Quarantuno in Quarantena

#16 Adulti e (non) vaccinati

 Adulti e vaccinati, è così che l'immaginario collettivo ci restituisce gli individui aventi le carte in regola, pronti ad affrontare le cose serie della vita. La coppia indissolubile di termini che da sempre assegna le necessarie doti a tutti coloro che accampano scuse o che non si considerano all'altezza delle proprie responsabilità. Due parole che forniscono l'alibi a tutti quelli che quelle responsabilità le attribuiscono. Essere adulto e vaccinato fa curriculum, alla pari di automunito e militesente. 

I più adulti di tutti, i nostri vecchi, si sono drammaticamente riscoperti adulti sì, ma vaccinati manco per niente. Coloro che ne avrebbero avuto bisogno più di tutti, si sono trovati inermi difronte al nemico. Non è certo quello che ci hanno da sempre raccontato, quando il nemico era grande, grosso e ben visibile, in carne ed ossa e spinto da tanto odio. A quel nemico, cui sono stati in grado di guardare negli occhi, hanno saputo cosa dirgli. Sono stati giovani, ma adulti abbastanza per cambiare il loro destino ed il nostro presente, cosa di cui saremo loro sempre grati.

Nonno Ernesto, che ci ha lasciato tanti anni fa, se fosse ancora con noi, so di sicuro cosa avrebbe fatto. Avrebbe vegliato su di noi come una sentinella nella garitta. Avrebbe chiamato a raccolta tutti i nipoti ed avrebbe assegnato loro precisi ruoli e responsabilità. E non importa se alcuni di quei nipoti oggi sono padri a loro volta. Avrebbe esteso gli ordini perentori anche agli affini, senza appello alcuno. Perché lui è sempre stato il grande nastro che avvolgeva e teneva ben salda tutta la famiglia. Il collante delle nostre esistenze.

Oggi quegli adulti siamo noi. Adulti, non vaccinati ed impauriti, chiamati tuttavia alla più grande responsabilità: assicurare il futuro ai nostri figli, gli adulti di domani. Da ora in poi non dirò più "Adulti e vaccinati". Di colpo questo modo di dire è diventato inopportuno e spero che col tempo diventi anche desueto. Adulti e preparati ad esserlo, da ora in poi saranno questi per me i termini di paragone.