Chiamami quando saró sobria

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5.

La mattina dopo mi alzai con un mal di testa memorabile. Non appena avessi visto Al mi sarei dovuta ricordare di strozzarlo con le mie stesse mani. I letti di Gaby e Vanessa erano vuoti e dubitavo che si fossero alzate presto. Avrei scommesso cinque galeoni che non erano ancora tornate dalla festa della sera precedente. Gaby si era sicuramente appartata con Vincent in un posto romantico dove trascorrere la notte a veglia in attesa del mattino.

Ma che fine aveva fatto Vanessa?

Scesi in Sala Grande, che quella mattina era praticamente deserta. Era chiaro che tutti dovevano essere rimasti alzati fino a tardi. Tutti tranne me.

Come sempre mi diressi verso il tavolo dei Grifondoro e come sempre Al era l'unico a fare colazione. Era così tranquillo che avevo voglia di ucciderlo! Mi avvicinai e lui mi sorrise come nulla fosse, masticando la sua colazione.

"Ehi, dov'eri finita ieri sera? Sei sparita!"

"Dov'ero finita?!" Scattai io. "Per colpa dello stupido bicchiere che mi hai rifilato non riuscivo più a reggermi in piedi! Malfoy ha dovuto portarmi in spalla fino al ritratto della Signora Grassa!"

Al mi fissò per un attimo a bocca aperta e con gli occhi spalancati. Poi scoppiò in una fragorosa risata. Io lo fissai shockata. "Malfoy, ti ha riportata a letto? Malfoy?"

Io arrossii. "Non mi ha portata a letto! Mi ha aiutato a tornare in Sala Comune."

"No, Rosie, seriamente. Malfoy? Sei sicura di aver visto bene?"

Cominciavo davvero a spazientirmi. "Ero ubriaca, non stupida!" Sbottai.

"Ok, scusa." Fece lui alzando le mani in segno di resa. "E' solo che è strano pensare a Malfoy che ti dà una mano."

Era stato strano forte, anche se non mi aveva caricato sulla sua spalla in modo poi così gentile. Adesso ricordavo! Malfoy mi aveva caricato sulla spalla quando eravamo ancora alla festa e tutti ci stavano guardando. Non bastava che avessero parlato di me e Lysander per una settimana, adesso pure Malfoy.

"Oh no!" mi lamentai io, sedendomi finalmente al tavolo dei Grifondoro. "Ero ancora alla festa quando Malfoy mi ha caricato sulla sua spalla!"

Al mi fissò strano. "E allora?"

"E allora?! Che cosa avresti pensato tu se avessi visto me e Malfoy in una situazione simile?"

Al scrollò le spalle. "Che avevo bevuto troppi Firewhiskey."

"Mi hai dato da bere del Firewhiskey??" Se solo mamma l'avesse saputo mi avrebbe uccisa. E poi avrebbe ucciso Al.

Lui arrossì e si schiarì la gola. "Beh, stavamo parlando di te e Malfoy." Disse cercando di cambiare discorso.

"Non c'è nessun 'me e Malfoy'." Scattai. "Anche se adesso tutti penseranno che ci sia!"

Al sospirò e alzò gli occhi al cielo. "Nessuno penserà niente, Rosie. Non stiamo parlando di due persone qualunque, stiamo parlando di te e di Malfoy. Andiamo, chi diavolo potrebbe credere che voi due abbiate una storia?"

"Non so, Al." Mi appoggiai sulla mano sconsolata. "Non vorrei che mettessero in giro strani pettegolezzi su di me. Pensa se qualcuno lo raccontasse a Paula!"

"Nessuno crede a quello che dice Paula!" Disse Al ragionevolmente.

"E pensa se qualcuno ne parlasse con Neville nei paraggi! Neville andrebbe sicuramente a dirlo a papà!" Stavo andando nel panico e sinceramente non stavo neanche ascoltando quello che Al mi stava dicendo.

Al mi guardò come se fossi pazza. "Perché diavolo Neville dovrebbe andare a dire a zio Ron che Malfoy ti ha aiutato a tornare in camera tua dopo una festa?"

Don't Tell DadDove le storie prendono vita. Scoprilo ora