" esclamò la mora facendo l'occhiolino al fidanzato "Facci finire in prima pagina."
"Se iniziamo così io abbandono il mio autocontrollo prima ancora che arrivi il fotografo ufficiale!" esclamò il ragazzo squadrandosi la mia migliore amica da testa a piedi.
Non ho mai capito come era possibile che per quei due gli anni sembravano non passare mai.
Di quel primo pomeriggio a Capri mi sono rimasti due scatti che porto nel cuore: uno ci ritrae tutti e cinque felici e spensierati che brindavamo con calici di champagne nonostante la sbronza della sera prima; l'altro vede me e Chalotte immerse in un raggio di sole al tramonto con alle spalle i Faraglioni, ma quella la facemmo durante il nostro ultimo bagno prima di andare via.
E' una delle esperienze di tutta la mia carriera che ricordo con più piacere. Capri divenne il mio posto felice.

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