Un mondo distorto

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"Mi sei mancata."

"Ricominci con questa storia? Le tue lettere dicevano altro."

"Lo so, le persone cambiano le proprie idee non lo sai?"

Lei sbuffa un accenno di sorriso: "Non cambi da un giorno all'altro un'idea che hai portato avanti da due mesi. Non essere ridicolo, non puoi pensare di lavorarmi così facilmente."

"Dico sul serio Sam. Non pensavo nemmeno io, ma mi è mancato averti accanto quando stavo chiuso in prigione."

"È facile dirlo così Lauro..." Si sistema Samantha, incrociando le braccia al petto: "Dire che ti mancavo quando eri chiuso tra le sbarre, consapevole che non ne saresti uscito facilmente. Eri solo, abbandonato a te stesso, senza controllo sui tuoi amici, distrutto. È ovvio che ti mancavo. Ti siamo mancati tutti a giro, chiunque sarebbe andato bene per colmare il vuoto che provavi nel momento.

Ma dire così è troppo facile e da paraculo.

Ti sarei dovuta mancare quando eri qua, in mezzo alle persone, non disperato e in grado di accettare ogni realtà giusto per arrivare al giorno dopo. Non è così che funziona, le relazioni non si gestiscono in questo modo. Non sai neanche cosa significhi la parola amicizia per queste cose."

"Che cosa cazzo c'entra ora l'amicizia?"

Urla Lauro, alzando le mani al cielo e passandosi la lingua sulle labbra, cercando fiato e voglia di discutere con quella ragazza che gli stava facendo saltare i nervi:

"Perché io vorrei avere questo da te. Una relazione stabile, di amicizia, semplice fottuta amicizia."

"Samantha." Lauro sbuffa, passandosi le dita sul ponte del naso, cercando di calmarsi, chiudendo gli occhi per qualche secondo: "Io e te non potremo mai essere amici. Mai. Come cazzo fai a non capirlo?"

Sbuffa, guardandola dritta negli occhi, facendola quasi sentire a disagio:

"Ci abbiamo provato, io ci ho provato. Soprattutto quando stavo con Julia, eppure finivamo sempre a fare cose che gli amici, normalmente, non fanno, tra baci, carezze, sguardi, per non parlare di quando finivamo nel letto dell'altro. Capisci?
Se non vuoi una relazione sentimentale - perché a quanto pare nessuno dei due interessa -, io e te non possiamo fare altro che averne una particolare, diversa, tutta nostra che non segua gli standard tipici della relazione. Ma non saremo mai amici io e te. È inconcepibile, impossibile, inarrivabile come idea e come realtà.

O un rapporto diverso o la morte. Fino a quando lei non ci separerà noi barcolleremo sempre in una relazione che non potrà essere catalogata."

Samantha lo guarda esterrefatta: non pensava che la mente di Lauro fosse tanto stabile da poter partorire un concetto del genere. Non è completamente d'accordo, ma afferra chiaramente (e tristemente) che a Lauro non importa minimamente avere una relazione, non con lei almeno e questa cosa, anche se non dovrebbe, la ferisce abbastanza.

Non dice nulla, semplicemente sbuffa, passandosi una mano tra i capelli e, rialzando lo sguardo, sobbalza a trovarsi Lauro a pochi centimetri da lei, dopo aver annullato le distanze che li dividevano.

Si guardano per un po', Samantha già consenziente di dove Lauro vuole arrivare e per una volta lo vuole lasciar fare.

Il ragazzo, infatti, si protende verso di lei, socchiudendo gli occhi, lasciando che lei lo imiti, poggiando le sue labbra su quelle di Samantha e baciandola dolcemente, tenendola ben stretta al muro.

Le sue mani si abbassano sui fianchi di lei, mentre la ragazza resta immobile, ferma, quasi spaventata e a disagio da quel gesto, ma lo lascia fare, tenendolo ben stretto a lei con una leggera, seppur decisa, presa sui capelli.

Di Nuovo Maggio | Achille LauroWhere stories live. Discover now