Siamo soli in cento personalità

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Samantha scuote la testa, facendole capire di non credere a ciò che dice:

"Samuel lo ha appoggiato per un motivo diverso e lo sai."

"Samuel non lo poteva vedere!" Risponde Lisa, alzando la voce: "Non ci arrivi, cazzo? Non puoi passare dall'odio all'alleanza in un giorno, c'è qualcosa sotto di molto più grande, ma non ci pensi? Te che sei sempre stata intelligente, riflessiva, curiosa non comprendi che dietro un'intesa del genere ci sia un qualcosa di più malato? Se continuerai ad ignorare tutto ciò, perder-"

"Samantha." Lisa tace di colpo, abbassando lo sguardo e riprendendo a lavorare, mentre la ragazza si gira verso Lauro: "Andiamo?"

Lei annuisce, buttando un'ultima occhiata a Lisa che scuote la testa, nascondendo lì tutti i pensieri.

Una volta salita in macchina, si appoggia al finestrino, senza guardare il biondo che inizia a guidare, inizialmente ignorandola, prestando stranamente attenzione alla strada:

"Che c'hai?"

Domanda dopo diversi minuti. La ragazza scrolla semplicemente le spalle, senza degnarlo di una risposta:

"Stai così per Lisa? Per come l'ho trattata?"

Ancora silenzio:

"Non pensi se lo meritasse?"

Samantha tace, accavallando le gambe, ma senza parlare:

"Senti vuoi rispondermi? Sei incazzata con me?"

Sbotta lui, guardandola infastidito:

"No."

Risponde a monosillabi lei:

"Cristo Santo, quando fai così ti odio. Una risposta devi darmi! Una!"

"Lauro, per favore, sta zitto e portami dove devi, sennò ci vado da sola."

"Sì?" Ride lui, prendendola in giro: "Ti voglio proprio vedere."

Samantha lo guarda male e, al primo semaforo rosso, apre senza preavviso la portiera, facendo sbarrare gli occhi a Lauro:

"Ma che cazzo fai?"

La riafferra prontamente per il braccio, chiudendo da sé la portiera e bloccandole tutte e quattro dalla sua posizione:

"Sei scema?"

"Ti faccio vedere come so andare anche senza il tuo aiuto."

"Quante stronzate." Sbotta lui, infastidito, riprendendo la marcia: "Sei proprio stupida."

"Ma la smetti di insultarmi?"

Alza la voce lei, guardandolo:

"Che due coglioni che sei Samantha, non riusciamo a non litigare ogni santo giorno, mi rompete e non poche tra tutte e due."

"Lasciami scendere allora, così non ti romperò più."

"Tu resti in macchina!"

Impartisce lui, facendo cadere l'auto in un silenzio assordante e continuando a guidare, ormai infastidito, identico a Samantha che non lo guarda neanche lontanamente:

"Fammi un favore..." Parla lei dopo interi minuti: "Tieni fuori Samuel da tutti i tuoi problemi. Lui ne ha già a sufficienza di suoi."

Il biondo inizialmente non le risponde, scuotendo la testa, per poi risponderle, sorridendo:

"Peccato sia lui a cercarmi a momenti. Sai, ho qualcosa che lui non riesce ad ottenere facilmente."

Samantha si sente inizialmente il qualcosa di questa frase, ma poi reagisce facendo un veloce calcolo mentale:

Di Nuovo Maggio | Achille LauroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora