{2}Punizione

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"Una settimana dopo"

La sveglia suonò e mi ritrovao stesa nel letto, con il computer e il diario accanto.
<devo essermi addormentata...> bisbigliai asciugandomi la bocca dalla bava uscita durante la notte.

<che schifo...> presi i vestiti e andai in bagno a farmi una doccia veloce prima che arrivasse Subin.
Pantaloni della tuta grigi, una maglia nera dei Nirvana, le vans Platform nere e infine l'intimo.


Dopo la doccia mi asciugai velocemente i capelli.
Mi vestii e decisi di lasciare i capelli sciolti.
Infine trucco, fondotinta, un po' di fard, eyeliner e mascara;

Dal piano di sotto sentii Subin parlare con mia madre e mio padre.
Scesi e iniziammo a fare colazione insieme.

<signora Choi, i suoi pancake sono una cosa divina, dico davvero> disse Subin a bocca piena per poi bere un sorso del suo succo alla pera.
Mio padre concordò con lei dato che si erano svuotati il vassoio dei pancake lasciandone uno a me e uno a mia madre.

Aiutai mamma a sparecchiare, salutai i miei con un bacio sulla guancia mentre Subin dall'ingresso li salutò con un gesto della mano.
Presi la giacca di pelle, il mio amato cappello da pescatore e lo stesso zaino di ieri ed uscimmo di casa.

Stranamente arrivammo prima del suono della campanella, così ci sedemmo sulla panchina davanti alla fontana della scuola ed aspettammo.

Mentre eravamo sedute a spettegolare vedemmo da lontano Jeno litigare con Suji <problemi di coppia?> chiese Subin guardandomi con un sguardo felice ma assonnato. Quando schiusi la bocca per risponderle qualcuno mi anticipò <diciamo di sì e menomale Jeno è stufo> ci voltammo all'unisono e davanti a noi trovammo Chenle che ci sorrise <non dovevo dirvelo però, quindi io non vi ho detto nulla> sorridemmo.
<ah Subin, lui è Chenle> la mia amica si alzò dalla panchina per inchinarsi proprio mentre lo fece anche lui.

<hey Chenle perché non ci presenti le tue amiche?> chiese Haechan subito dopo avergli posato un braccio sulla spalla <lei è Soyon> disse indicandomi <lei invece è Subin> indicandola. <piacere io sono Haechan>

Dopo la presentazione si avviarono verso gli altri ma prima Haechan si fermò e tornò da me <comunque siete carine> sussurrò facendoci l'occhiolino e se ne andò via di nuovo.

•••

Durante l'ore di lezione tutto filò liscio, a parte i soliti insulti provenire dal fondo della classe. Yonsuk non avrebbe mai smesso.

Quella mattina ci furono anche le due ore pomeridiane, quindi dopo la mattinata ci avviamo alla sala mensa.

<un po' di ramen e una bottiglietta d'acqua grazie...> dissi indicando l'enorme pentola fumante sul banco e la signora mi passò il vassoio con ciò che avevo appena chiesto.
Raggiunsi Subin al tavolo e iniziammo a mangiare...
Come al solito ne lasciai mezzo.

Cercare di mangiare in quell'inferno era come una tortura per me. Fra il cibo della mensa che faceva proprio schifo e quei brusii che mi uccidevano i pensieri, per me era una cosa complicata, più provavo e più la nausea aumentava.

<hey secchiona perché non lo mangi?> mi voltai e mi trovai Yonsuk davanti a me che rideva come un idiota <non starai per caso diventando anoressica perché ti offendiamo tesoro> a quella frase sentì le lacrime che litigavano per poter uscire e infatti pochi secondi dopo iniziai ad avere la guance rigate.

Your Smile - na jaeminWhere stories live. Discover now