Amicizia

30 7 2
                                    

Rayen's Point of View:

"Che cosa significa? Io ti ho salvato da quelle tre!" esclamai esterrefatto.
"No, NO! N-non voglio sentire ragioni, tu dueller-rai con m-me!" esclamò balbettando.
Sembrava le costasse molta energia rivolgersi a me in quel modo.
"Senti ascoltami, ti consiglio di smetterla. Ti ho aiutata e dovresti esserne riconoscente." mi girai e feci per andarmene.
"N-No ehi aspetta!" esclamò. "I-Io non ho ancora f-f-f-finito con te...!"
"Non hai mai iniziato" risposi fermamente mentre continuavo a camminare dandole le spalle.
Era stato divertente umiliare quelle tre, ma la cosa stava diventando irritante.
La mattinata stava scemando, e la giornata si avviava verso i primi bagliori pomeridiani.
Salii la scalinata e quando giunsi all'ultimo gradino senti la ragazza borbottare:
"M-Mi dispiace, Rayen io non volevo essere ingrata, grazi per a-avermi s-salvata."
Mi girai a tre quarti e lei continuò:
"Il mio nome é Liz McArthur." disse lei, smettendo di arrossire.
"Piacere, Liz. Cerca di stare fuori dai guai" risposi, mentre il suo rossore riapparve e si intensificò.
"L-Lo farò..." sussurrò.

Hiroshi's Point of View:

"Marnukin sicuro che sia tutto apposto?" domandai ancora una volta.
Lui si volto e mi guardò fermamente. "Si, ed ora andiamo." disse girandosi di muovo verso Leroy.
"Dai cerchiamo di distrarci." affermò Marnukin.
"Ragazzi se non vi dispiace io torno a casa okay?" borbottò Leroy in tono affranto.
"Certo, tranquillo" rispose Marnukin. "Andiamo Hiroshi." mi esortò lui.
"In realtà anche io dovrei rincasare..."
"Oh, si certo è vero la Primavera dei Duelli è durata tutta la mattina!" esclamò.
"Ci becchiamo Marnukin." dissi facendo un cenno con la testa.
"S-Si! ci becchiamo! Credo..." rispose lui cercando di simulare il mio gesto.
Ridacchiai. "Non sembri sicuro!"
esclamai.
"Eheh, già!" Esclamò lui grattandosi la nuca e sorridendo un po' imbarazzato.
"Ci vediamo!" Esclamai.
"Ci vediamo!" Rispose a tono.

I miei passi si susseguivano in maniera regolare mentre con le mani in tasca attraversai la via principale del distretto Sud-Ovest mentre il cielo si colorò dei primi colori del pomeriggio. Chinai la testa leggermente. Ero triste, molto triste. D'altronde mi era permesso di esserlo no? Il mio migliore amico mi aveva lasciato per sempre, per sempre...
Il mio respiro iniziò ad accumularsi ed ebbi una morsa al cuore, come mille aghi conficcati in esso. Faceva così male, ed iniziai a piangere ansimando. -Giroki...- pensai.
-Oh, Giroki, perchè...- Ero in un dolore così intenso che dovetti apoggiarmi ad una parete. Ad ogni secondo che passava il mio respiro diventava sempre più pesante mentre continuavo a singhiozzare irregolarmente. Mi accasciai a terra e continuai piangere non so per quanto,l con la testa tra le gambe, quando notai che alcune persone del torneo si stavano dirigendo verso di me, così mi alzai quasi istantaneamente e iniziai a correre verso casa mia. Non volevo che qualcuno mi vedesse in questo stato.
Chiusi la porta alla mie spalle silenziosamente e tolsi le scarpe mentre mi diressi verso la cucina lentamente sempre singhiozzando per prendere una bottiglia d'acqua.
"Tesoro..." sentii una voce femminile alle mie spalle.
"C-Ciao mamma." risposi cercando inutilmente di nascondere il mio crollo emotivo.
Mi si avvicinò e mi abbracciò senza dire nulla.
"Mi dispiace tanto Hiroshi" disse mentre mi strinse a sé.
"Mamma...mi manca così tanto...i-io..." dissi cercando di esprimermi.
"Shh." mi zittì lei. "Lo so, lo so."
Mi tranquillizai e riuscii a parlare di nuovo, così le domandai: "Perchè?"
"..." non rispose, guardandomi dolcemente. Poi aprì bocca: "Tra tutte le domande, 'perchè' è la domanda più pericolosa, la verità può essere tutt'altro che soddisfacente..."
"Già..." sussurrai. "ma fa male."
"Lo so tesoro.
Durante la cena stemmo in silenzio e, dopo averla aiutata a pulire, le augurai la buonanotte.
"Buonanotte." rispose lei girandosi verso i fornelli.
Mi stesi sul letto fissando il soffitto per ore, erano ormai le 3 di mattina quando mi girai verso l'orologio per controllare l'orario. Era sabato. Il mio sguardo ritornò al soffitto mentre il mio viso si stava bagnando. Stavo ancora piangendo, e continuai per tutta la notte.

Yugioh Beyond Reality: Che il Duello Abbia Inizio!Where stories live. Discover now