Sapevo che quella scusa era orrenda e lo sapeva anche Alex. Perché

perché, innanzitutto, Chicken, la mia gatta, non si svegliava finchè non tornavo da scuola. Secondo, non me n'era mai fregato un cazzo del disordine.

Alex, da buon amico qual era, scelse di ignorare le bugie che mi

che mi uscivano dalle labbra. Mi lanciò il sacchetto di carta e io mi ci aggrappai un po' troppo felicemente, sapendo cosa c'era dentro. Delizioso,

bontà al cioccolato.

Avevo dimenticato che i lunedì dovevano essere malvagi e niente, niente avrebbe potuto renderli meno infelici. Questo finchè non aprii sacchetto di carta, solo per poi allargare gli occhi quando trovai stropicciati e pesanti fazzoletti di carta all'interno. Non un solo cupcake. Non uno.

Guardai Alex, impegnato alla guida, con una smorfia di orrore. Sembrava così calmo, come se non mi avesse appena dato un pacchetto pieno di fazzoletti al posto di cupcake.

"Alex, sei un cazzo di mostro." Caddi in avanti, con la fronte contro il cruscotto. Grugnii, poi picchiai la fronte più e più volte. "Non puoi farmi questo. Non ti permetto di farlo!"

Un piccolo ghigno si formò sulle sue labbra mentre guidava.

"Sei cattivo, Alexander! Come hai potuto? Pensavo mi volessi bene!" Mi lamentai ancora un po', colpendo la sua spalla, prima di incrociare le braccia con un cipiglio.

Ridacchiò mentre entrava nel parcheggio della scuola. "Il giorno in cui ti sveglierai presto sarà il giorno in cui ti darò veri cupcake, Sky," Disse, "E inoltre, il panificio era chiuso."

Bloccai l'irritazione lo fissai.

Lo guardai male. "Sei più cattivo di Severus Piton!" Poi, mi accigliai perchè non ricordavo Piton essere così cattivo. "O no, forse."

Forse non avrei dovuto passare tutta la scorse notte a guardare, a riguardare, il Principe Mezzosangue. Chiaramente, vivendo da sola in una così grande mi stava dando alla testa.

Alex schioccò la lingua con disapprovazione prima di fermare la macchina. "Smetti di essere così drammatica. Se non ti avessi corrotto con i cupcake, saresti ancora a letto."

Non aveva del tutto torto. Ma almeno avevo qualcosa che aspettavo con ansia. Avevo dei propositi nella vita. Cupcake al cioccolato suonavano abbastanza bene da smorzare la tristezza del lunedi. Ora avevo il nulla.

"Non è bello giocare con i sentimenti delle persone." Rimarcai.

Alex mi guardò, e forse, solo forse, vidi una piccola traccia di rimorso. "Andiamo, Sky." Ruotò gli occhi. "Fisica sta aspettando, no? Non stare qui troppo a lungo. Ci vediamo dopo."

Proprio mentre apriva la portiera per uscire, si voltò verso di me per lasciarmi un rapido bacio a lato della mia testa.

Sospirai e borbottai sottovoce. Non era giusto.

Guardai Alex raggiungere i suoi amici di football, con diverse ragazze che gli lanciarono occhiate.

Oltre ad essere nella squadra di football, Alex aveva quei ricci biondi con cui faceva sempre strage di ragazze. Davvero, era così semplice. Le ragazze cadevano ai suoi piedi troppo facilmente.

Il suo fascino avrebbe dovuto colpire anche a me, visto che ero la sua migliore amica, capite? Ma no, diavolo no. Le uniche due volte che avevo avuto un appuntamento era stato perché Alex voleva che facessi da terzo incomodo al suo appuntamento. Terribilmente doloroso, ecco com'era stato.

Bitter Heart | ✔ (Italian Translation)Where stories live. Discover now