41. Gracias Mexico

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"Attendiamo dunque ansiosi la decisione della FIA per quanto riguarda la pole position di oggi, tecnicamente data a Max Verstappen seppur con una presunta irregolarità che verrà valutata a breve" Chiudo il collegamento camminando per il paddock nervosamente aspettando la notizia ufficiale. Cammino, cammino, cammino, ma il comunicato sembra non arrivare mai il che è decisamente snervante sapendo che, in caso di penalità, la prima posizione potrebbe essere affidata al mio amato pilota che così incrementerebbe ulteriormente il numero già sorpendente di pole quest'anno. Dopo 3 lunghissime ore finalmente veniamo a sapere la grande notizia che teneva l'intero paddock con il fiato sospeso "Max Verstappen penalizzato lascia il primo posto a Charles Leclerc che domani farà di tutto per mantenerlo durante l'intera gara. Unica incertezza è la strategia, si parla di due soste anche se qualche voce in pit lane fa intuire un possibile azzardo con un solo pit stop. Staremo a vedere dunque le strategie dei big team".

La domenica di gara mi era mancata terribilmente, correre al circuito perennemente in ritardo, passare i controlli, check audio di vario tipo e poi la parte che preferisco su tutte, camminare per la pista, incontrare i piloti, la drivers parade e l'inno nazionale, l'emozione del pubblico e, in questo caso, dell'idolo di casa, Sergio Perez. Da fuori la tensione può essere tanta ma viverla qua, dal vivo, sentirla sulla propria pelle è tutta un'altra storia. Posso giurare che al mondo non esista energia più forte di quella che si riceve a camminare tra questi mostri che definiamo macchine, sentire la carica dei piloti, la tensione dei team principal e la voglia di far bene dei meccanici, veri burattinai di tutto questo palco che è la Formula 1 di cui i piloti sono 'solamente' gli attori, la punta dell'iceberg, coloro su cui tutto si riflette, gloria e successo, oneri e onori, ma dietro c'è un meccanismo che da fuori non si può nemmeno immaginare e io mi sento incredibilmente fortunata a poterlo vivere a tutto tondo. Per esempio ora a telecamere spente, sto parlando con l'ingegnere di pista di Charles il quale mi illustra come per il monegasco stiano pensando a una strategia a 2 soste che potenzialmente potrebbe portarlo alla terza vittoria come al disastro completo, ovviamente tutti ci auguriamo vinca la prima ipotesi e di poter festeggiare con lui sotto il podio, uno dei più belli del mondo.

"Vince lo spettacolo, vince la grande gara di Daniel Ricciardo, vince il settimo posto di Sergio Perez, il fantastico risultato di Albon e la rimonta di super Max. Ma sopra a tutti, sul gradino più alto, sale e vince Lewis Hamilton, sempre più vicino al sesto titolo mondiale, sempre più vicino alla leggenda, Michael Schumacher! Non importa come vada il sabato, il Re Nero non và mai dato per morto, tantomeno in giornate come queste in cui dimostra tutta la sua forza e il suo talento. Noi vi diamo appuntamento in un back to back la prossima settimana ad Austin, Texas. Sarà lì che Mr. LH vincerà il suo sesto titolo mondiale? Lo scopriremo solo in America tra 7 giorni con la speranza di goderci ancora per molto tempo questa leggenda, queste leggende perché ricordiamo il secondo posto di Sebastian! E poi, si sa, il futuro è in ottime mani e oggi è stato dimostrato per l'ennesima volta, ci vediamo! Gracias Mexico!"
Sorrido a Maya che mi fa i complimenti da dietro la camera per poi correre verso il box Ferrari a cercare Charles, so che sarà giustamente deluso da questa giornata e voglio stargli vicino il più possibile. Quando arrivo lo trovo nella sua stanza privata, nel retro, seduto a terra con la testa sulle ginocchia e le cuffie per isolarsi dal mondo come fa ogni volta qualcosa non và come sperato, mi siedo al suo fianco e poso la testa sulla sua schiena aspettando che abbia voglia di parlarmi. Dopo pochi minuti finalmente abbassa la barriera che aveva creato mostrandomi i suoi meraviglosi occhi "Come và?" "Hai qualche rimedio per migliorarmi l'umore?" Domanda facendomi sorridere "Lo sai come fa...In macchina alza il volume che si alza anche l'umore..." mi interrompo aspettando continui ma lui si limita a degnarmi di un sorriso, inizialmente, e poi di una contagiosa risata che mi riempie il cuore "Come fai lo sai solo tu" mi dice infine alzandosi e prendendomi le mani tirandomi su di peso, facendomi direttamente salire in braccio con le gambe legate alla sua vita mentre mi stringe con le braccia "Ti amo Tinita" mi lascia un bacio sulle labbra mentre io arriccio il naso come ogni volta in cui mi chiama così, occasioni molto rare e quindi speciali.

Cin Cin /Charles Leclerc/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora