stelle cadenti | libera

177 2 0
                                    

si tratta di una trama che avevo intenzione di scrivere ma non penso di avere abbastanza fantasia al momento per renderle giustizia.

dovrebbe essere una specie di commedia, ma sentitevi liberi di farla diventare qualsiasi cosa voi vogliate o preferite.
 
vi lascio qui il prologo che avevo iniziato a scrivere:

« il mondo si divide in due diversi tipi di persone » la voce squillante e quasi seria di jeon jungkook raggiungeva ogni angolo del locale, ma udite dall'unica persona presente con lui in quel momento « chi sogna montagne e montagne di soldi e chi...

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

« il mondo si divide in due diversi tipi di persone » la voce squillante e quasi seria di jeon jungkook raggiungeva ogni angolo del locale, ma udite dall'unica persona presente con lui in quel momento « chi sogna montagne e montagne di soldi e chi mente. »

un piccolo sorriso innocente nacque sul suo volto ancora da bambino, e jimin lasciò andare un sospiro di stanchezza. le sue mani erano strette intorno ad un manico di scopa, il legno era ormai consumato dal tempo e non più lucido. se c'era qualcosa che il suo migliore amico gli ricordava ogni giorno, era quanto nella vita reale di tutti i giorni la figura dei soldi avesse un enorme e gigantesco ruolo.

non comprendeva come per gli altri esseri umani i soldi potessero essere il loro più grande desiderio. li bramavano, li desideravano, le tentavano tutte pur di averne a montagne, sperando così in qualche modo di poter sistemare la loro vita e renderla migliore. farla splendere, rendere gli altri invidiosi come lo sono loro nei confronti di qualcun altro che già la ha così.

il maggiore tra i due non alzò nemmeno lo sguardo dal pavimento che stava pulendo in quel momento. « e qui ti sbagli » rispose con calma, come faceva ogni volta che jungkook tirava fuori quel discorso. non era la prima volta, e sapeva che non sarebbe stata l'ultima, ma tutte le volte gli avrebbe risposto allo stesso modo. forse, in qualche futuro parallelo, jungkook avrebbe cominciato a credere alle sue risposte « perché sai benissimo che io invece non mento quando dico che sarebbero solo inutili tutti quei soldi. »

la mano di jungkook colpì la superficie liscia del tavolo alla quale era seduto - guadagnandosi un'occhiataccia da parte di jimin, che non aveva per niente voglia di pulire di nuovo i tavoli per colpa delle impronte lasciate da jungkook.

il minore puntò un indice in direzione del proprio amico e annuì. « già, proprio così » rispose, con lo sguardo che sembrava esser entrato in trance. non si riusciva a capire bene cosa stesse guardando in quel momento, ma poco dopo sembrò "risvegliarsi" e cercò coi propri occhi la figura di jimin che per un attimo era scomparsa dietro il bancone del bar. « hai ragione, perché tu non li vorresti. dio, ma perchè? insomma, tu saresti capace di rifiutare tutti quei soldi per... » si bloccò per qualche istante e poi alzò le mani a mezz'aria, quasi sconcertato. era così drammatico in ogni suo gesto, sapeva ingigantire ogni cosa. « non lo hai nemmeno un motivo! tu li getteresti via e basta! »

dalle labbra di park jimin uscì fuori uno sbuffo esausto, mentre le sue braccia si fermavano e le sue mani si stringevano intorno al manico della scopa. uno sguardo severo si posò sul più giovane tra i due ragazzi — ma jimin non aveva per niente un'aria spaventosa quindi l'effetto non fu proprio il più ben riuscito — e jungkook arricciò le labbra colpevole.

« è un anno che ti sento dire sempre la solita lagna. » prese a dire jimin, scuotendo piano la testa in segno di disaccordo. ricordava a memoria le parole dell'altro, a forza di sentirle almeno una volta alla settimana. « non è colpa mia se il tuo cervello è diventato una poltiglia per colpa dei soldi ed ora non riesci a vedere altro. »

jungkook fece una smorfia, e poi mise su un broncio per fingersi offeso. « non è vero. » farfugliò soltanto, incrociando le braccia al petto. portò via lo sguardo dalla figura dell'amico e lo posiziono fuori dalla vetrina del negozio. le gocce cadevano sul vetro creando una dolce melodia, e fuori la città sembrava essersi fatta silenziosa tutta in un solo colpo. « sono due anni che lavori come cameriere qui. non vorresti qualcosa di più, jimin? »

il suo tono si era fatto più sottile, delicato, realmente preoccupato per il proprio amico. conosceva persone della sua età che cercavano in tutti i modi di scalare le classi sociali, di guadagnare sempre di più e costantemente alla ricerca di potere. poi si guardava indietro e notava che jimin era sempre, costantemente, fermo sullo stesso punto.
non era cambiato di una virgola da quando lo aveva conosciuto. stessa statura, stesso lavoro, stessa casa. dubitava anche che si fosse comprato dei vestiti, poiché gli vedeva sempre gli stessi addosso in modo ciclico, quasi ne avesse uno fisso per ogni giorno della settimana.

agli occhi di chiunque poteva sembrare una situazione cupa e triste, ma per jimin quella era la più assoluta tranquillità. sempre le stesse cose, quelle di sempre, che conosceva bene e di cui sapeva tutto. a jimin piaceva che la sua vita fosse così, che a gli altri sembrasse triste e miserabile o no.

i soldi non mi servirebbero a niente. ho già una casa e tutto ciò di cui ho bisogno.
se ogni tanto sognasse qualcosa di più? no, perché era perfettamente contento così, contento di tutto ciò che aveva guadagnato col tempo.

« cosa potrei volere di più, jungkook? » alzò un angolo delle labbra jimin. il suo era un sorriso tenero, come quello di una madre che cerca di rassicurare il proprio bambino. si avvicinò a lui e gli passò una mano fra i capelli spettinandoglieli, sorridendogli ancora. « ho già tutto ciò che voglio. e l'amore non posso mica comprarmelo, no? »

dove personaggio1 detesta i soldi e soprattutto la superficialità che ne deriva e trova il cellulare del cantante più famoso della corea

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

dove personaggio1 detesta i soldi e soprattutto la superficialità che ne deriva e trova il cellulare del cantante più famoso della corea.

(...)

per chi conosce il film disney "starstruck" più o meno come trama ci si avvicina abbastanza, con un pizzico anche del film "crazy and rich"

You've reached the end of published parts.

⏰ Last updated: Jun 07, 2020 ⏰

Add this story to your Library to get notified about new parts!

❝ plot shop ❞Where stories live. Discover now