Gl'inferni che affollavano
il sonno e il senno rapivano
tra lenzuola esauste e madide
d'umori e di sudore
io sola li scacciai
e feci scudo.
A nulla portò
rapire il silenzio e farne dono.
Ora il giorno reclama
i dardi d'un sole
invitto che incede e io,
nuda,
questo debito
d'ingenue velleità
con l'inchiostro e col sale
lo estinguo.
BINABASA MO ANG
Lieve è il ritorno
PoetryQuesti son versi per chi vive in divenire, per chi affronta e non teme paure antiche e remote nostalgie. Ché ogni vita si rinnova in cicli e stagioni, e quei frammenti che premono a volte sul cuore sta a noi scegliere se raccoglierli o semplicemente...