22) I colori dell'amore

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Entrambi nel letto in quella notte buia di New York. Solamente le luci della strada andavano a colpire le ampie finestre della loro camera da letto. Quel letto tanto caldo ed accogliente ora sembrava una fredda ed scomoda pietra.
El dava la schiena a Mike ed anche lui, con un colmo tra di loro. Erano pressappoco le 2 di notte ed El fissava il pavimento scuro della loro camera in cerca di una buona ragione per dormire, per scacciare dalla sua testa tutta la tristezza. Stretta al suo cuscino, ormai zuppo delle sue lacrime versate prima, El si aggrappava come una speranza, la speranza di non cadere sempre più in basso nel baratro della tristezza e della paura.
Mike dormiva, almeno secondo El. Ma invece Mike era più sveglio che mai e fissava i giochi di luce sul pavimento. Non aveva il coraggio di prenderla e farla più vicina a sè. Non ce la faceva a stringere quella piccola gioia. La paura di spezzarla al solo suo tocco, di farle del male. Mike si girò per guardare il suo alto soffitto bianco, ma dopo minuti infiniti a tenere imperterrito le palpebre aperte si alzò e percorse  a passi lenti tutto il corridoio per arrivare in cucina. La luce soffusa della luna riempiva la camera mentre Mike prendeva un bicchiere d'acqua e lo portava alla bocca. L'ultima sera in cui loro due sarebbero stati insieme e la sprecavano a ripensare e rimuginare su tutti i loro timori. El si accorse che Mike era sceso dal letto ed udì i suoi passi leggeri.
"Mike..!" il  cuore di lui rotolò per la sua voce dolce ed ineguagliabile che spezzava il silenzio della notte.
"El!" Mike lasciò il bicchiere sul tavolo e si precipitò da El in camera. La vide seduta, con la schiena sui cuscini dietro di lei, mentre toccava il suo pancione.
"El, tutto ok?" Lei si lasciò prendere dalle mani più accoglienti del mondo e si fece trasportare sul petto di Mike.
"Io...io... El" le accarezzava i capelli ricci e la sentiva piangere sulla sua maglia.
"Mike" lei non lasciava la sua maglia, non lasciava lui. Si teneva stretta a Mike, non voleva che lui partisse.
"El..." Mike la prese in braccio e la fece sedere sulle sue gambe.
"Ti prego El non piangere " Mike asciugava le sue lacrime sulle sue candide guance baciate dalla brillantezza della luna, più lucente che mai quella notte.
"Mi mancherai tantissimo" quell'amara verità, che nessuno dei due poteva negare, stava per avverarsi all'indomani.
"Anche tu, tantissimo...El" Mike prese il suo viso tra le mani e la guardò nei suoi due grandi occhioni pieni di lacrime, come i suoi.
"solamente tre settimane El..." cercò di rassicurarla Mike.
"...solamente" aggiunse El tirando su col naso.
"tu starai bene"
"si... ma senza te è diverso"
"anche senza te..." concluse Mike baciandola a stampo, lasciandola un po' sorpresa. In quel lungo bacio interminabile El aprì gli occhi di colpo, come se una scarica elettrica avesse percorso la sua schiena.
"Mike!" disse El tra lo stupore ed il timore.
"Cosa c'è El?!" Mike molto perplesso le prese delicatamente le braccia.
"Mike! La bambina!" El guardò gli occhi, ora stupiti di Mike, riempirsi fino a non vederci più di calde lacrime.
"La bambina!? Oh El!" Mike con fare premuroso scoprì con El il suo pigiama da sopra il pancione, per dare spazio alle mani premurose ed ai baci tanto amati di Mike.
"M-Mike l'ho s-sentita!" El era emozionatissima tanto da balbettare. La aveva sentita muoversi dentro il suo grembo!!! El credeva che quella fosse la sensazione più bella del mondo. Anche se lei era una pediatra e sapeva che prima o poi la loro piccina si sarebbe fatta sentire,ma non era pronta, come tutte le mamme in gravidanza. Anche lei era estasiata come anche il suo Mike che urlava dalla gioia.
"Siii! Joyce! " Mike si avvicinò di nuovo al suo grembo e sussurrò proprio come per parlare al piccolo esserino nel pancione della sua mamma.
"La piccolina di mamma e papà Mike!" disse El con enfasi scompigliando i capelli neri e ricci di Mike sotto di lei.
"Fidati tesoro... mamma El è un puro spettacolo " Mike alzò la testa e le baciò la fronte.
"Papà Mike non è male" El alzò le sopracciglia con fare ironicamente dubbioso.
"Solo non è male, El?!" Mike si mise a ridere baciandola.
"...li vorrei ricci e neri come i tuoi" disse El calma fissando il suo anello al dito
"Cosa?!" chiese Mike perplesso.
"I capelli Mike! Come i tuoi!" disse El dandosi un schiaffo sulla fronte.
"Ti amo!" Mike la baciò facendola sentire solamente sicura tra le sue braccia, facendola sentire a casa.
"Ti amo anch'io, Mikie"
"E amo anche questa bella piccina che si è fatta sentire"
I due si addormentarono, dopo infinite volte a cercare di sentire il minimo movimento della loro piccina. Sfiniti dalla nottata, verso le 4 crollarono l'uno accanto all'altra ma proprio quella mattina si sarebbero dovuti svegliare alle 7 per il volo di Mike e per la partenza di El con Will, Dustin e Lucas. Questa volta fu El la prima a svegliarsi:
andò subito al bagno per darsi una sciacquata alla faccia con dell'acqua gelida per poi correre a svegliare Mike, buttandosi addosso.
"MIKE!!!" El scostò i capelli folti di Mike che nascondevano la sua fronte e quasi anche i suoi occhi.
"Buongiorno El!" disse Mike pimpante dandole un bacio sulle labbra umide.
"Come state?" subito si sedette sul letto per darle un abbraccio.
"Bene Mike!" El corse all'armadio per vestirsi e per lanciare i vestiti anche a Mike
"Dai Mike sbrigati o perderai il volo! Ricordi che è alle 8 o no?!" anche se le faceva male lasciare Mike, infondo lui meritava quella promozione, meritava tutto quello. Lo sguardo assente di El per qualche istante fece riflettere Mike sul da farsi.
"Io...cosa?!" balbettò dopo 10 volte che Mike la richiamava alla realtà dai suoi pensieri .
"El... ricorda che io non voglio lasciarti... tu sei tutto... sei come...l'alba El. Semplicemente così !" Mike ad ogni parola si avvicinò sempre di più a lei fino a prenderle le spalle e con un dito indicare fuori dalle grandi finestre l'alba di un nuovo giorno. Si perché El era stupenda, era semplicemente bellissima anche dopo una notte buia, anche dopo il più cupo dei periodi e lui sapeva che se la sarebbe cavata anche senza di lui perché lei era fortissima. Sempre radiosa come la luna piena nelle notti nuvolose, in cui il cielo sembra una cappa di nuvole ed invece spicca su tutto il bagliore immenso di quel satellite.
"...sei tutto" ripeté come per convincersi El
"Si El tutto" Glielo ribadì Mike
"il mio tutto" El terminò quella frase girandosi e lasciandogli un bacio sulle labbra.

A Great Little StoryWhere stories live. Discover now