Capitolo due.

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'Giuro, se lo incontro nei corridoi oppure me lo ritrovo nel parcheggio, gli spacco quel bel musetto che si ritrova.' -affermò Harry con tono rude, avanzando verso di me e poggiando una mano sulla mia spalla, corrugando i muscoli del viso in un'espressione visibilmente dispiaciuta.

'Sicuro di star bene? Non ti sei rotto niente?'-continuò, puntando i suoi occhi verdi sul mio viso ancora abbastanza sconvolto dall'accaduto.

'Si, Harry, è tutto okay.' - annuii, passandomi una mano dietro la nuca in segno di imbarazzo.

'Solo, lasciamo perdere e torniamo in classe, non voglio altri problemi.' -sussurrai, camminando subito dopo verso l'aula, seguito dal riccio intento a sistemarsi i bottoni della camicia azzurra, leggermente sfatta.

Zayn's pov.


Avevo saltato la prima ora, ricevendo in cambio una sgridata epocale da parte della preside che, per mia enorme sfortuna, girovagava tra i corridoi scolastici in cerca del segretario e come se non bastasse, un sfigato dai capelli biondi mi è appena finito addosso, sporcando la mia costosa giacca di pelle nera con il suo dannato purè.

Continuavo a fissarmi nel piccolo specchio del mio armadietto, sfregando velocemente un fazzoletto umido sulla macchia giallastra, pregando il dio che scomparisse subito, quando una pacca sulla spalla mi fece sobbalzare.

'Hey bro, è cosí che si salutano gli amici?.'

Quella voce.

Cosí stridula e irritante.

Chi poteva essere se non quel rompicoglioni di Louis, amico di vecchia data ma soprattuto compagno perfetto per divertirsi.

Perchè si, nonostante il suo atteggiamento menefreghista e ribelle, Louis era la persona di cui mi fidavo di piú, una sorta di fratello adottivo, pronto a darti consigli e ad offrirti una birra nei momenti peggiori.

'Toh, guarda chi si rivede!' -esclamai, con un pizzico di ironia nel mio timbro di voce.

'Ti ho cercato ovunque, bagni, palestra, aule, teatro, laboratori e perfino in m..' -non mi lasciò terminare la lista di luoghi che un 'mensa!' fuoriuscí dalle sue labbra sottili.

'Si, in mensa, quel posto in cui ti versi del purè sulla giacca.' -scoppiò a ridere, portando l'indice sul colletto del mio indumento, delineando con esso la macchia quasi scomparsa.

'No, idiota. Un ragazzo alquanto sbadato mi è finito addosso, maledetto lui ed il suo purè.'- ringhiai a denti stretti, osservandolo poi ritrarre la mano, ridacchiando alle mie parole.

'Immagino la scena, lui povero caduto a terra che ti chiede scusa e tu fuggi via come se non fosse successo nulla, dopo averlo reso ridicolo davanti a tutti, giusto?'

Un sorriso si formò d'istinto sul mio viso.

Nessuno mi conosceva meglio di Louis Tomlinson.

Harry's pov.

Sono sempre stato particolarmente legato a Niall, quasi fin da subito.

Da quel giorno di primo liceo in cui mi chiese timidamente di prestargli una delle mie matite per sottolineare un intero capitolo di storia.

Era lí, immobile davanti a me mentre aspettava la sua matita, fissandomi come se volesse studiarmi, scoprire qualcosa in piú su di me.

Ricordo benissimo la sensazione che provai la prima volta che vidi i suoi occhi, azzurri come il cielo e limpidi come il mare.

Tenerezza.

Perchè si, Niall era il ragazzo piú dolce su questo pianeta, aggiungendo il fatto che indossa sempre un paio di occhiali da vista, rendendolo cosí fottutamente irresistibile.

Per me è come un bambino, piccolo, indifeso.

Il solo pensiero che qualcuno possa fargli del male mi distrugge, è cosí fragile.

