11) Vi proteggerò io

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~New York, 11 luglio 2003~

"El...?" disse Mike vedendo gli occhi di El brillare più che mai. El sorrise vedendo Mike prendere la piccola scatolina tra le mani ed aprirla davanti a lei. El era seduta lì su quello sgabello vedendo il suo fidanzato inginocchiarsi a fatica per lei,aprendo piano quella scatolina e mostrando il suo contenuto...e lei sapeva cosa Mike stava facendo. El portò una mano alla pancia e l'altra sulla bocca. Non poteva trattenere tutta quell'emozione.

"Mike" disse El ridendo e piangendo felicemente
"El...amore mio...vuoi sposarmi?" chiese Mike guardandola nei suoi occhi pieni di tenerezza e vedendola sorridere.
"Si Mike,sii...dovrei sposarci entrambe" disse El piangendo e prendendo Mike  delicatamente da dietro i capelli e facendo congiungere le loro labbra in un candido bacio pieno di amore. Mike era al settimo cielo e baciava El come per aggrapparsi per non cadere dall'emozione di quel momento.Mentre continuavano a baciarsi El prese Mike per i gomiti e lo aiutò ad alzarsi ed entrambi poi si sedettero sullo sgabello. Si staccarono e Mike prese l'anello. Ad El tramavano le mani ed all'inizio Mike non riusciva a metterlo al suo dito.

"Mike aspetta" disse El ridendo e baciandolo.
"Ecco " disse El prendendo la mano di Mike tra la sua,ora adornata da un anello di oro rosa coronato da un diamante.
"El ti amo" disse Mike baciandola
"anch'io Mike" disse El tra un bacio e l'altro.
"ora se vuoi ti faccio sentire qualcosa" disse El  dopo qualche minuto che i loro sguardi si intrecciavano,voltandosi verso il pianoforte. Quando appoggiò le sue mani delicate sulla tastiera il suono era angelico. Mike seduto di fianco a lei non poteva credere di essere lì seduto a fianco al suo angelo, alla sua dolce  e amata El. Mike portò le sue mani sui fianchi di lei e la pelle di lei fu percossa da milioni di brividi. Quando El finì di suonare si voltò verso Mike e lui la guardò. Restarono così per un po' quando poi El mise le sue mani sulle guance di Mike e lo ribaciò. Erano entrambi felici ed al settimo cielo.

" El quando ci sposeremo?" chiese Mike impaziente sorridendo.
" dopo la nascita direi...o no?" chiese El incerta.
"El...io pensavo prima,immaginati sull'altare con l'abito da sposa ed il pancione.La sposa e la donna più bella del mondo" disse Mike con un sorriso sghembo. El mentre Mike parlava realmente immaginò lei sull'altare con un vestito bianco con un rigonfiamento sulla sua pancia.
"Beh Mike,sarebbe bellissimo " lo baciò quasi da farlo sbilanciare.
"Grazie di tutto Mike,per il pianoforte,per la proposta e per tutto l'amore che mi dai ogni giorno. Ti amo" El abbracciò Mike e le lacrime le scendevano sulle guance e si andavano ad infrangere sulla camicia di Mike.
"El ti amo anch'io " disse Mike mentre si abbracciavano. Poi El sciolse quell'abbraccio e lo baciò. Mike era a mille, era come se fosse in un universo parallelo,troppo bello per essere vero. El posò le sue mani sul petto di Mike e lui sulle braccia di El mentre continuavano a baciarsi.
"Mike!" disse lei tra i baci ridendo.
"El" rise anche lui.
El si alzò piano e Mike la seguì. El stava andando verso il corridoio facendo appoggiare per una volta lei Mike perché lui non aveva la stampella. In camera da letto Mike si sedette sul letto e vide El allontanarsi per andare a chiudere le tende. El poi si sedette insieme a lui e mentre si guardavano El si buttò indietro e si sdraiò. Così fece anche Mike.
Mike la prese per i fianchi ed El fu scossa da brividi di stupore per come Mike la faceva sempre impazzire.

"mhhh Mike quanto ti amo" El passo la sua mano con l'anello al dito sulla guancia liscia e piena di lentigini di Mike.
" quanto ti amo io El" Mike baciò El con tutto il suo amore e la su passione.




El era in pigiama nel letto dopo un'estenuante notte in ospedale ed una corsa a casa per finalmente riposarsi. Mike aveva dato il cambio a lei ed era andato in ospedale. Era in quel letto troppo grande per lei sola,tra quelle lenzuola leggere che la coprivano fino al pancione. Non sapeva se si fosse svegliata per la corrente del vento che entrava dalla finestra aperta della camera,ma dopo un po' sentì un campanello suonare. Si alzò a malavoglia ed andò al citofono barcollando un po'.

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