Chapter 6

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Altro giro, altra corsa.
Buongiornissimo etc etc.
Giornate di merda.

Più o meno è questo che mi sovveniva quando mi alzavo ogni mattina per andare a scuola. Però quello fu un buongiorno un po' più dolce perchè mi svegliai e qualcuno mi portò una tazza di latte e cioccolato e un cornetto caldo a letto.

"Ma davvero dici?" Chiesi a Shawn che stava entrando con un vassoio in mano.

"Con tanto zucchero il latte." Disse e si mise di fianco a me poggiandomi il vassoio sulle gambe.

"Perchè tutto ciò?"

"Hai il ciclo. È per addolcirti, non voglio vivere con una pazza isterica nei prossimi giorni, ok?" Disse. "Muoviti però... a scuola ci dobbiamo andare comunque, ciclo o non ciclo."

Ma quanto poteva essere strano avere il tuo coinquilino che sapeva del tuo ciclo?

"Bene."

Finita la colazione mi alzai e mi preparai per andare a scuola. Era estenuante andarci tutti i santissimi giorni.
Quella giornata fu leggermente diversa però, perchè avevo un proggetto quella mattina quindi feci meno ore del solito con la testa sui libri.

Il pomeriggio fu tutt'altra storia però.
Mi chiusi in camera dopo mangiato e pensai di non uscirne più. Mi alzai dalla sedia solo per andare al bagno. Formule su formule che non mi entravano in testa nemmeno sotto tortura. Tutto ciò fu spazzato via quando Shawn bussò alla mia porta.

"Pronta?" Chiese

"Per andare dove?"

"Usciamo. Muoviti. Ci andiamo a prendere un frullato o qualcosa del genere. Dai, fidati che ti verrà più semplice poi studiare. Secondo te come faccio io altrimenti?" Non è che le sue parole fossero poi così convincenti ma era l'alternativa più allettante rispetto al rimanere a casa circondata dai libri.

Mi portò in un bar dove molte volte eravamo andati con gli altri. Facevano degli ottimi gelati e i frappè, che io adoravo, venivano molto buoni quindi.

Ordinai un frappè alla nocciola e stracciatella mentre Shawn prese una brioche con gelato nocciola e pistacchio.

Poco dopo aver ordinato entrarono dalla porta James e Sophie. Erano spesso insieme quei due. Ci raggiunsero e ordinarono anche loro qualche cosa.

"Allora? Come va questa vita sotto lo stesso tetto? È sopportabile?" Chiese Sophie a me e Shawn

"Si, si ci può convivere." Risposi sorridendo sotto i baffi.

"Perchè è lei che deve sopportare me? Non il contrario?" Asserì Anderson

"Oh andiamo, tu puoi diventare irritante. Sei come una ragazza perennemente mestruata Shawn." Disse James

"Ma poverino. Ha anche dei pregi, come... cavolo, non ne conosco." Rise Sophie.

Era molto bello passare i pomeriggi con loro. Erano socievoli, riuscivano a farti passare di mente qualunque problema.

"Sentite. Questa ve la devo raccontare prima che mi passi di mente. Sapevate che Nicole, quella ragazza dell'ultimo anno che fa il corso di letteratura inglese con me, ha pubblicamente detto di avere uno scopamico? Oddio, pubblicamente dopo qualche pressione da parte mia forse ma ehi! Non la ho mica costretta." Disse Sophie ridendo.

"Chissà chi sarà il fortunato. Non c'è che dire, è veramente bella quella ragazza. O meglio, è scopabile." Constatò James.

"Giusto e onesto." Concordò Shawn.

"Ma dai! Ma che schifo! Avere uno scopamico è quasi come avere una bambola gonfiabile." asserì Sophie.

"Non credo sia così. Altrimenti non sarebbe stato più comodo comprare la bambola? Tra l'altro la scopamicizia non è una cosa così terribile. Cazzo, sesso veloce quando ne hai bisogno, senza complicazioni sentimentali quindi puoi dire o fare il cazzo che ti pare. Poi ehi, parliamoci chiaro, il sesso è un bisogno fisico di ognuno, se esiste e ti fa stare bene perchè non farlo?" Espressi la mia idea così.

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