Mai credere ad un bugiardo

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11.

Purtroppo le Vacanze erano finite anche per noi, sebbene con due giorni di ritardo, e quella mattina eravamo partiti con mamma e papà per tornare al Castello. Partiti era una parola grossa, dato che la Professoressa McGrannitt aveva dato il permesso alla mia famiglia di viaggiare con la Metropolvere fino al suo ufficio. A volte essere la figlia di due eroi di guerra era estremamente conveniente.

Io e Hugo andammo per primi. Tossicchiai un po' per la fuliggine e una volta che riaprii gli occhi la sagoma della Professoressa McGrannitt si erigeva imponente di fronte a noi. Uscimmo dal camino e ci ripulimmo un po'.

"Professoressa McGrannitt." Dissi io per salutare.

Hugo al mio fianco tossì quasi a mo' di saluto.

"Bentornati ad Hogwarts." Disse la Professoressa mentre mamma e papà comparivano alle nostre spalle insieme a Vanessa. "Spero che abbiate passato delle buone vacanze. I vostri bauli vi aspettano già ai piedi dei vostri rispettivi letti."

Papà si fece avanti sorridendo. "Grazie, Professoressa. Ci ha tolto davvero un gran peso, quei bauli sono... ahia!"

Mamma aveva tirato una gomitata a papà. "Quello che Ronald vuole dire è che le siamo grati di questo incontro e di averci concesso di portare i ragazzi con la Metropolvere fino al suo ufficio."

Noi tutti trattenemmo un sorriso e notai anche la Preside cercare di tenere le labbra in una linea retta, senza troppo successo. "Non c'è bisogno che parli per il signor Weasley, so già che cosa volesse dire. Non è vero, Ronald?"

Papà si grattò la nuca e ridacchiò. "Credo di sì."

La Professoressa McGrannitt si voltò verso di noi. "Bene." Disse. "Andate pure nei vostri Dormitori, sono sicura che tutti i vostri amici non vedono l'ora di rivedervi."

Salutammo mamma e papà, che si raccomandarono di fare i bravi anche se penso che parlassero più ad Hugo che a me, e dopo un saluto educato alla Preside scendemmo le scale che si spostarono per noi facendoci arrivare con i piedi per terra.

Ci avviammo verso i Dormitori, felici di essere di nuovo a scuola. Non vedevo l'ora di raccontare alle gemelle delle nostre vacanze a casa e di zio Charlie che ci aveva promesso che ci avrebbe portato a vedere un Drago vero.

"Rosie! Vanessa!"

Io e la mia migliore amica ci ghiacciamo sul posto. Avevo voglia di urlare, eravamo tornate da meno di dieci minuti e già quella voce petulante entrava nelle mie orecchie. Ci voltammo molto lentamente con un sincronismo perfetto, con la stessa faccia afflitta e con lo stesso sospiro. Hugo diventò verde, come se avesse visto un Troll, e indicò alle sue spalle.

"Io devo proprio andare."

"Codardo!" Sussurrai io.

Paula corse verso di noi, allegra. "Siete tornate finalmente! Non sapete che gioia vedervi di nuovo, stare da sola con le gemelle è stato un po' triste, sapete? Ehi, Rosie, ho sentito che i tuoi genitori sono al castello, è per questo che siete rientrate solo oggi? Che devono dirsi con la Preside?"

Mi sentii un attimo frastornata da tutte quelle domande. "Ehm... a dire il vero, non so."

"Beh, deve essere una cosa importante!" Annuii tra sé vagando altrove con la mente. "Pensi che tuo padre me lo farà un autografo? Cavolo, non mi sono neanche truccata oggi!"

Vanessa alzò un sopracciglio. "Sono sicura che il Signor Weasley non ci farà caso."

"Speriamo!" disse tutta emozionata. "Se non dovessi incontrarlo di persona, ti dispiacerebbe chiedergli un autografo per Paula Vegas?"

Don't Tell DadDove le storie prendono vita. Scoprilo ora