Capitolo 5

145 9 139
                                    

Ci hanno provato a far uscire Robin dalla sua stanza, ma ogni tentativo è vano, o vengono mandati a stendere molto poco gentilmente o non ottengono alcuna risposta. Robin è seduto al centro del letto con lo sguardo perso nel vuoto, la sua valigia è ai piedi del letto, al suo fianco c'è quella di Antonio che è riuscito a recuperare dalla sua stanza non senza crollare più di una volta.

La sente arrivare di nuovo, una nuova crisi di pianto, non le può controllare, non lo sa più fare. Si stringe ancora di più nella felpa che ha preso dalla valigia di Antonio e le lacrime hanno la meglio su di lui, non se lo perdonerà mai, ha ucciso Antonio, l'unico che aveva amato davvero nella sua vita. Ogni volta che chiude gli occhi per ricacciare dentro le lacrime vede gli occhi terrorizzati di Antonio e vorrebbe di nuovo urlare, ma si tiene tutto dentro danneggiandosi ancora di più. Tra le lacrime disperate Robin si rende conto che ci sono solo due strade davanti a lui, completamente opposte: vita o morte. O lotta per sopravvivere e per avere la sua vendetta o pone fine alle sue sofferenze.

"Robin apri subito questa porta! Ti prego ascoltaci, non è stata colpa tua, non fare stronzate." e sono già cinque in due ore si appunta mentalmente l'olandese sentendo il forte accento francese di Jean. Prima di lui sono già passati il suo compagno di squadra, Wehrlein, Evans e Massa. Robin è convinto che siano ancora tutti lì, anzi, che ci sia anche qualcun altro che però non parla, attende solo di vedere come sta.

Li ignora per l'ennesima volta, non riuscirebbe a parlare, soffocato dalle sue stesse lacrime, forse sarebbe anche una morte sensata, una morte che si meriterebbe.

"Robin ti prego, Antonio non vorrebbe che tu stessi così, apri la porta e vieni con noi, non ti lasciamo solo..." sentire la voce di Daniel Abt lo sorprende e non poco, pensava che fosse ancora a brindare con Di Grassi a un'altra gara da sopravvissuti senza infamia e senza lode, ma non ha comunque effetto.

Non sa come, ma trova le forze di scivolare giù dal letto e dirigersi verso la terrazza. Il sole sta tramontando su Marrakesh, Robin respira a pieni polmoni prima di appoggiarsi alla ringhiera e guardare giù: se mi lanciassi nel modo giusto potrei morire sul colpo, si dice tra sé e sé, chiude gli occhi e rivolge la testa verso l'alto. Avrebbe dovuto capirlo da quegli incubi della notte precedente che Antonio sarebbe morto, ma ogni volta che apriva gli occhi c'era il suo portoghese a tenergli la mano e si addormentava nuovamente.

Il tramonto colora tutto sulle tonalità dell'oro e in qualche modo anche questo riesce a riportargli alla mente Antonio. Le lacrime scendono copiose sulle sue guance e ignorando le voci dall'altra parte della porta si sporge sempre di più dalla balconata, ma non riesce a fare quel passo per mettere fine alla propria vita.

Non farlo Rob, non morire anche tu, è troppo presto per te. Se mi ami davvero trovali, trova i responsabili di questo massacro e vendicati, ci ritroveremo prima o poi.

Robin sente la voce di Antonio nella sua testa, ovviamente gli direbbe di combattere, di non mollare; non l'ha fatto quando era rimasto senza sedile in Formula E, non lo può fare adesso.

Lo hanno costretto ad uccidere la persona che amava, lui li costringerà a pregare per la loro vita.

Rientra deciso in camera e va verso la porta determinato a mandare via i colleghi, sebbene apprezzi le loro attenzioni ha bisogno di stare un po' in solitudine.

"Sto bene, non preoccupatevi, voglio solo stare da solo." non apre la porta, la sua debolezza non è fatta per tutti, già la voce lo tradisce, non ha bisogno di farsi vedere in quello stato.

Robin si aspettava un gran trambusto dall'altra parte, ma apprezza il silenzio che si crea e che lo accompagna fino al letto. La schiena ancora brucia quando si sdraia, fissa il soffitto mentre le tende si muovono mosse dalla brezza leggera. Robin si addormenta così, cullato anche dall'immaginazione: le braccia di Antonio a circondargli i fianchi e la promessa che andrà tutto bene.

Electric Hunger Games {FE Crossover}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora