Capitolo 15) Tequila, sale e limone, l'ammazza pensieri

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Odiavo tutto questo, il fatto di dover dipendere da altri, di non potere agire liberamente, di fingere qualcosa che non sono, di avere a che fare con Derek Evans, ma soprattutto, odiavo la reazione che il mio corpo aveva in sua presenza.
Era un maschilista sociopatico, con manie di controllo e carattere lunatico peggio di un adolescente in pubertà, eppure quel dannato bacio mi aveva lasciata senza fiato.
Do un pugno contro le piastrelle della doccia, mentre l'acqua scivola lungo il mio corpo.
Dopo il bacio ero rimasta per terra a fissare il vuoto per diversi minuti,prima di gettare con rabbia chiave inglese contro la parete.
L'aveva fatto a posta per dimostrarmi che poteva trattarmi come voleva se gli andavo contro, ma c'è l'avevo con me stessa, perché gli avevo permesso di agire indisturbato.
Tanti anni passati a frequentare i peggiori stronzi nell'arco di chilometri non mi avevano insegnato un cazzo, se non che il mio corpo era più cedevole con uno stronzo in particolare.
Chiudo il rubinetto ed esco fuori avvolta in un asciugamano, lasciando gocce d'acqua sul pavimento per via dei capelli sciolti.
Indosso un intimo nero e degli shorts del medesimo colore, prima che un rumore richiami la mia attenzione.
Mi faccio dalla finestra e vedo la macchina dello sbirro lasciare il vialetto per dirigersi verso il paese, almeno sembra che non debba vedere la sua brutta faccia a cena, anche se non ho molta fame.
Tampono i capelli bagnati e li lego in una coda alta, per indossare un top che lascia pancia e spalle scoperte, mostrando il tatuaggio delle ali di farfalla sulla schiena.
Mi sdraio sul letto e fisso il soffitto. Che mi sta succedendo? Questa non sono io, ma una maschera che sono costretta ad indossare.
Prendo Il telefono e navigo sul mio programma cercando informazioni su Lopez , detenuto ancora in carcere in attesa di sentenza. Per lui impartire ordine anche dietro le sbarre non sarebbe un problema, e poi la sua ossessione nei miei confronti è un altro motivo che mi ha spinta a rivolgermi alla polizia. Devo riuscire a fare in modo che marcisca in carcere, o mi sembrerà di camminare sentendo sempre la presenza di un cappio intorno al mio collo
Bussano alla porta e chiudo la pagina per andare ad aprire, trovando una sorridente Ashley ad attendermi, tanto che credo che stia per essere abbagliata dalla sua positività.
"Disturbo?"
"No,sono appena uscita dalla doccia."
"Bene, perché la cena è pronta."
"Mmh,scendo tra cinque minuti."
Mi guarda dubbiosa, e so che vuole chiedermi qualcosa dato che esita davanti alla porta.
"Nathalie,è successo qualcosa con mio fratello?"
Aveva fatto centro, che fosse una sensitiva? O semplicemente l'astio che ci legava era talmente evidente da rendere visibile il mio disagio.
"Nulla di importante, piuttosto, l'ho visto uscire, non che mi interessi."
"Ha detto che non avrebbe cenato con noi."
"Capisco,beh non che abbia molta fame, ma dato che hai cucinato tu cercherò di farmi forza."
Chiudo la porta e scendo al piano di sotto, trovando il vecchio cavernicolo e il microbo, già intenti ad addentare una bistecca.
La cena passa in silenzio, e alla fine sia Bob che la sua versione formato ridotto, Tim, vanno a dormire, uno perché deve alzarsi presto, l'altro perché stava crollando sulla sedia, anche se non mi ricordo chi in particolare.
Sparecchio, mentre Ashley è intenta a lavare i piatti, quando mi rendo conto che andare a dormire alle dieci sarebbe una vergogna.
"Ehy,mi chiedevo e se uscissimo a bere qualcosa?"
"A quest'ora?"
"Dai non dirmi che non sei mai sgagliattolata fuori di casa in tarda notte, e poi siamo due adulte riconosciute dallo stato e sinceramente ho bisogno di bere, tanto."
"Sono sempre più convinta che su questo tuo stato d'animo c'entri sempre Derek."
"Non è al centro dei miei pensieri tuo fratello, ma da quando arrivata non ho toccato un goccio d'alcol, quindi o riprendo a fumare, o collasso per una sbronza, e se tu venissi con me non sembrerei una sfigata che si ubriaca da sola. Ci stai o vuoi fare la reclusa anche stasera?"
Ci pensa su, più del dovuto,tanto che penso che sia pronta a prendere dell'acqua santa per esorcizzarmi, ma alla fine la porto dal lato oscuro e annuisce.
Adoro corrompere anime pure e innocenti come la sua.
Salgo sopra e sciolgo i capelli,ora mossi, e passo la matita nera intorno e dentro gli occhi,rossetto rosso e mascara. Indosso alcuni bracciali di pelle e prendo una camicia legandola alla vita, prima di prendere il portafogli e il telefono e scendere al piano di sotto.
Aspetto alcuni minuti seduta sulle scale esterne, quando si apre la porta, mostrando una Ashley con un abito stretto in vita e svasato sotto color pesca e i capelli biondi, finalmente sciolti. Ha anche osato con un leggero trucco e quasi mi domando perché si trascura se è una bella ragazza.
"Attenzione,avvistata gnocca in casa Evans, dovresti osare così più spesso, a mio modesto parere."
"Smettila Nat, così mi metti in imbarazzo, dai andiamo adesso, non voglio fare tardi."
"Ed ecco che ritorna la mamma apprensiva, goditi di più la vita ricordati che è una sola, a meno che non credi nella reincarnazione."
Ride, prima di salire sul pickup e partire verso il paese, spero almeno che abbiamo super alcolici in grado di stendere il mio cervello così potrei rivalutare Shelby,promuovendola al mio personale purgatorio.
Raggiungiamo un posticino situato al centro e sembra che ci sia del movimento.
"Sembra che stasera ci siano un concerto country, Theresa è un bar abbastanza famoso nei dintorni e sembra che si sia un bel po' di gente stasera."
"Magnifico,forse troverò l'amore della mia vita, andiamo, devo bere."
"Sei proprio senza peli sulla lingua eh?"
"Non servirmi l'appoggio per una battutaccia a sfondo sessuale, potrei scandalizzarti angioletto."
Scuote la testa e sorride e una volta dentro vengo investita da uno dei generi che purtroppo fanno rivoltare i miei timpani, ma sarà meglio non avere molte pretese e concentrarmi sull'alcol.
Unica pecca, il mio aspetto non passa inosservato, dato che non si vede tutti i giorni una nana dai capelli bianchi e dalla pelle quasi totalmente tatuata che se ne va in giro con una specie di fatina che invece tutti conoscono. In poche parole, sono un pugno in un occhio, ma faccio finta di non avere notato i loro sguardi e vado dritta al bancone.
"Bene,tu che bevi?"
"Direi che una birra vada bene."
"Spero per iniziare. Ehy barista."
Ottengo l'attenzione di un uomo massiccio e con dei baffi stile vecchio west, e si dirige verso di noi salutando Ash.
"Ehy piccola Evans, come mai qui?"
"Uscita tra amiche."
"Mmh?E chi è questa piccoletta?"
"Piccoletta ci sarà tua sorella, ora gentilmente una birra per lei e tequila per me, possibilmente con sale e limone."
"Ahahaha attenta quella è roba forte."
Si allontana, e mi guardo intorno, notando alcune coppie in pista, altri che fanno balli di gruppo, ma la mia attenzione viene catturata da una persona che purtroppo riconoscerei tra mille.
"Che palle ."
"Cosa c'è?"
"Il tuo amichevole fratello è qui."
"L'avrei sospettato, ma è in compagnia di alcune sue vecchie conoscenze, non ti rovinerà la serata."
"Sospetto sempre che tu sia adottata, ma farò finta di non averlo visto."
"Ecco i vostri ordini."
"Ehy baffetto , lascia la bottiglia."
"Sei sicura piccoletta? Questa è roba di prima qualità."
"Il mio fegato te lo farà sapere quando l'avrò scolata tutta. Ecco a te."
Pago sotto lo sguardo allibito di Ashley, mentre preparo il mio affoga pensieri per eccellenza.Spargo il sale sul dorso della mano, riempio un bicchierino e dopo aver fatto un brindisi con la fatina, lecco il sale, mordo il limone e mando giù il drink, lasciando una piacevole sensazione di calore in gola.
Scuoto la testa, il baffetto aveva ragione, è roba buona.
"Sei totalmente pazza."
"Lo so, piuttosto provala vedrai che non te ne pentirai."
"Non è forte?"
"Molto,ma sembra che anche tu ne hai bisogno, quindi zitta e tracanna."
La sto corrompendo oltre i miei limiti, quasi me lo segno come hobby quello di trasformare le brave ragazze come lei, ma farò la brava e la fermerò prima di passare totalmente dalla mia parte, altrimenti se le accadesse qualcosa il vecchio Bob mi ucciderebbe.
Manda giù e tossisce, facendomi ridere.
"Cavolo."
"Cazzo,usa i termini giusti. Bene, ora spero solo di non risvegliarmi nella stalla dei cavalli, addio problemi mentali."
Continuo a bere, mentre Ash inizia a raccontarmi divertenti ricordi di uno sbirro giovane e teppista e di quante volte il padre è stato sul punto di mandarlo nell'esercito.
Alla terza birra e quarto sciottino di tequila, inizia leggermente ad essere sbronza e la fermo, mentre io continuo a bere fino a quando il livello della bottiglia arriva a metà. La testa è più leggera rispetto a prima,quindi lo prendo come un buon segnale, quando ritorna quella sensazione di essere osservata. Mi giro per guardarmi intorno, ed ecco il mio tormento impegnato a fissarmi, mentre una tipa appiccicata a lui continua a sorridergli, se non sbaglio è la cagna in calore dell'altro giorno.
Mi guarda ancora e gli alzo il dito medio ridendo, prima di girarmi e riprende la tequila.

Colpo al cuore  "Hai la mia vita nelle tue mani"Where stories live. Discover now