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Il rumore ripetuto e continuo di alcune gocce di acqua che cadevano nel lavandino riuscì a svegliare Felix, che si trovava dormendo sul pavimento del bagno di casa sua.
Il ragazzo si alzò di scatto guardando verso avanti dopo un attimo di ristabilimento. In un secondo egli si spaventò del suo stesso riflesso, maledisse alcuni dei suoi professori e si domandò cosa ci facesse in bagno.

Il rumore ticchettante dell'acqua che cadeva costantemente sulla superficie solida gli rimbombò un attimo nella testa e poi lo risvegliò da una piccola trance. Il rubinetto non era chiuso bene, quindi Felix mise fine a quel rumore tanto lieve quanto fastidioso girando il pomello del rubinetto.

Si osservò per qualche secondo allo specchio ancora confuso e disorientato, forse era diventato sonnambulo?
Il suo riflesso mostrava una faccia stranita spruzzata da lentiggini, lentiggini che lui detestava. Mostrava due occhi a mandorla a ricordargli la sua nazionalità coreana, la stessa di quella di milioni di persone dalla mentalità chiusa e monotona. I suoi capelli erano arruffati e tinti a pel di carota, come aveva deciso di tenerli dal terzo anno di liceo, di cui però aveva sia bei che brutti ricordi.

Felix di scatto si ricordò di avere lezione all'Università, forse era già tardi dato che la sveglia era in camera e non in bagno. Egli si precipitò in un attimo nell'altra stanza e prese l'orologio digitale per controllare l'orario.

Le 11:08 di mattina. Bene. Aspetta- LE UNDICI?

Il rosso si assicurò di aver visto bene e constatò di non essersi sbagliato. Dopo altri e due controlli non cambiò nulla, quindi si arrese e semplicemente si sdraiò sul letto rivolto verso l'alto e con le braccia spalancate. Nonostante si fosse appena svegliato si sentiva già esausto senza un preciso motivo. Si guardò attorno giusto per ricordare come la sua camera fosse, ma si accorse di un particolare.

Da quando ascolto il k-pop io? Non che questi tipi siano male, ma non credo di aver mai appeso un loro poster sul mio muro.
Forse ieri mi sono ubriacato? Non ricordo nemmeno cos'è successo.
L'unica cosa che ricordo di ieri sera è che avevo appena finito di vedere un anime, niente più.
A proposito, dov'è la mia collezione di manga??

Felix era sempre più confuso e convinto di essere ancora ubriaco, ma decise di lasciar perdere e di andare a bere un po' d'acqua e mangiare qualcosa.

Cercò semplicemente un po' di succo e un cornetto, non era mai stato abituato a prendere colazioni grandi tipiche coreane, non gli erano nemmeno mai piaciute troppo, preferiva di gran lunga una semplice colazione veloce e dolce.
Il problema? Non trovò nè il succo nè il cornetto. Il frigo era completamente vuoto, nemmeno un ingrediente o qualcosa da mangiare, non che lui avesse il frigo zeppo, dato che non sapeva cucinare, ma non spesso aveva il frigo sprovvisto di qualsiasi cosa.

Il ragazzo si vestì velocemente e prese qualche moneta per fare una buona colazione dolce in qualche piccolo bar e andare a fare subito dopo la spesa per non rimanere ogni giorno senza cibo.
Mangiò una semplice brioche e prese un cappuccino, pagò il tutto e si diresse al piccolo negozio sempre lì vicino, giusto per comprare il minimo indispensabile.

Prese una sacca e iniziò a metterci dentro il necessario: cereali, latte, marmellata e...
carne! Devo prendere anche qualcosa per cena, a pranzo mangio solo dei noodles instantanei.

Si diresse verso la parte dedicata alla carne, ma sbatté distrattamente contro qualcuno.
<<Attento!>> una voce familiare lo avvertì, ma fu troppo tardi quando stava per cadere per terra, riuscì a salvarsi per un pelo solo grazie al non totalmente sconosciuto che lo prese in tempo.

<<Felix?>> ancora con il rosso tra le braccia, il ragazzo era stranito e allo stesso tempo sembrava avere una sfumatura malinconica nella voce.
<<Ah, ciao Binnie, non volevo caderti addosso, scusa>> disse semplicemente Felix ritrovandosi davanti il volto del suo migliore amico. <<Neanche tu sei all'Università? Che stai facendo qui?>>

Ci fu un attimo di silenzio da parte del moro, che per qualche motivo aveva quasi gli occhi lucidi.
<<Te ne vai così in America senza dire niente e appena torni mi saluti così? "Ah ciao"? Sei serio? E poi che fai, hai già dimenticato che io non vado all'Università? Pensavo di essere importante per te in qualche modo eppure è questo quello che è successo>> Dopo essersi rimesso in piedi, il più piccolo rimase sconvolto da quanto appena accaduto tra i due, mentre vedeva l'altro che semplicemente andava via da lui, lasciandolo confuso.

Cosa sta succedendo?


E nulla mi è venuta questa idea fantasticosa che volevo scrivere. Nonostante buona parte delle volte non riesco a portare avanti le mie storie, questa volta mi piacerebbe molto riuscirci. Soo, nulla fatemi sapere che ne pensate, così magari la continuo <3

~Parallel Universe~ [Changlix]Where stories live. Discover now