9.

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Ci incamminiamo verso la gelateria, ma nessuno dei dice nulla, fino a quando lui guardandomi dice "Allora.. come ti trovi qui?"

"Abbastanza bene." dico sorridendo per poi aggiungere "e poi è sempre stato il mio sogno poter vivere qui."

"Mi dispiace che non ci siamo presentati nel migliore dei modi." dice lui.

"E a me dispiace di essere entrata nella tua stanza." dico facendolo sorridere.

Dopo un po' arriviamo alla gelateria e ordiniamo i gelati. Ci sediamo ad un tavolo e iniziamo a parlare.

"Raccontami un po' di te." mi dice Bryce mentre mangia il gelato.

"Alloraa.. ho 18 anni, ho una migliore amica che si chiama Nicole, però in Italia, infatti mi manca molto. Mi piace ballare e le persone più importanti della mia vita sono i miei fratelli, infatti quando loro si sono trasferiti qui io stavo davvero male, non uscivo, non mangiavo e non volevo vedere nessuno, eccetto Nicole." dico. Lui mi guarda per qualche secondo e poi mi chiede "Come hai fatto a superare quella situazione?"

Ho già capito a cosa si riferisce lui..

"Beh.. ho cercato di pensare il meno possibile alla nostra lontananza. Poi, come ti ho detto anche prima, è stato grazie a Nicole, mi faceva uscire in modo che potessi liberare i miei pensieri." dico guardandolo negli occhi, ma lui abbassa la testa un po' triste.

"Ok facciamo una cosa? Non pensiamo più a queste cose, ok? Adesso tu ed io andiamo sulle giostre a divertirci!" dico come una bambina felice, ottenendo da parte sua una risata... per la prima volta lo vedo ridere, e sono felice che sia a causa mia.

"Va bene però prima dobbiamo pagare il gelato non credi?" dice ridendo.

"oh si giusto. Andiamo." dico e poi ci avviamo alla cassa.

Dopo aver passato dieci minuti a litigare per chi dovesse pagare, alla fine ha vinto lui e mi ha pagato il gelato. Usciamo dalla gelateria e ci dirigiamo verso le giostre.

"Oh si, io voglio andare lì." dice Bryce indicando la casa delle streghe. No! io non ci entro la dentro, ho paura persino della mia ombra, pensa se vado là.

"Sisi vai, io ti aspetto qui." gli dico con un sorriso falso facendolo ridere.

"Eh no." dice per poi aggiungere "L'idea di venire è stata la tua, non puoi di certo rimanere fuori." 

"Ma dai! Io ho paura." dico incrociando le braccia.

"Oh bimba, stai tranquilla ti proteggo io." mi dice appoggiando il braccio sulle mie spalle. Io divento immediatamente rossa come un peperone, ma poi per non far notare il mio imbarazzo gli dico, "Vedremo se alla fine sarò io a proteggere te."

Stiamo per entrare e mi batte fortissimo il cuore e sono anche un po' agitata. So che è una finzione, ma ho paura lo stesso. Bryce se ne accorge e mi prende la mano sorridendomi, e io faccio lo stesso. è davvero un bravo ragazzo, è simpatico, gentile, dolce e... ok Sophia, ritorna in te... e bello. Ok basta.

Finita la giostra sono completamente scioccata. Sono stata tutto il tempo abbracciata al braccio di Bryce mentre lui rideva e mi prendeva in giro. Ma come faceva a stare così tranquillo?

"Non verrò mai più al lunapark con te, sappilo!" gli dico guardandolo male.

"Dai, così mi fai sentire male però." dice facendo la faccia da cucciolo.

"Non fare quella faccia con me, non funziona." gli dico ridendo.

"Vabbè almeno ci ho provato." dice anche lui ridendo. 

Dopo un po' smettiamo di ridere e rimaniamo a fissarci. I suoi occhi sono così profondi e belli che non riesco a staccare il mio sguardo. Tra noi due c'è una sorta di sintonia, e questo lo sento. Vedo che lui si avvicina piano piano, nel mio stomaco iniziano a volare una decina di farfalle, ma che... una centinaia. Siamo sempre più  vicini, fino a quando.. mi squilla il telefono. Ci allontaniamo imbarazzati e prendo il telefono dalla borsa, notando che mi sta chiamando Tony.

"Dimmi Tony."

"Soph noi stiamo per tornare a casa, venite dove stavamo prima così andiamo tutti insieme."

"Va bene arriviamo, ciao."

Attacco la telefonata e poso il mio cellulare nella borsa, per poi guardare Bryce e dire "Hanno detto di andare dove stavamo prima, così ce ne andiamo insieme."

"oh ok, andiamo allora." mi dice sorridendo.

Poco dopo arriviamo dagli altri e ognuno di noi va alla propria casa. 

Bryce 

Ok,  non so cosa mi abbia fatto quella ragazza, ma non smetto più di pensare a lei dopo quello che è successo al lunapark. Mi ha fatto ridere, cosa che da un mese a questa parte non facevo più, e poi per quel poco che siamo stati insieme non ho pensato a mio padre. Ho  bisogno di consigli, e l'unico in grado di farlo è Tayler. Fortunatamente oggi si è fermato da noi, quindi lo chiamo e lo faccio venire in camera mia.

"è successo qualcosa bro?" mi dice appena entra in camera. Gli chiedo di chiudere la porta e poi lo faccio accomodare sul letto.

"No bro, non è successo niente, è solo che mi sento un po' strano." gli dico passandomi una mano nei capelli. Lui ride e poi mi dice "Non c'è bisogno che mi dici più nulla, già so che stai parlando di Sophia."

"Ma come fai a saperlo?" gli dico sdraiandomi sul letto.

"Dai Bryce, ti conosco da quanto? dieci anni? lo so come sei fatto. In più ho visto come vi guardavate. E anche il fatto che sia stata l'unica a farti uscire." mi dice dandomi una pacca sulla spalla.

"Si, infatti stavo pensando proprio a questo." dico per poi aggiungere "Sai ci è mancato tanto così al baciarci oggi pomeriggio."

"Ma non mi dire!" dice sorridendo " e poi perché non vi siete baciati?" aggiunge ridendo.

"Eh beh, perché i fratelli riescono a tenerla lontana dai ragazzi anche quando non ci sono." dico facendolo ridere ancora di più, cosa che fa ridere anche me. Mi era mancato stare con lui. 

"Mi mancavano questi momenti Bryce." dice tornando serio.

"Anche a me Tayler, anche a me." dico e poi ci abbracciamo. Poi si alza dal letto e si dirige verso la porta, ma prima di uscire mi guarda e dice "Non farti scappare quella ragazza." e poi esce.

No Tayler, stai tranquillo che non lo farò.

Why me? - Bryce HallWhere stories live. Discover now