Day 1

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*Angolo Autrice*

Buongiorno miei piccoli raggi di sole, come avevo promesso ecco a voi una nuova e scintillante Morrilla, spero davvero possa piacervi. Sfortunatamente avevo previsto la stesura di più capitoli, ma per come sono andate le cose nella mia testa, beh mi dispiace informarvi che saranno solo 3 capitoli, ma spero comunque che la storia vi piaccia. Un bacio e buona lettura. Spero di ricevere qualche feedback.

A New York oggi la temperatura era inaspettatamente calda, gli uccellini danzavano allegri nel cielo e le rare nuvole si muovevano sinuosamente trasportate da una dolce brezza. Lana aveva deciso di prendersi una pausa da tutto, così quella mattina si era diretta all'aeroporto con un piccolo bagaglio a mano. Non aveva detto a nessuno dove sarebbe andata perché in fin dei conti non lo sapeva neppure lei. Arrivata in aeroporto si diresse al primo desk che indicava la vendita dei biglietti aerei.
"Buongiorno", disse Lana abbassando gli spessi occhiali da sole che le coprivano buona parte del viso per far in modo che nessuno potesse riconoscerla.
"Buongiorno a lei signora, come posso esserle d'aiuto?" disse la donna dai capelli rossi dall'altro lato del bancone.
"Vorrei un biglietto per il primo aereo che parte" disse Lana tutta d'un fiato, ancora insicura di ciò che stava per fare.
La donna la guardò con fare perplesso, ma non fece domande, stampò il biglietto, la fece pagare e glielo passò.
"Volo AZ152Y, Alitalia, New York-Torino, parte tra 40 minuti dal terminal 2 gate 7" disse la donna sorridendole e indicandole la strada da percorre.
Lana afferrò il biglietto tra le sue mani, prese un grosso respiro e sorrise, non poteva tirarsi indietro, da quel momento aveva inizio la sua nuova avventura in solitaria. Non sapeva ancora dove avrebbe alloggiato né quanto si sarebbe fermata, ma ci avrebbe pensato non appena avrebbe raggiunto il gate.
Una volta raggiunto si fermò un attimo, si sedette, iniziò a respirare profondamente e afferrò il suo telefono. Iniziò a cercare un hotel in centro dove poter alloggiare almeno per una settimana, così dopo aver trovato quello che le sembrò il più interessante prenotò la camera e cercò di rilassarsi in attesa dell'apertura dell'imbarco che sarebbe avvenuta da lì a qualche minuto.

Una volta salita sull'aereo si rese conto di quello che aveva realmente fatto, stava partendo verso una città sconosciuta dell'Italia, completamente sola e senza aver detto a nessuno dove sarebbe andata. Questo le generò un senso di vuoto interno che però sparì dopo qualche minuto, quando si rese conto che ne aveva bisogno. Aveva divorziato da poco, aveva appena perso anni della sua vita in una relazione che non era andata da nessuna parte e adesso, seduta in quella comoda poltrona si chiese se non avrebbe dovuto assecondare i suoi sentimenti per quella che era stata la sua co-star per 8 anni. Una lacrima rigò il suo volto quando pensò a Jennifer, quando ricordò quanto la facesse star bene, quanto fosse bello prendersi cura di lei e sentirla vicina durante i momenti difficili sul set. Pensò a quando tanti anni fa Fred le aveva fatto la proposta di matrimonio, pensò a quelle domande che le erano passate per la testa, a tutti i dubbi che si erano creati, pensò a come il pensiero di Jennifer le era immediatamente balenato in testa e di come alla stessa velocità se n'era andato. Ricordò quanto fece fatica a dire di 'si', eppure lei lo amava, lui la rendeva felice, era così dolce con lei, ma lui, non era Jennifer e non lo sarebbe mai stato. Ma non aveva il coraggio di buttare al vento gli anni di fidanzamento con lui, non voleva correre il rischio di perdere Jennifer come amica, ma se avesse saputo come sarebbero andate a finite le cose, forse ci avrebbe provato. Avrebbe detto 'no', sarebbe corsa tra le braccia di quella biondina che le faceva perdere la testa, avrebbe mandato tutto all'aria solo per poter baciare una sola volta quelle labbra rosee. E invece adesso aveva perso entrambi, suo marito che l'aveva tradita e la sua amica che senza un'apparente motivo si era allontanata da lei. Ecco perché era partita, ecco perché aveva deciso di essere impulsiva, perché non lo era mai stata e il suo mondo adesso si era sgretolato sotto la sua fragile presa. Pensò al viso di Jennifer, pensò all'ultimo sorriso che le aveva regalato, sembrò forzato, sembrò nascondere tante parole che lei avrebbe voluto conoscere, eppure nessuna di quelle venne mai detta, rimasero sospese tra loro, senza che nessuno potesse afferrarle. Con questo pensiero si assopì lasciando scivolare una lacrima salata che bagnò la sua cicatrice.

Convivenza improvvisa [*Completata*]Where stories live. Discover now