Chapter 28

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Già al secondo giorno di vacanza, il mio fegato chiedeva pietà.
Mi risvegliai la mattina in spiaggia, a pancia in giù, con la testa poggiata su qualcosa di duro. Era il petto di Shawn, che era sdraiato di fianco a me. Sentivo l'acqua del mare solleticarmi i piedi, e mi chiesi come fosse possibile che la notte io non avessi avuto freddo.

Non mi ricordavo nulla della notte precedente, se non Sophie che diceva al barista del bar sulla spiaggia di proprietà dell'hotel, che noi eravamo suoi amici e che quindi il barista poteva darci tutto ciò che volevamo gratuitamente. Poi il vuoto più totale.

"Svegliati!" Dissi schiaffeggiando piano Shawn per farlo alzare. Ma non accennava a muoversi. "Shawn svegliati!" Urlai alla fine e lui scattò seduto in in secondo.

"Che c'è?" Si guardò intorno, vide che era tutto tranquillo, e si sdraiò di nuovo.

"Dai alzati! Ti ricordi cosa è successo?"

"Festa... spiaggia... ubriachi." Cercò di spiegare in dormiveglia. Era come un cavolo di bambino.

Vicino a noi vidi un secchiello abbandonato da qualche bambino, lo presi e lo riempii d'acqua, che gli gettai dritto dritto in faccia.
"Stronza." Sbuffò alzandosi definitivamente. "Era necessario?"

"Si. Non ti svegliavi! Dove sono Sophie e James?" Mi alzai in piedi pulendomi i vestiti pieni di sabbia.

"Non lo so. Li abbiamo persi a metà serata." Si stropicciò gli occhi, asciugandosi il viso con le mani e si mise in piedi. "Che ore sono?"

Accesi il cellulare che si illuminò subito, c'erano messaggi non letti, tra cui alcuni incomprensibili di Louis e da mia madre che mi chiedeva dei Caraibi.

"Sono le dieci." Risposi rimettendo il cellulare in tasca.

"Andiamo a cambiarci? Poi decidiamo con calma cosa fare." Propose e io annuii.

Tornammo in hotel, ci cambiammo i vestiti sporchi e io presi una pastiglia per il mal di testa. Puzzavo di alcool in maniera vergognosa. Mi lavai e poi mi gettai sul letto, sfinita.

"Cosa vuoi fare oggi?" Mi chiese Shawn sedendosi di fianco a me.

"Dormire." Risposi con la faccia nel cuscino.

"Non puoi dormire ai caraibi! È contro natura!" Rise spostandomi una ciocca di capelli dal volto.
Sorrisi al suo gesto. Mi girai per osservarlo e lo vidi guardardmi.

"E allora proponi tu qualcosa, non ho idee." Sbuffai.

"Se proprio devo proporre qualcosa io...." ammiccò e io alzai gli occhi al cielo.

"Troppo stanca per quello. Scordatelo. Non puoi pensare solo a fare sesso!" Sbottai.

"Non è una cosa semplice con te sdraiata su un letto, sai?" Sorrisi alla sua risposta ma non dissi nulla.
"Va bene." Sbuffò "Non lo so cosa si fa qui. Dovremmo chiedere a Sophie, se solo sapessimo dov'è."

"Che ne pensi di andare sulla spiaggia e prenderci qualcosa da bere al bar? Per riprenderci, magari ritroviamo qualcuno." Proposi cercando in lui conferma. Shawn annuì e si mise in piedi, pronto per uscire.

La spiaggia era molto vicina all'hotel e il bar che si trovava lì era molto più comodo di quanto mi aspettassi. Bere un drink con i piedi nella sabbia era molto bello.

Io e Shawn ci sedemmo agli sgabelli posti davanti il bancone. Il barista, che imparai si chiamasse Travis, pressapoco della nostra età, prese le nostre ordinazioni. Presi una limonata e Shawn preferì prendere una Coca Cola.

Stavamo entrambi bevendo dalle nostre cannucce, quando qualcuno chiamò Shawn. Ma non era nessuno di nostra conoscenza. O mia conoscenza, per lo meno.

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