La caduta

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Il vento soffiava a mala pena e il sole splendeva alto, il cielo aveva uno splendido colore azzurro e si sentiva nell'aria un odore dolce e naturale; tutti gli angeli erano seduti a rilassarsi, a leggere e a svolgere i loro doveri da angeli, sembrava come se il paradiso ignorassè l'enorme minaccia che ormai era alle porte.

Anno 4005 a.c il mondo sarebbe stato creato da lì a un anno circa, le truppe di Lucifero stavano venendo radunate e tutti quelli che avevano anche solo un vago dubbio riguardante il dove schierarsi venivano subito buttati fra le fiamme dell'inferno senza esitare.

Due giovani angeli stavano giocando ad acchiapparello come loro solito, era il loro gioco preferito, il brivido dello scappare l'uno dall'altra e la brezza del aria che soffiava tra i loro capelli e le loro piume mentre correvano erano così piacevole che li aveva spinti a darsi appuntamento ogni giorno alla stessa ora per giocare.

"Sei troppo lento!"

Esclamò la ragazza correndo fra le nuvole e tuffandosi in una di queste per nascondersi dal ragazzo; aveva i capelli neri e medi, sempre spettinati, era bassa e minuta di corporatura, aveva uno splendido viso: dolce e pulito con la pelle di porcellana,un dolce piccolo nasino all'insù e due enormi occhi azzurri che erano sempre sorridenti e pieni di gioia.

"S-sei tu che sei troppo piccola e veloce!"

Disse il ragazzo moro con il fiatone, che ormai si era rassegnato a passare tutti i pomeriggi dell'eternità a inseguire quella dolce ragazza fino a seta pur di prenderla;

La piccola e stupenda testolina della ragazza spuntò dalla nuvola con un piccolo broncio arrabbiato sul viso.

"IO NON SONO PICCOLA!"

L'angelo si butto tra le nuvole per prenderla e ci riuscì, finì sopra di lei a guardarla; un lungo minuto di silenzio avvolse i due che erano impegnati a contemplarsi l'un l'altro con fare incantato, quando i loro due sguardi si incrociarono sentirono un lungo brivido passargli sulla spina dorsale, scoppiarono in una dolce risata imbarazzata e Gabriele si sdraiò accanto a lei.

"Oggi sei riuscito a prendermi abbastanza velocemente! Bravo!"

"Già! Ora tocca a te prendermi!"

"Naaaaah, non ho più voglia di giocare per oggi"

Disse con un sorrisetto furbo sul viso

"Ma. MA. Non è giusto!!!"

Ridacchiò lui con fare divertito, lei si limitò a sorridere e rialzarsi da terra e in seguito aiutò anche l'altro Angelo a rialzarsi; in seguito fecero una lunga passeggiata al sole per poi ritirarsi all'ombra di un melo, lì stetterò in silenzio, seduti vicini a contemplare quella bellissima giornata, ma qualcosa sembrava turbare Beelzebub, ovviamente Gabriele se ne accorse subito.

"Cosa succede? Va tutto bene?"

Chiese con tono preoccupato guardandola con la coda dell'Occhio senza scomporsi.

"Si..... È... È solo che...."

Sospirò per poi continuare sempre guardando davanti a se non rivolgendo nessuno sguardo all'altro Angelo.

"Hai sentito di Lucifero vero?"

L'atmosfera iniziò ad incupirsi, Gabriele sentì una stretta al cuore che gli fece spalancare gli occhi e guardare la propria amica.

"Io... Penso... Che abbia ragione Gabriele..."

In quel momento Beelzebub si girò con una calma disumana per guardarlo negli occhi, gli occhi di Gabriele si aprirono ancora di più e la sua espressione si fece in seguito ancora più preoccupata.

{𝑩𝒊𝒕𝒕𝒆𝒓 𝑴𝒆𝒎𝒐𝒓𝒊𝒆𝒔} 𝑮𝒐𝒐𝒅 𝑶𝒎𝒆𝒏𝒔Donde viven las historias. Descúbrelo ahora