Penelope - Finale Alternativo

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Sospira una volta di fronte alla porta, suonando il campanello e attendendo pazientemente, fino a quando non sente la chiave girare e la porta venire aperta:

"Ciao!"

Sorride al ragazzo che ha aperto:

"Buongiorno..." Risponde l'altro confuso, togliendosi un auricolare: "Ci conosciamo?"

Domanda spaesato e il biondo annuisce, allungando il sorriso:

"Achille."

"Non conosco nessun Achille, onestamente."

"Lauro. Achille Lauro."

Il ragazzo si blocca, allungando la bocca in un sorriso, comprendendo chi ha realmente di fronte, non avendolo riconosciuto dopo anni di scomparsa:

"Non mi dire..." Ridacchia, appoggiandosi allo stipite: "Non ti avevo proprio riconosciuto."

"Ho notato."

Gli sorride, facendogli un cenno verso l'interno:

"Sta dormendo."

"Cosa?"

Domanda spaesato Lauro, comprendendo solo dopo:

"Stasera lavora, sta riposando, ma tra poco si sveglia. Io devo uscire a fare la spesa, se vuoi vi lascio da soli."

Il biondo annuisce, entusiasta e l'altro si sposta dalla porta, facendolo entrare e lasciando che si guardi intorno:

"Che bella casa che avete."

"L'arredamento l'ha curato lei, per me è tutto troppo perfetto."

Ride il ragazzo, mettendosi la giacca e passandosi le dita sul naso, per poi tastarsi le tasche, sentendosi osservato e analizzato da Lauro:

"Mica hai una canna? O ora che sei ricco e famoso non fumi più?"

"Scherzi?"

Ride l'altro di risposta, passandogliene una già fatta:

"Le regali? Un tempo mi avresti ammazzato se solo te lo avessi chiesto."

Lo schernisce, prendendola e mettendosela tra le labbra, prendendo il portafoglio, controllando i soldi e sistemandoci la lista della spesa:

"Per i vecchi amici come te, Samuel, posso fare un'eccezione."

"Me ne ricorderò."

Continua a ridere divertito il più giovane, prendendo le chiavi di casa e dirigendosi nel corridoio:

"La sua stanza è l'ultima a destra. La chiamo e poi vado."

Lauro tentenna un po' suoi piedi, volendolo fermare, senza farlo realmente, ma Samuel capisce, sorridendo:

"Va chiamata varie volte prima che si alzi, quindi è come se non lo facessi, svegliala pure te, come credi."

Gli assicura, per poi aprire piano la porta e guardare dentro:

"Sam..." La chiama un paio di volte: "Sam, tra due ore hai il turno... Dai."

Il biondo sente un lenzuolo muoversi e qualche mugugno ai quali trema, riconoscendoli nella voce della ragazza.
Samuel lo raggiunge nuovamente, con la canna tra le dita e le chiavi nell'altra mano:

"Io vado..." Sussurra: "Impiegherò sicuramente più di un'ora, quindi prenditela comoda."

Gli assicura. Lauro annuisce, guardandolo uscire e sentendosi, per un attimo, un intruso, nel posto sbagliato. Si osserva attorno, ammirando il soggiorno e tutto il silenzio che c'è attorno. Sospira, appoggiandosi al muro, per poi guardare la porta socchiusa che lo separa dalla ragazza.

Di Nuovo Maggio | Achille LauroWhere stories live. Discover now