#30 Mani pulite, sempre

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Da molti è considerato un binomio inscindibile, quello tra il Pio Albergo Trivulzio e l'indagine "Mani Pulite". Che poi, la locuzione nata per raccontare le gesta eroiche di Antonio Di Pietro e del suo Pool, sia diventata l'emblema del comportamento virtuoso di questi tempi, assume un aspetto grottesco, quasi comico. Purtroppo, nella nuova triste storiaccia, che vede coinvolto il Pio Albergo Trivulzio, tutto c'è, tranne che qualcosa di cui ridere.

Bentornata Italia! mi verrebbe da dire. Ora riconosco di nuovo la mia Italietta, per dirla alla maniera del governatore Crozza/De Luca. L'Italia degli incompetenti, degli irresponsabili e dei farabutti è tornata, relegando nel dimenticatoio quella degli striscioni arcobaleno disegnati dai bimbi, degli inni nazionali cantati a squarciagola dai balconi, e del "andrà tutto bene" propinato in tutte le salse.

Persino i numeri di Borrelli delle 18:00 sono passati come secondo o addirittura terza notizia nei TG. Per quanto mi riguarda questo accanimento numerico, questa maniera di raccontare la tragedia attraverso i numeri, raccoglie più angosciose reazioni che consensi. Come si può minimamente pensare che si possa essere sollevati dalla notizia che oggi ci sono stati meno morti di ieri, solo 525!

Cari giornalisti, se davvero volete fare un gesto etico che dia lustro alla vostra professione, che è anche responsabilità sociale, cominciate col disertare queste conferenze stampa. Sono certo che avrete ben altri modi per raccontare questo momento folle. Le notizie, come si vede, non mancano. Vi prego però cercate se possibile di evitare di chiamarla "Mani pulite 2.0". Sono certo che saprete fare di meglio. Dai! #andràtuttobene, per chi ancora ci crede.

Quarantuno in QuarantenaOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz