Lezioni di Canto

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Rayen's Point of View

"Pronto?" dall'altro lato del cellulare rispose una voce femminile che conoscevo bene, sfortunatamente.
"Rayen...!"
"Sbrigati mamma, ho da fare."
"Tesoro, voglio chiederti scusa io-"
"Devo andare ciao."
Chiusi la chiamata e infilai il cellulare in tasca, iniziando a camminare. Aveva una bella faccia tosta a chiamarmi, dopo quello che aveva fatto. D'altronde era sola ora, aveva bisogno di un'altro appoggio ed era diventata un parassita. Patetica.
Feci una passeggiata nella zona industriale di Kèttama, era un luogo affascinante, inoltre il rumore delle macchine che attraversavano la strada in tutta fretta era rilassante. Si poteva sentire poi la voce dagli altoparlanti della stazione del treno annunciare le fermate dei 4 distretti di della città in maniera selettiva e ordinata, mentre le persone erano in attesa del treno che avrebbe sovrastrato la città permettendo di ammirare un paesaggio spettacolare. Ero in pace e in tranquillità, qualcosa che non sentivo da molto tempo. Percorsi un quartiere dai tratti trascurati e in penombra, a causa dell'autostrada sovrastante.
Girai l'angolo e vidi in lontananza la strada che percorrevo ogni giorno per tornare a casa da scuola, ma non mi ero mai guardato troppo intorno da notare la via in cui mi trovavo. Decisi quindi di percorrerla fino a giungere alla più familiare via. Mentre proseguivo notai un grande parco alla mia destra compreso tra tre palazzi talmente alti ad arrivare al livello di altitudine della autostrada che sovrastava in parte il quartiere precedente.
Il parco era verdeggiante ed in fiore grazie alla primavera e vi erano numerose panche. Decisi di rilassarmi un po' e mi sdraiai su una di esse chiudendo gli occhi. Non percepepii quanto passò ma quel lungo momento venne interrotto da uno strillo:
"NOOO!"
Mi allarmai e mi alzai precipitosamente per poi guardarmi intorno distrattamente in cerca della provenienza di quell'urlo. Indagai facendo un giro del parco ma non trovai nessuno, quando sentii un altro grido:
"Smettetela!"
Seguii il suono e mi ritrovai in un area nascosta del parco adiacente ad un vicolo.
Mi girai e vidi, in fondo ad una rampa di scale, 3 ragazze in circolo attorno ad una ragazza in ginocchio in lacrime che invocava aiuto mentre le altre tre sembravano tenere in mano degli spartiti musicali. La ragazza assalita cercava invano di riprenderseli ma le altre ridevano.
"Che c'è li vuoi? Eheh puoi prenderli tieni, mi dispiace..." disse una delle ragazze porgendole i suoi spartiti. Mentre stava per riprenderseli lei li riportò a sè esclamando:
"Nah non credo!" seguito da una fragorosa risata.
Non volevo avere scocciature, ma mentre stavo assistendo a quella scena, sentii qualcosa in me che mi spinse ad avvicinarmi.
Le tre si allarmarono osservendomi con la coda dell'occhio e girandosi lentamente.
Erano tre ragazze con uniformi diverse ma provenienti dalla mia stessa scuola, le avevo viste qualche volta nel cortile, sedersi sulle panche e darsi fastidio, ma non le conoscevo, e loro non conoscevano me. La ragazza con l'uniforme verde ed i lunghi neri raccolti in una lunga treccia,che sembrava essere la leader del gruppetto, si girò squadrandomi dall'alto in basso accompagnata dalle sue due amiche con più bassa statura: una aveva i corti capelli castani e l'uniforme blu e bianca, mentre l'altra, apparentemente la più piccola, e con lunghi capelli castano-biondi era a braccia incrociate ridacchiando.

 La ragazza con l'uniforme verde ed i lunghi neri raccolti in una lunga treccia,che sembrava essere la leader del gruppetto, si girò squadrandomi dall'alto in basso accompagnata dalle sue due amiche con più bassa statura: una aveva i corti capelli...

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Yugioh Beyond Reality: Che il Duello Abbia Inizio!Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz