Chapter 45: Speak, now!

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«Tu cosa?»

Di male in peggio, fantastico!

«Sto aspettando una risposta»
«Va a casa, Isaac» dico cercando di essere il più risoluta possibile
«Oh te lo scordi mia cara!» ride amaramente avanzando verso di noi ma viene prontamente fermato dal fisioterapista che si era alzato appena mio fratello ha proferito parola «Tu credi di dire una cosa del genere e pretendere che io me ne vada a casa senza dire una parola? Hai capito proprio male sorellina»

«Devi andartene» si intromette Nathan «Non puoi stare qui»
«Oh te lo puoi scordare, io non vado da nessuna parte» si impunta mio fratello incrociando le braccia al petto «Non me ne frega un cazzo di cosa state facendo, io e mia sorella ora dobbiamo parlare»
«Ti ho detto che non puoi stare qui»
«Qui qualcuno è duro di comprendonio» borbotta Isaac

«Si e sei tu» gli dico facendolo arrabbiare ancora di più
«Sta zitta»
«Prima mi dici di parlare e poi di stare zitta?», «Tu si che hai le idee chiare eh»

So che sto sbagliando a farlo uscire di testa ma è più forte di me, non riesco a smettere.
Sono stufa di come vengo trattata dai gemelli e in parte è colpa mia perché gliel'ho lasciato fare.

«Io sono qui per lavorare e non per assistere alle sfuriate di un ragazzino che non è capace a gestire la rabbia e che non sa comunicare con la sorella» sbotta Nathan «Tu ora porti il culo fuori dal mio cazzo di posto di lavoro e non lo ripeterò un'altra volta»

Sono a dir poco sconvolta da come Nathan si è rivolto a mio fratello, cioè wow.

«Altrimenti? Se credi di farmi paura con il tuo atteggiamento da duro ti sbagli di grosso»

«C'è puzza di testosterone qui dentro»

Tutti e tre ci giriamo verso la voce della quarta persona che è un ragazzo, se non ricordo male quello che l'altra volta doveva parlare con Nathan..

«Beh che dire..» mormora imbarazzato «Ho interrotto qualcosa?»
«No, tranquillo» dice immediatamente Nathan spostando lo sguardo da mio fratello al ragazzo di cui ancora non conosco il nome «Il ragazzo se ne stava andando»

«Ma se avrai tre anni in più di me!» borbotta mio fratello alzando gli occhi al cielo, oh mamma mia quanto è infantile!

Lo fulmino con lo sguardo ma la situazione non cambia di una virgola dato che lui mi ignora bellamente continuando a fissare Nathan in malo modo.

«Ci vediamo a casa e ora levati di torno» acconsento non potendone più di assistere a tali manie di grandezza da parte sia di mio fratello ma anche da parte del mio fisioterapista.

***

Neanche il tempo di mettere un piede in casa che i gemelli mi afferrano per le ascelle e mi portano a sedere sul divano bloccandomi ai lati.

«Parla.» sibila Isaac «Adesso.»
«Mi potete spiegare cosa sta succedendo?» chiede invece, sia a me che ad Isaac, Theo confuso da ciò che ha fatto insieme al fratello

Chiudo, per qualche istante, gli occhi non sapendo bene come affrontare l'argomento.

«La nostra cara» inizia Isaac con tono pungente, «Carissima sorellina sa chi le ha fatto del male e non ci ha detto niente.»

Theo punta immediatamente gli occhi su di me e schiude le labbra con stupore, «Tu cosa? Ivy!»

«Da quanto tempo lo sai?» mi chiede dopo poco cercando di calmarsi
«Da qualche tempo...» mormoro rimanendo sul vago ma Isaac sbotta iniziando ad urlare cose senza senso spaventandomi

«Isaac smettila di urlare! Non serve a niente» lo blocca il gemello mantenendo lo sguardo su di me o meglio sulle lacrime che hanno iniziato a scendere sul mio viso «Smettila o giuro che ti tappo la bocca con lo scotch»

Rimango in silenzio ancora un po' perché non so come iniziare il discorso, non so da dove partire.. E tra i due quello che perde facilmente la calma e che ha l'urlo facile è, ovviamente, Isaac anche se non ha mai capito che facendo così mi manda ancora più in crisi.

«Lo so all'incirca da un mese e mezzo» inizio tirando su con il naso e con lo sguardo puntato verso la parete su cui è attaccata la TV «Ero qui a casa con Zack e di punto in bianco si è presentata Katie sostenendo di aver scoperto chi è stato»

«Zack lo ha saputo prima di noi?!» sbrocca malamente Isaac stringendo le mani a pugno «Ma fai davvero?»
«Era qui con me dato che voi due eravate troppo impegnati a passare la giornata con papà!» gli rispondo a tono, o almeno ci provo

«E tu come lo sai?» mi chiede Theo mentre mi passa un fazzoletto per soffiarmi il naso
«Mamma»

«Il punto è che è stata Crystal» gli rivelo «E lo ha fatto perché Maximilian l'ha lasciata e lei incolpa me per la loro rottura»
«Come se fosse colpa mia!»

«Allora perché hai allontanato Max? Lui non ha fatto niente di male» prova a giustificarlo Theo
«Non ha fatto niente?! È colpa sua se quella pazza mi ha ridotto così! Mi ha privato di una parte di me!» grido scoppiando di nuovo a piangere

«È solo colpa sua» mormoro cercando di rimpicciolirmi sempre di più nella felpa che indosso
«Lui deve sapere perché non gli vuoi più parlare» interviene, dopo un po', Isaac sorprendendomi per il tono calmo che ha usato «È un nostro amico e merita di sapere la verità»
«No»

Quella parola è stata l'ultima che ho detto loro prima di rintanarmi nella mia stanza a guardare film della Disney come se non ci fosse un domani.

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