La resa dei conti (parte 2)

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C: Siamo rovinati..

D: No, non lo siamo

B: Come scusa?

D: Ascoltami, tu vai in tribunale, perdi tempo, al resto ci pensiamo noi

C: Cosa hai intenzione di fare?

D: Non c’è tempo per discutere se è una buona idea o meno, vai

Courtney non se lo fece ripetere due volte, anche se non fosse del tutto convinta. Così prese le sue cose e andò in tribunale lasciando i 5 in casa sua.

D: Bene ragazzi andiamo.

Ge: Dove?

D: Da Scott

In tribunale…

Courtney arrivò giusto in tempo per l’inizio dell’udienza

S: Sei in ritardo!

C: Sei ammaccato!

S: Non fare scherzi

C: E giocarmi la carriera? Tranquillo.

Scott guardò Courtney con aria di sfida proprio mentre il giudice entrò in aula a prendere parola.

Parte narrata da Courtney

G: In piedi. La società agricola americana McFlie, chiede come risarcimento all’azienda agricola S&C, l’80% della stessa società, accusandola di frode fiscale. Parola all’accusa.

M: Grazie vostro onore. Bene signori e signore della giuria, vi chiederete perché un umile azienda americana con un fatturato di qualche dollaro al mese faccia causa ad una super azienda come quella del signor Savage. Ebbene, di certo non avremmo motivo se non fosse che quell’ordine era destinato a noi.

C: Obbiezione, il mio cliente non ha costretto nessuno a comprare da lui

G: Accolta  

Dovevo per forza fare il mio lavoro al meglio, o ciò che avevo intenzione di fare sarebbe stato palese.

M: Ovviamente come dice la signorina Barlow, nessuno ha costretto nessuno, ma in tutto rispetto, sarebbe stato meglio, o per meglio dire, sarebbe stato giusto, emettere fatture per una cifra così grande

C: Obbiezione, l’accusa non sa nemmeno di che cifra si sta parlando

G: Accolta

M: Obbiezione vostro onore, per dire in questo modo la signorina Barlow fa ovviamente evincere che però di una cifra si parla.

G: Accolta

S: Complimenti Courtney.

C: È tutto sotto controllo, non hanno nessuna prova.

Cominciavo a sentire la tensione, senza quei documenti era impossibile far perdere Scott. Chissà cosa staranno facendo gli altri.

Parte narrata da una voce esterna

All’ufficio di Scott…

Geoff si accanì contro la porta dell’ufficio tirandola e spingendola più volte mentre tutti lo guardavano.

Ge: Accidenti è chiusa!

T: Beh Courtney l’aveva detto

Gw: Vorresti spiegarci perché siamo qui davanti una porta chiusa?!

D: Non capisco il perché di tanti problemi.

Duncan si avvinò alla porta, si tolse il piercing dal sopracciglio, e scassinò la serratura in qualche secondo.

B: È stato più semplice del previsto

Duncan sorrise ed entrò nell’ufficio.

B: Adesso che si fa?

D: troviamo i documenti, li stampiamo e li portiamo in tribunale.

T: Qualcosa mi dice che non sarà così semplice

D: Qualcosa ti dice bene, maledizione! Il computer è bloccato serve la password

Gw: Non sai hackerare un computer?

D: Sono bravo a scassinare, con queste cose faccio pena 

Ge: Prova con Courtney

D: Non va 

Gw: Prova con zanna

D: Neanche questa. Ottimo! Siamo rovinati

T: Fa provare a me, al liceo l’ho fatto qualche volta.

Ge: È arrivato l’hacker, è arrivato. Se non ci è riuscito Duncan, vuoi riuscirci..

T: Fatto!

D: Come hai fatto?!

T: Te lo spiego dopo, adesso stampiamo i documenti. 

In tribunale…

Courtney continuava a prendere tempo in tutti i modi, gli avvocati dell’accusa la guardavano nella speranza che lei potesse fargli avere i documenti in qualche modo, ma gli argomenti scarseggiavano e di conseguenza anche il tempo si andava assottigliando.

G: L’accusa vuole chiamare qualcuno?

M: Sì, l’accusa chiama Scott Savage

S: Possono farlo?

C: Certo che possono, vai!

M: Signor Savage quando ha aperto le importazioni verso gli USA?

S: Circa 8 mesi fa

M: Molto bene, quindi stiamo parlando di luglio, e per quanto tempo questi ordini sono stati costanti?

S: Per 3 mesi

M: Quindi stiamo parlando di un periodo che va da luglio a settembre

S: Sì esatto. Venga al punto avvocato.

L’avvocato era alle strette, come d’altronde anche Courtney, Scott aveva evaso le fatture di agosto, fare un’altra domanda sarebbe voluto dire andare a ricorrere ai documenti, ciò che in quel momento nessuno aveva. Scott fissava l’avvocato con un ghigno stampato sul volto, consapevole di averla ormai fatta franca. 

Ge: Feeeermi!

B: Non urlare idiota!

Gli gridò Bridgette dandogli uno schiaffo dietro la testa. Courtney calò la testa imbarazzata, mentre Scott cercò di capire perché Geoff fosse lì. Mentre il giudice batteva il martello per rimettere ordine e Scott era distratto, Courtney fece cenno all’avvocato che i ragazzi fossero lì con i documenti.

G: Basta! Ordine! Vada avanti signor McFlie

M: L’accusa non ha altre domande vostro onore.

I due tornarono a posto mentre i ragazzi prendevano posto dietro i McFlie

S: Gli hai detto tu di venire?

C: Volevano venire a vedermi

S: E dove è il criminale?

C: Intendi quello che non ti ha pestato poco fa? Sarà rimasto a casa

S: Sappi che ve la farò pagare.

Mentre Scott era girato verso Courtney, Trent riuscì a passare i documenti ai McFlie sena farsi vedere.

C: Stai zitto che adesso tocca a noi.

G: La difesa vuole chiamare qualcuno?

C: La difesa chiama Scott Savage

Nell’aula si alzò un brusio generale, la gente era confusa del perché Courtney avesse chiamato proprio Scott dopo che era riuscito a mettere alle strette i McFlie

Gw: Mi sa che ci siamo

B: Ora o mai più

Angolo autore
Sapete, ci sto prendendo gusto ad interrompere così ahahahah. Bene adesso ci siamo veramente, riuscirà Courtney a mettere Scott alle strette? Geoff riuscirà a non fare figure di emme in ogni capitolo? Lo scopriamo domani o magari fra una settimana, dipende da quanto voglio farvi soffrire muahahahah. Ciaoooo

QUEI CATTIVI RAGAZZI /DUNCNEY/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora