Chapter 26

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Alle quattro del mattino eravamo ancora nel letto di quella camera che ci aveva sentiti raggiungere il piacere più puro.

Shawn se ne stava di fianco a me e mi osservava con la testa poggiata sul cuscino e io guardavo il soffitto godendomi il silenzio di quel momento. Poi riflettei un secondo e fu forse un errore.

Perchè mi trovavo così bene a stare lì con lui? Anche solo ascoltando i nostri respiri. Cercavo delle risposte a domande che non volevo neanche pormi. Avevo imparato che riflettere troppo si perdevano occasioni e sapevo anche che la vita è troppo corta per rischiare di non vivere al massimo.

"A cosa stai pensando?" Sussurrò lui.

"A nulla di importante." In realtà era molto importante. Va bene cogliere l'attimo, ma quello sentivo che andava oltre il semplice 'godersi il momento'. Perchè non era un solo momento, erano molti momenti e io ne volevo ancora.

"Sei carina quando non pensi a nulla." Continuò e alzai gli occhi al cielo ma non riuscii a trattenere un sorriso che spuntò sulle mie labbra.
Mi voltai a guardarlo e mi misi su un fianco per osservarlo meglio.

Era pienamente a suo agio nonostante fosse completamente nudo e nonostante io stessi studiando ogni centimetro della sua pelle. Era la prima volta che lo vedevo sotto la luce e non al buio. Di solito, per qualche strana ragione, era sempre buio quando ci trovavamo in quella situazione.

"Devo dirti una cosa." Di punto in bianco mi venne in mente di James e Sophie e decisi che sarebbe stato il caso di dirglielo. Anche per evitare qualche situazione imbarazzante. "James e Sophie sanno... beh sanno..." non trovavo neanche le parole per descrivere quello che c'era tra di noi perchè non era mai stato definito. E io non volevo neanche farlo.

"Sanno che andiamo a letto insieme." Terminò la frase al posto mio e io annuii. "Beh meglio così no?"

"Perchè meglio così?" Corrucciai la fronte cercando di capire cosa intendesse.

Si sdraiò sulla schiena e iniziò ad osservare il soffitto come facevo io poco prima. "Perchè così avremo due alleati a Santo Domingo no? O non dovrò nascondermi davanti a loro ogni volta che vorrò baciarti." Sentenziò.

Tutti i torti non li aveva. Ma quanto veramente mi desiderava? E sotto quale punto di vista?

"James ha paura che potrebbe portarci a litigare questa cosa." Sussurrai, avevo quasi paura di quelle parole, o forse della verità che portavano con loro.

"E perchè dovrebbe?" Chiese fin troppo innocentemente.

"Perchè non ne parliamo, la lasciamo accadere come se nulla fosse." Riportai in parte le parole di James.

"Hai qualcosa da dire tu? A te dispiace se succede?" Si girò di nuovo verso di me studiando ogni mia espressione.

"No, non mi dispiace proprio per nulla. Anzi." Distolsi lo sguardo.

"Vedi allora? Non c'è nulla di cui preoccuparsi."
Annuii.

Mi costrinsi a non pensarci, in fondo neanche io volevo parlarne. Non volevo che parlarne ci portasse a distruggerla. Forse ciò che mi spaventava di più non era il fatto che potesse finire, quanto più lo scoprire di non piacergli davvero. Di essere lì solo perchè c'ero capitata e non perchè mi avesse scelta. Non riuscivo neanche a capire perchè avessi quella paura, non doveva importarmi realmente no?

"Credi sia il caso di scendere?" Sussurrai non volendomene andare.

"No" sussurrò anche lui avvicinandosi a me e lasciandomi un bacio al lato del seno. Me ne lasciò uno sulla clavicola, uno sul collo, uno sulla guancia e uno sulle labbra. Sorrisi e ricambiai il bacio, perdendomi di nuovo con lui.

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