The Lovecats

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Gruppo: Stray Kids
Coppia: ChangLix
Artista: The Cure
Significato: Despite its fun, frolicking feel, Robert Smith told Humo Magazine "The Lovecats" was written "about a suicide pact between two lovers". Despite this, he has also said it was close to being "a perfect pop song" and was inspired by the Disney film Aristocats.
Trama: ambientata nell'Inghilterra del '700. Ispirata a Romeo e Giulietta.
Dove Changbin e Felix sono i discendenti di due famiglie nobili. Sono fidanzati da tempo ormai, ma quando i genitori, ignari di tutto, comunicano loro che sono stati scelti le loro mogli per sposarsi, i due decidono di fare un patto per togliersi la vita.

<<Signorino ChangBin, suo padre vuole vederla>>
La donna che, sin da quando era appena nato, si era occupata di lui, era ferma davanti la porta.
ChangBin le voleva un gran bene, ed era certo che fosse una delle poche- forse l'unica- persone realmente interessate a lui.
Eccolo.
Il momento era arrivato.
Mentre la seguiva, in religioso silenzio, già sapeva cosa lo aspettava. Suo padre gli avrebbe comunicato che l'accordo per il suo matrimonio era stato stipulato. Di lì a poco si sarebbe sposato, con una bella fanciulla, alla quale avrebbe voluto bene, ma nulla di più.
Nella stessa situazione era Felix.
Anche lui sedeva difronte a suo padre mentre quest'ultimo gli diceva che avrebbe sposato una qualche principessa di un qualche posto del quale non conosceva nemmeno l'esistenza.
L'unico problema era che nessuno dei due avrebbe mai amato la proprio principessa.
Quel pomeriggio si trovarono, come al solito, nel giardino di ChanBin, affianco al piccolo cespuglio di rose.
<<Di quale luogo ti è capitata?>>
<<mio padre non è andato molto lontano. Scozia- ChangBin fece una breve pausa- e a te?>>
<<Spagna>>
Felix sedeva affianco al suo amato, guardando l'orizzonte. I raggi del sole gli colpivano il viso, mentre il soffio leggero del vento scompigliava un poco i suoi capelli. I suoi grandi occhi erano leggermente arrossati, per via delle lacrime versate poco prima, e le lentiggini, che incorniciavano il tutto.
ChangBin, invece, non aveva versato nemmeno una lacrima. Aveva giurato a Felix che sarebbero rimasti insieme per sempre, e così sarebbe stato.
<<Dì un po', pensi che sia possibile fuggire. Intendo, io e te?>>
Si guardarono.
Ogni volta era come la prima. Quelle farfalle nello stomaco non volevano smetterla di volare.
Ogni volta che gli occhi d'ebano di ChangBin incontravano quelli di Felix, nello stomaco di entrambi, iniziava un movimento impressionante di farfalle.
<<Potremmo. Ma se, per qualche ragione a me sconosciuta, riuscissero a trovarci... non voglio nemmeno pensarci alle conseguenze>>
Felix era così. Fin troppo fifone, alle volte.
Pensava sempre al peggio.
Mentre il suo grande amore era completamente diverso: a lui non interessava molto delle conseguenze, coglieva l'attimo. Era un animo un po' ribelle, ChangBin.
<<Non ci prenderanno, Lix>>
<<Come fai ad esserne così sicuro?>> dalle labbra di Felix sfuggì una leggera risatina, che però lasciava trasparire tutto il dolore che portava dentro.
<<Non lo so, ma io voglio stare con te, per sempre>>
Mentre ChangBin stringeva forte le piccole mani di Felix nelle sue, e i loro occhi restavano incollati fra loro, immersi in un gioco di sguardi che sarebbe durato a lungo, la sua balia lo richiamò.
Non aveva molto tempo libero a disposizione, per via della varie attività che era tenuto a svolgere, in quanto futuro erede.
<<Incontriamoci questa sera, qui. Ti aspetto, Lix>>
