Ballata del Corno d'oro

25 6 2
                                    

A Istanbul ce ne andremo
l'amore mio promise,
sul Corno acceso d'oro,
tra guglie, picche e spire
che videro trionfi
di santi e imperatori,
al centro del mio mondo
tu siederai regina
e canteremo glorie
di amanti e di deità.

Cent'anni son passati
di vite e di stagioni.
Ai piedi dei palazzi
t'amai e a lungo attesi
ristoro alla calura,
ma ancora giaccio sola,
e il cielo, i drappi e i lezzi
della città che canta
confondono il cammino
di chi non spera più.

Addio, mio amor lontano,
Istanbul mi ha rapita
perché mancavi tu.
E le parole sgonfie
che il vento ha già disperso
son ceneri d'un sogno
che non si risvegliò.

Addio, mio amor perduto,
ti lascio una canzone
da sussurrare piano
nei vicoli alveari
di gatti e di mercati
quando anche tu sarai
cercando un po' di te.

Sul Bosforo incendiato
nell'ora sua più bella
ricordati di me.

Lieve è il ritornoWhere stories live. Discover now