Introduzione

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Tu che della caccia

Che ha sapore

Di morte e di vita

Sei la sovrana

Il tuo arco dorato

E le implacabili frecce

Accosti a quello del Divino Fratello

Che riluce alla luce del Sole

Tu che le notti

E il chiarore di Luna

Abiti, nascosta

E incontrastata

Inno ad Artemide

Chiunque si fosse ritrovato a correre fra il fogliame con una dozzina di ragazzine all'apparenza non più grandi di dodici anni avrebbe sicuramente compreso appieno il significato della parola silenzioso. Le leggere vesti argentee, che scintillavano leggermente alla luce della luna, scivolavano così veloci da poter dare del filo da torcere a qualsiasi lupo che si rispettasse. La foresta sarebbe stata davvero silenziosa se non ci fosse stato il ragazzo dai capelli color lavanda, che faticava a stare al loro passo. Non sono stato programmato per questo si lamentò con se stesso appuntandosi mentalmente di non mettersi mai contro le Cacciatrici. Una in particolare lo intimoriva abbastanza; la prima volta che l'aveva incontrata, i corti capelli corvini rasati da un lato le incorniciavano metà volto. Quando aveva incrociato i suoi occhi azzurri, che lo scrutavano furiosi come una tempesta in piena regola, aveva sentito una scossa elettrica percorrergli la schiena e qualche rotella nel suo cranio era saltata via. Da allora aveva aggiunto alla sua lista della cosa da fare: Stare lontano da Talia Grace. Invece eccolo lì, di nuovo insieme a loro e rimpiangeva con tutto se stesso l'assenza di Artemide che pochi giorni prima l'aveva accolto sotto la sua ala protettiva.

«Può bastare!» dichiarò una ragazza che non lo superava in altezza, aveva i capelli ramati raccolti in una semplice treccia laterale e fra le ciocche erano incastrate diverse piume dai colori sgargianti. Il suo aspetto giovane che dimostrava al massimo otto anni tradiva la sua reale età e quando, per sbaglio, incontrò i suoi occhi fu sopraffatto dalla maturità e dall'esperienza che emanavano. Alle parole della giovane le altre ragazze si fermarono ed iniziarono ad allestire un accampamento di fortuna. Il ragazzo si guardò intorno, si trovava davanti ad una piccola radura illuminata dal chiaro di luna, sul terreno asciutto crescevano qui e là dei piccoli gruppetti di fiori che al buio sembravano scialbi e smorti. Per poco il suo cuore non si fermò quando si ritrovò davanti un lupo che vagava liberamente per l'accampamento, intorno ce n'erano molti altri che si trastullavano all'interno del perimetro. Il ragazzo cercò disperatamente di allontanarsi, gli animali lo mettevano così in soggezione da non riuscire più a ragionare con lucidità, il lupo ricambiò con un ringhio, di sicuro l'odio era ricambiato. Nonostante i giorni passati con le Cacciatrici non era riuscito ad abituarsi a loro. La situazione peggiorò ulteriormente quando, indietreggiando verso gli alberi, si ritrovò a sbattere proprio contro l'ultima persona che avrebbe voluto vedere.

«Sai che non è sicuro là fuori, ti stanno cercando» la voce diffidente di Talia Grace lo colpì alle spalle senza lasciare trasparire un pizzico di genuina preoccupazione «Il Campo Mezzosangue non è lontano e la mia Signora ci ha ordinato di farti arrivare lì sano e salvo, anche se non ha specificato se tutto intero o no» in un millesimo di secondo la ragazza teneva in mano uno splendido arco argenteo rifinito in ogni suo piccolo dettaglio, la freccia di bronzo celeste era puntata contro il viso spigoloso del ragazzo e sfiorava la sua guancia. Al tatto era fredda come lo sguardo che gli stava rivolgendo Talia, capiva di non essere il benvenuto.

La profezia perduta (Percy Jackson)حيث تعيش القصص. اكتشف الآن