Capitolo 1

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AUTORE'S POV

Ciao, scusate se non aggiorno da secoli ma non riuscivo ad accedere all'account...
Beh vi lascio al primo capitolo. Spero che vi piaccia ❤️

STEFANI'S POV

Oggi è il primo giorno di scuola e desidero tanto che quest'anno sia diverso dai precedenti anche se so che probabilmente non sarà così. Mi alzo dal letto, mi reco in bagno e mi metto un paio di jeans e una felpa rosa pesca, di almeno due taglie in più, in modo da nascondere le mie cicatrici... Scendo al piano di sotto e mi reco in cucina dove trovo la mia famiglia al completo intenta a fare colazione. Mia mamma, Cynthia, mi offre un pezzo di pane con nutella che io, come faccio da ormai 3 mesi a questa parte, rifiuto dicendo di aver mangiato troppo la sera prima. Lei, guardandomi con aria scettica mi lascia andare. Esco di casa insieme alla mia sorellina Natali, che essendo molto più piccola di me va in un'altra scuola, per questo motivo io la accompagno. Il che non mi dispiace perché almeno, facendo più strada, posso smaltire le calorie più velocemente. Dopo averla accompagnata alla sua scuola mi reco alla mia che è a qualche isolato di distanza. 

Appena arrivo all'entrata noto che tutta la scuola è già divisa in gruppetti: gli sfigati, quelli popolari, i nerd etc. Io non faccio parte di nessuno di questi, non perché io non voglia, ma perché nessuno di loro vuole me... In realtà ho una sola amica, Bo, che nonostante faccia parte dei popolari mi è sempre rimasta accanto perché ci conosciamo da quando avevamo 4 anni... Lei non sa che i suoi amici, incluso il suo ragazzo, Chuck Smith, mi bullizzano sin da quando ho messo piede in questa scuola per la prima volta. Appena sento la campana suonare mi reco al mio armadietto per recuperare l'occorrente necessario per affrontare questa giornata. Appena arrivo all'armadietto noto che il gruppetto dei popolari, guidato da Chuck, si sta avvicinando a me. Oh no, la giornata inizia male...

BRADLEY'S POV 

Oggi è il mio primo giorno di scuola qui a New York, inizialmente ero molto spaventato da questo cambiamento ma quando ho scoperto che mio cugino Chuck sarebbe stato nella mia stessa scuola mi sono tranquillizzato. Mi alzo dal letto e mi reco in bagno per prepararmi e, indossando i miei amati jeans e il mio amato maglione grigio scendo in cucina dove trovo mia madre Gloria intenta a preparare la colazione. Nemmeno il tempo di mangiare la mia colazione, composta da Pancake e succo alla pesca, che mio cugino è già parcheggiato qui fuori con la sua moto nera. Salgo in moto insieme a lui, e per poco non mi viene un colpo quando inizia a correre come se non avesse paura della morte. Parcheggia in una via e guardandomi attorno mi accorgo che siamo già arrivati a scuola. Appena varchiamo l'entrata lui si reca verso un gruppo, credo sia quello dei popolari visto l'aspetto delle persone che lo compongono, che mi accoglie con grande gioia. 

"Tu devi essere Bradley, piacere Emily". Dice una ragazza poco vestita che per poco non sta attaccata alla mia faccia.

"Sì, sono io, piacere". La ragazza mi mostra un sorriso raggiante mentre continua a parlare. 

Tutti gli altri si presentano e devo ammetterlo, sembrano simpatici. Chuck mi fa una domanda, stavo per rispondergli quando però una ragazza che ha appena attraversato il cancello attira la mia attenzione. Non è molto alta ed è molto, forse troppo magra, ma una cosa è sicura, è bellissima. Appena Chuck nota che non sto più prestando attenzione alle sue parole gira lo sguardo verso la direzione del mio e scoppia a ridere.

"Perché ridi?". Lo interrogo con un'espressione confusa.

"Ti sei veramente perso a guardare quella sfigata? Ahahahah"

"Beh sì, è carina"

"Carina? Lei è la ragazza più brutta di questa scuola, vieni con noi"

Lo seguo mentre entra dentro la scuola e noto che si sta avvicinando a quello che credo sia il suo armadietto. Appena si accorge del nostro arrivo la sua espressione cambia e da spensierata e tranquilla come era prima, si trasforma in impaurita. Appena Chuck le si avvicina lei fa un passo indietro e d'istinto stringe le maniche della sua felpa come se avesse paura che qualcuno veda quello che si nasconde dietro essa. 

"Ma guarda chi si rivede! La più sfigata della scuola". Dice Chuck mentre gli altri si mettono a ridere. Beh questo a me non fa per niente ridere...

"Ma quanto sei grassa! Sai mollare la forchetta o passare un po' di tempo fuori dal ristorante dei tuoi ti farebbe bene". 

Scoppiano tutti a ridere mentre i suoi meravigliosi occhi smeraldo si riempiono di lacrime.

Sicuramente stufa, prende il resto del suo materiale dall'armadietto e scappa via. 

STEFANI'S POV

Ecco, lo sapevo che anche quest'anno sarebbe successo... Non riesco più a sopportare quello che dicono così prendo il resto del materiale, compresa la mia amata lametta ben nascosta nel mio astuccio, dal mio armadietto e scappo in bagno, dove finalmente posso sfogarmi. Appena varco la porta del bagno scoppio in un pianto di disperazione, non ce la faccio più! Apro l'astuccio e tiro fuori la mia lametta, usandola come l'archetto di un violino sul mio braccio. Ripenso ai fatti appena accaduti e mi accorgo che c'era una persona che non avevo mai visto prima, però sicuramente non dimenticherò molto facilmente quegli occhi azzurri che mi fissavano. Mi abbandono ai miei pensieri e quando vedo di aver inciso ormai una decina di tagli sulle mie braccia e mi accorgo di sentirmi abbastanza meglio rimetto la lametta al suo posto. Improvvisamente inizio a vedere sfocato e all'improvviso tutto diventa buio. 

~Could this love protect me from the pain?~Where stories live. Discover now