.24.

831 72 36
                                    

Amy's pov.

Sono passati sei mesi.
Non credevo di potercela fare, avevo così tanta paura dell'incerto che le prime settimane le ho passate chiuse in casa sotto le coperte. Invece ora, dopo sei mesi posso finalmente dire che a giugno io e Tom diventeremo genitori e di una bambina!

«Amore?» mi chiama Tom dalla cucina.
«Sono sul divano!»
Sento i suoi passi sempre più vicini, così faccio per alzarmi.
«Ehi ehi, no! Rimani sdraiata! Non osare alzarti, sai? Dove credi di andare con quel pancione?»
«Tom... sono incinta, non malata!» gli rispondo cercando di trattenere una risata.
Lui si avvicina ancora di più, posizionandosi in piedi davanti a me. Mi alza il mento con un dito e mi guarda negli occhi.
«Sei bellissima, Amy.»
«Me l'hai già detto ieri, Tom. Oh e anche l'altro ieri e l'altro ieri ancora e...»
«E continuerò a ripetertelo tutti i giorni.» detto questo, si avvicina a me e mi bacia.
Quando si allontana comincio a squadrarlo dalla testa ai piedi.
«Dove devi andare così elegante?»
«Io sono sempre elegante, Amy.» fa lui, beffardo.
«Oh, mi scusi signorino, ha ragione. Comunque, dove devi andare? Fuori sta diluviando e le strade sono quasi tutte completamente allagate.»
Tom deve aver notato la mia agitazione ma qualcosa in questa deve averlo fatto ridere, così inizio a guardarlo male.
«Piccola, tranquilla. Devo andare da Chris, dice di avere un regalo per la bambina. Ti prometto che starò attento e che tornerò subito, okay?»
Dopodiché lo vedo inginocchiarsi davanti a me e inizia ad accarezzare il mio pancione.
«A dopo, piccola Cecilia.»
«Volevi dire Aileen, giusto?» chiedo io, alzando un sopracciglio.
«Oh no, volevo dire Cecilia. È così che si chiamerà.» risponde lui con un mezzo sorrisetto.
«Sì... ho ancora tre mesi per farti accettare il fatto che la bimba si chiamerà Aileen, posso farcela.»
«Non ce la farai mai!» dice sghignazzando e allontanandosi da me per prendere un ombrello.
«Tu e la tua stupida ossessione per l'Italia!» sbuffo io.
«Ti amo!» si limita a rispondere, uscendo di casa e chiudendosi la porta alle spalle.

«E così, tu e Robert vi siete presi una pausa?» chiedo sconvolta a Marlene che mi è venuta a trovare dieci minuti dopo che Tom uscisse.
«Sì... io credo... credo sia meglio per entrambi, ecco.»
«Marlene... vi siete presi una pausa dal matrimonio
Lei non risponde, così la mia mente comincia a viaggiare e a fare strani e contorti collegamenti dato che, non più di un mese fa, Chris ci ha informati dei problemi con sua moglie.
«Non pensarci nemmeno, Amy.»
«Che fai? Mi leggi nel pensiero?» le chiedo, incrociando le braccia al petto.
«Tu stai pensando che centri qualcosa Chris, ne sono sicura.»
«E non è così?»
A seguire la mia frase ci investono lunghi secondi di silenzio quasi imbarazzanti.
«Tu mi credi se ti dico che tra me e lui non c'è stato niente, non è vero?»
Marlene inizia a tremare. La ragazza sempre forte, spigliata e allegra sta tremando davanti ai miei occhi.
Le prendo le mani e le faccio alzare lo sguardo.
«Certo che ti credo...»
«...ma? Perché so che c'è un "ma".»
«Ma vedo come lo guardi, come ci parli e come ci scherzi... vedo come ti comporti con lui e... questo non è l'atteggiamento di una ragazza euforica per via della presenza di un attore famoso accanto a lei, questo è l'atteggiamento di una ragazza...»
«Non dirlo.» mi blocca lei.
«Perché no?»
«Perché se lo dici diventa reale.»
Sorrido alla sua affermazione. Questa ragazza la pensa esattamente come me... quindi in realtà ha i miei stessi problemi perché purtroppo non funzionano così i sentimenti.
«È già reale, Marlene.»
Lei si mette le mani sul viso per coprirsi gli occhi e fa un grosso sospiro. Poi però la vedo cominciare a fare dei piccoli sussulti. Lei sta... piangendo.
«Lui lo sa?» le chiedo mentre la abbraccio.
«No che non lo sa, Amy.» fa lei, come se la cosa fosse ovvia e io avessi fatto una domanda stupida.
«Beh, io credo che dovrebbe saperlo.» le dico, allontanandomi e tornando a guardarla negli occhi.
«Lui ha una moglie.»
«Con la quale ha dei problemi.»
«Lui è lui ed io... beh, sono io.»
«La pensavo come te anche io, qualche anno fa.»
«Io devo capire se provo ancora qualcosa per Robert!» fa lei, alzando la voce.
«Provi ancora qualcosa per lui, Marlene?» chiedo io, mantenendo la calma e sorridendole dolcemente.
«Io... io gli voglio bene.» ammette lei, abbassando lo sguardo.
«Andrà tutto bene e credimi quando ti dico che faresti molto meglio a dirglielo!»
«Tu credi che io possa piacergli?»
«Io non credo che tu gli piaccia soltanto e Cristo, se non vuoi fidarti di me, fidati del suo migliore amico! Tom mi ripete queste cose tutti i giorni da mesi ormai.»
Lei finalmente accenna un sorriso ma subito dopo, qualcuno bussa alla porta di casa.
«Non può essere lui, non è uscito neanche un'ora fa.»
«Okay, tu rimani qui, vado ad aprire io.» fa lei ed io la lascio andare.

Dopo circa cinque minuti sento la sua voce richiamarmi, così mi alzo dal divano e mi incammino verso la porta di casa dove ad accogliermi ci sono due agenti di polizia.
«Lei è la signorina Amanda Colson?»
«Io... sì, sono io ma non capisco cosa...»
«Dobbiamo parlarle del suo fidanzato.»

A Volte Succede |SEQUEL|Donde viven las historias. Descúbrelo ahora