ChangBin corse verso la donna, la quale gli riserbò un premuroso sorriso. Non lo aveva mai chiesto, ma era sicura che tra quei due c'era molto di più di una semplice amicizia.
Le ore iniziarono a rincorrersi, con una lentezza estenuante.
Non aspettava altro. Voleva rivedere Felix e raccontargli del suo piano.
Non appena finì il cibo nel suo piatto, chiese il permesso di alzarsi ed uscì in giardino.
Felix era lì, seduto sulla panchina che si guardava i piedi.
Gli toccò una spalla e l'altro sobbalzò.
Si guardarono con un area sconsolata.
<<Dimmi che hai pensato a qualcosa, ti prego>>
Felix aveva bisogno di un appiglio al quale attaccarsi. Tutto attorno a lui sembrava sprofondare in un oblio.
<<Sì, ma non ti piacerà>>
ChangBin si sedette al suo fianco ed iniziò a raccontargli il tutto, cercando di usare il tono di voce ed i vocaboli  più delicati  che riuscisse a trovare.
<<So che probabilmente ci sono altre mille scelte da prendere in considerazione ma credimi, questa, per quanto strano possa sembrare, la più plausibile>>
Gli occhi di Felix si aprirono ancora di più, e il suo busto si protrasse leggermente verso il suo interlocutore.
ChangBin sospirò.
Si odiava per quello che stava per proporre a Felix, colui che amava più di qualsiasi altra cosa al mondo.
Si odiava perché stava per mettere fine alla sua vita, per uno stupido capriccio, per uno stupido piano che gli era venuto in mente, e che gli aveva impedito di prendere in considerazione tutte le altre strade che avrebbe potuto percorrere.
<<Se non vuoi non ti preoccupare. Capisco. Dopotutto non è una decisione semplice, da prendere così, su due piedi>>
<<ChangBin, vieni al punto>>
ChangBin prese la mano di Felix e lo guardò negli occhi.
<<Sai che non vorrei mai farti del male- Felix annuì- e sai anche che sei la cosa più importante della mia vita>>
<<Mi stai facendo preoccupare>>
Un altro lungo, ed estenuante sospiro.
La luna rischiarava i due innamorati, con una luce flebile, quasi timida.
<<Io ci ho riflettuto a lungo. Qualsiasi cosa decidiamo di fare, nel caso in cui venissimo scoperti andrà a finire male, per entrambi>>
Lo sguardo sconsolato di Felix cadde sulle loro mani. Intrecciate sempre alla stessa maniera.
Con la sua piccola mano che quasi scompariva in quella dell'altro.
<<Io non voglio, e in realtà non penso di riuscire, a vivere senza di te. O sto con te o con nessuno. E se la possibilità di vivere la mia vita con te mi viene sottratta, beh, io non voglio più vivere>>
Felix alzò lo sguardo.
Gli era chiaro il concetto.
<<Stai pensando di ucciderci?>>
<<Se non vuoi capisco-
<<No, va bene>>
L'aria risoluta di Felix quasi intimorì ChangBin che per un attimo si domandò se fosse realmente il suo Felix. Poi capì: il loro amore era così vero e forte che erano disposti a tutto.
<<Come hai intenzione di procedere?>>
<<Questo ancora non lo so con precisione, ma i certo domani andrò a comprare un qualche veleno che ci permetta di non soffrire troppo>>
Felix annuì.
<<Direi di farlo qui. Nello stesso luogo in cui ci siamo conosciuti, alla luce di questa incantevole luna. Voglio che solo lei possa assistere, in quanto la ritengo l'unica degna del nostro amore>>
ChangBin acconsentì.
Era deciso.
La notte dopo avrebbero compiuto quel patto.
Nessuno poteva sapere che, la mattina successiva a quella fatidica nottata, mentre il sole si sollevava pigro in cielo, la balia avrebbe trovato il suo adorato principino morto, che stringeva mollemente la mano del suo innamorato, anch'esso privo di vita.

Un piccolo bonus:

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