{7}Caffè

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Pov Soyon:
Mi svegliai in un letto diverso dal mio.

Mi guardai intorno e non era assolutamente la mia camera da letto.

C'era una foto appesa di Jeno e Jaemin.
Spalancai gli occhi.

<ho dormito qui!> esclamai per poi tapparmi la bocca.

Appena mi alzai, sentii bussare <avanti...> <buongiorno cara, ti ho portato un mio maglioncino e un paio di jeans miei, non l'ho mai indossati> disse sventolando il cartellino del negozio.

<ma io...> <non ti mando di certo a scuola con i vestiti di ieri> si avvicinò a me <guarda, hanno pure una macchia> disse per poi indicare il maglione.

La ringraziai e mi cambiai sperando che nessun altro aprisse la porta.

Le sue cose mi stavano perfettamente, mi sistemai i capelli e il trucco con una salvietta che portavo sempre nel mio zaino.

Mi voltai per prendere i miei vestiti ma non c'erano più.

Scesi giù e trovai Jeno a parlare con Jaemin.

Si voltarono entrambi <buongiorno Soyon!> esclamò Jeno con il suo solito sorriso stupendo, adoravo il fatto che gli sorridevano gli occhi quando lo faceva.

Jaemin mi sorrise soltanto per poi dire <se cerchi i tuoi vestiti, mia madre li ha già portati a lavare> non faccio in tempo a parlare che riprese <cerco di portateli io> <grazie Jaemin>

<adesso noi dovremmo andare, ciao Nana> disse Jeno per poi aprire la porta, lo salutai pure io e seguii il biondino fino all'auto.

<allora com'è andato lo studio?> chiese voltandosi con uno sguardo perverso e alzando il sopracciglio.
Gli tirai un pugno sulla spalla <lo studio è andato bene> dissi evidenziando la parola "studio" alzò nuovamente un sopracciglio e tornò a guardare davanti per partire.

<come mai non viene nemmeno oggi?> chiesi rompendo il silenzio ed abbassò la musica <te l'ha detto di suo padre?> <si> risposi velocemente.

<questo è il motivo, Jaemin finché non sarà sicuro ti poter lasciare sua madre da sola, starà lì con lei> <ma perché?> domandai non capendo.

<chiedilo a lui Soyon, io non posso dirtelo> finì la frase e finalmente arrivammo davanti alla scuola, parcheggiò accanto alla golf di Haechan e scendemmo.

Trovammo Subin appoggiata a un palo ad aspettarci e altri accanto a lei seduti sulla panchina di ferro.

<buongiorno unnie> disse venendomi incontro con il suo solito sorriso stampato in faccia <buongiorno scema> risposi sorridendogli e andò a salutare Jeno, che l'abbracciò subito dopo.

Qualcuno doveva raccontarmi qualcosa.

<che mi sono persa?> chiesi guardando male entrambi, Jeno diventò rosso e Subin si spostò un ciuffo dietro l'orecchio, lo faceva sempre quando era imbarazzata.

Lasciai stare entrambi e li sorpassai andando dai ragazzi <buongiorno!> esclamò Chenle abbracciandomi con il suo solito entusiasmo, Haechan che mi sorrise mentre ero fra le braccia di Chenle e Jisung che mi salutò sorridendo.

Ad un tratto a rovinare il momento felice arrivò Jiao.

Haechan mi fece cenno per dirmi di girarmi e me la ritrovai davanti, a guardarmi malissimo come era solita fare, sempre ormai.

<sapete perché il piccolo Nana manca da tanto?> chiese incrociando le braccia <beh perché for-> tappai la bocca ad Haechan prima che potesse qualcosa di strano.
Erano le 8 del mattino e non avevo voglia di sentire la voce stridula di Jiao già a quell'ora, anzi, non avrei mai voluto sentire.

Your Smile - na jaeminWhere stories live. Discover now