Il cielo resta il limite per chi è come me

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Samantha è bloccata, si avvicina lentamente, senza farsi vedere, riuscendo finalmente a sentire più distintamente la voce di Lauro che compre quella dei carabinieri:

"Ho solo soldi addosso!"

Grida:

"Segna..." Istruisce un carabiniere verso l'altro: "Segna che hanno soldi e della roba addosso, dei grammi."

"Ma non è vero!" Ritenta Lauro: "Ho soldi, solo soldi."

Nessuno lo ascolta, i carabinieri segnano ciò che ritengono più adatto, seppur errato e non veritiero:

"Adesso vediamo che avete in casa."

Lauro deglutisce:

"Non vivo a Roma. Sono fuori città."

Mente, restando serio e tentando di ritornare tranquillo, di essere convincente, ma le autorità non ne vogliono sapere:

"E le chiavi che ti abbiamo trovato in tasca?"

"Sono dei miei genitori." Lauro mantiene lo sguardo sull'uomo che ha parlato: "Sono venuto a trovarli, è qualche mese che vivo fuori."

"Lauro." Scoppia a ridere dei due: "Smettila e portaci a casa tua, non farci insistere."

Lauro scuote la testa, sa che sta mentendo, ma cerca invano di fingere. Samantha ha gli occhi lucidi di fronte a quella scena. Il biondo non ne uscirà illeso, sarà preso.

È finito tutto.

Si sposta dal suo nascondiglio e sente lo sguardo del ragazzo su di lei, vedendolo scuotere la testa incredulo, per poi cercare di tornare composto, ma ormai gli agenti hanno notato questo gesto, girandosi e vedendo la ragazza che si congela sul posto:

"Tu?" La richiama un agente e un brivido le attraversa la schiena: "Sono complici?"

Domanda all'altro ed entrambi buttano uno sguardo interrogativo al ragazzo:

"Non so chi sia."

"Lauro smettila di mentire tu conosci perfettamente questa ragazza!"

"Non l'ho mi vista in vita mia, sarà sicuramente di Roma Nord, basta vedere i vestiti, è un'estranea qua dentro!"

I due uomini la squadrano, stranamente d'accordo con lui sui vestiti, ma non ci credono:

"Facciamole un controllo."

Sorridono maliziosi e Lauro si agita di colpo, ma non può intervenire, lo sa: aggraverebbe il tutto e basta.
Samantha è costretta ad avvicinarsi, si sforza di non guardare il biondo, ma le è impossibile.
Quando i carabinieri stanno per toccarla, il cuore di Lauro perde un battito all'udire una voce:

"Clara! Lasciate andare mia sorella!"

Il biondo si obbliga a rilassare i muscoli per fingere di non conoscere Julia, entrata nel suo campo visivo e uditivo. Gli uomini la squadrano, per poi fissare Samantha:

"Sua sorella?"

"Vi prego." Li implora Julia unendo le mani come stesse pregando: "Lei non c'entra nulla con questi drogati, siamo brave persone."

Lauro incassa quelle frasi e quella vendetta personale della ragazza contro di lui.
Gli sbirri le guardano, scrollando le spalle:

"Alla fine, ha ragione, non hanno nulla da spartire con questi due, lasciamola andare."

L'altro uomo non è molto d'accordo, ma ugualmente annuisce, girandosi verso Samantha:

"Levati dai coglioni."

Di Nuovo Maggio | Achille LauroOn viuen les histories. Descobreix ara