Mi sono ripromesso varie volte di proteggerlo da chiunque lo toccasse o gli desse fastidio, perciò a volte risulto essere troppo possessivo o esagerato.

'Adesso che ci penso, non ho mai visto quel tipo.. '- un mormorio mi distrae dai miei pensieri, portando a girarmi immediatamente verso il biondo.

Aveva il capo abbassato e gli occhi puntati verso il pavimento, si poteva riconoscere benissimo un'espressione cupa sul suo volto.

'Non avevi detto di non volerne piú parlare?'-gli chiesi con tono dolce, quasi avessi paura di spaventarlo.

'Si.. cioè, no.. Insomma, ho solo detto che è la prima volta che vedo quel ragazzo qui all'accademia.'-si fermò di scatto, alzando il capo verso di me, facendo cosí scontrare i nostri occhi.

Avvertii una scarica di brividi lungo la schiena nel vedere le sue iridi ghiacciate puntate su di me.

'Beh, a dire il vero anche io non l'ho mai visto qui dentro.'-gli confessai dopo pochi secondi, avvolgendo d'istinto un braccio lungo le sue spalle e lasciandogli un bacio tra i capelli perfettamente ordinati.

'Chissà chi è o che corso frequenta, ma magari è solo un nipote di qualche professoressa..'-ipotizzò, rilassandosi visibilmente al mio tocco e curvando le labbra in uno dei suoi sorrisi migliori.

'Ti fai troppi complessi lo sai?'-scherzai, scoppiando poi in una risata fragorosa, riconoscendo un'espressione da finto offeso comparire sul suo volto.

Ah, Niall.

Adoravo il mio biondino.

Niall's Pov.

Sbarrai letteralmente gli occhi nel vedere di sfuggita l'orario sul grande orologio del corridoio.

'Porcaputtana Harry, rischiamo di saltare la quarta ora, sbrigati!'-lo avvertii con tono preoccupato, afferrandogli la manica della camicia e tirandolo verso di me, facendogli un cenno col capo: era arrivata l'ora di correre.

'Harry? Da quando mi chiami Harry?'- mi chiese, annuendo subito dopo al mio segnale, iniziando a correre come un forsennato.

Saranno stati circa tre minuti di corsa ed io mi sentivo morire.

L'attività fisica non era uno dei miei punti a favore, soprattutto perchè avevo delle ginocchia da novantenne e delle gambe magrissime.

'Eccoci!'-urlò Harry, dopo aver spalancato la porta della classe, notando subito alcuni compagni ridere a causa del nostro respiro affannato.

'S-siamo in orario, fortunatamente.'- mi piegai sulle ginocchia, cercando di regolarizzare il respiro e di non morire d'infarto sul posto spostando lo sguardo sul riccio, occupato ad asciugarsi la fronte dal sudore con il palmo della mano.

'Benissimo, vedo che ci siete tutti!Come avete passato le vacanze?Bando alle chiacchere, ognuno al proprio posto!'-urlò d'un tratto il professor Steve, agitando le braccia in aria mentre si faceva spazio per entrare in classe, rivolgendoci un sorriso allegro.

Mi catapultai verso i primi banchi liberi, trascinando con me Harry, troppo occupato a sistemarsi i ricci scompigliati

sulla fronte.

'Bene ragazzuoli, prima che inizi la lezione, voglio presentarvi il vostro nuovo compagno di classe: signori..'- la porta si spalancò di scatto, facendo comparire una figura con un sorriso palesemente falso stampato sulla faccia.

E fu lí che sentii il sangue gelarmi nelle vene.


salve, dehe.

okay, voglio solo dirvi che sono i primi capitoli e quindi saranno brevi, ma pian piano cercherò di scrivere di piú haha

fatemi sapere come vi sembra la storia o se ci sono errori, grazie.

what's your name?(ziall)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora