Non lo sapevo... Mi dispiace.

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Apro gli occhi ancora appannati. Sono nell'orfanotrofio... Tutti i letti sono disposti in file squadrate, rigide e verdi come il colore delle lenzuola , le ragazze da una parte ed i ragazzi da un'altra. Mia sorella ha il letto di fronte al mio ed io la guardo mentre dorme. I nostri genitori non li abbiamo mai conosciuti, nè visti in foto...

Mia sorella é più grande di me di quattro anni ed io ne ho solamente otto . È come una madre per me : mi rimbocca le coperte la sera, mi fa andare nel suo letto e mi tiene la mano quando ho paura la notte, mi permette di farle compagnia quando trascorrere del tempo con le sue amiche e mi pulisce la faccia quando mi sbrodolo il cibo addosso (anche se questo mi da un po fastidio). Perfetta, è l'unico aggettivo con cui la posso descrivere. È il 2012 e noi italiani siamo governati da un re di nome Neon. Si dice che conosca la magia, ma non so perché io ho capito che si tratta di semplice chimica. Comunque sto guardando mia sorella, quando la parete dei ragazzi esplode. Io volo, ma mia sorella, svegliata bruscamente dal rumore, mi riesce a prendere (come un portiere). Io sono ancora stordito e vedo solo ombre, non capisco la situazione, però lei sembra aver capito tutto. Prende le scale e corre subito giù. :- è successo!!! - . Le suore sembrano aver capito perché annuiscono nervosamente e ci aprono la porta dell'orfanotrofio per farci fuggire. Mia sorella, con me sotto braccio, corre nel bosco. Chiudo gli occhi. Quando li riapro mi trovo sul tronco di un albero abbattuto, mia sorella mi guarda con un sorriso stanco. Le goccie di sudore le colano sul viso pallido, i capelli biondi sono arruffati e la luce le si soffoca negli occhi marroni.: - noi non siamo come gli altri, Elio . Le nostri menti sono superiori ed i nostri genitori... - qualcuno la tira dal piede e la sbatte contro un albero. Prima di sbatterla contro l'albero è riuscita a dire :-... La chimica è la tua unica strada... Scegli la chimic... - . CRACK. La vidi la spiaccicata in una poltiglia che non oso descrivere. Il mostro è diventato visibile. Non riesco a guardarlo perché la mia rabbia mi appanna la vista. Non so come, ma quando sono riuscito di nuovo a vederci ero nel bosco, tutto intorno un cratere... Una lacrima mi solca il viso, poi un'altra, poi un'altra ancora. :- Armenia... - protesto -... Non lo sapevo... Me lo dovevi dire prima, ti avrei aiutata!!!... Ahhhhhhhh!!! - un ultimo grido di dolore, mi alzo da terra, devo chiedere alle suore cosa sono...

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